Recupero del Vigneto ritrovato nel dettaglio

Il “Vigneto ritrovato è un racconto unico ed emozionante, un progetto che ha ufficialmente preso il via con un brindisi inaugurale proprio in Vigneto simbolo dell’antico ed ancestrale legame che Montelvini esprime con il motto “Alleati in vigna”.

Il progetto impegnerà Montelvini e la famiglia Serena, Armando e i figli Alberto e Sarah, nei prossimi anni e che culminerà con l’arrivo sul mercato delle prime bottiglie nel 2023.

Vediamo più nel dettaglio questo importantissimo recupero:

L’iniziativa “Vigneto ritrovato” è partita dalla precisa volontà della famiglia Serena di effettuare un recupero che mettesse in evidenza la “natura storico-urbana” di questo terreno, incastonato in uno dei luoghi più belli di Asolo. Il progetto ha perciò dovuto necessariamente ampliare il proprio raggio d’azione, considerando questo terreno non solamentedal punto di vista della produzione enologica ma interpretandolo come spazio “culturale”, in continuo dialogo con la storia e il paesaggio circostanti.

Il “Vigneto ritrovato” si trova infatti in strettorapporto con la scenografica architettura del “Fresco” di Villa Contarini, meglio conosciuta come “Villa degli Armeni”, ed il monumentale giardino all’italiana di Villa De Mattia, che sul vigneto si affaccia.

Un luogo magico, che testimonia ed evidenzia il rapporto privilegiato che l’uomo ha sempre avuto con la terra: da quando, con i suoi frutti, eraunsemplice mezzo di sopravvivenza, fino a che si è tramutata nel tramite di un’esperienza interiore e di godimento estetico, in cui le azionidi cura e mantenimentosono divenutielementi emozionali.

Una relazione che, nei secoli, ha plasmato la natura, disegnando territori e paesaggi. Un equilibrio tra azioni umane ed ambiente di cui il “Vigneto ritrovato” è la perfetta sintesi, un progetto il cui valore aggiunto è l’attuazione di un recupero paesaggistico basato non solo su parametri estetici o produttivi, ma legato ad una funzionalità sociale. Un vero e proprio contributo al miglioramento della vita della comunità che lo abita e lo abiterà.

Il vigneto oggi:

    • Estensione: circa 3000 mq (0.3 ettari)
    • Vitigni presenti attualmente: prevalentemente Glera
    • Anno di impianto: 1960
    • Piante presenti: circa 70-80
    • Esposizione: Sud
    • Tipo di terreno : medio impasto con buona presenza di argilla. Presenta alcune zone di argilla dal colore rossastro, dato dall’accumulo di ossidi di ferro.
    • Tipo di impianto che verrà realizzato: la scelta sarà in base ai risultati ottenuti dalla ricerca del Crea. La forma di allevamento prevista è quella a Sylvoz, tipica della zona. Vista la posizione del vigneto è previsto il completo inerbimento, per evitare fenomeni erosivi.

I prossimi passi:

Ottobre-Novembre 2017:

  • Mappatura 2D e marcatura in campo, ceppo per ceppo, del “vigneto ritrovato”
  • Raccolta dei campioni (tralci) per le analisi sanitarie e genetiche
  • Analisi fitosanitarie per l’esame delle malattie virali sulle viti vive mediante test sierologico ELISA, per la diagnosi del complesso della degenerazione infettiva (grapevinefanleaf virus, GFLV; arabismosaic virus, ArMV), complesso dell’accartocciamento fogliare (grapevineleafrollassociated virus 1,2,3, GLRaV-1,2,3); virus e virosi associate al legno riccio (GVA)
  • Valutazione dello stato sanitario complessivo e del rischio sanitario; scelta dei biotipi idonei su cui proseguire gli accertamenti
  • Identificazione varietale dei biotipi selezionati tramite analisi molecolari del DNA con marcatori microsatelliti (SSR, Simple SequenceRepeats) adottati su scala internazionale, e successivo confronto con database nazionali ed internazionali

Dicembre 2017: Pulizia completa del vigneto con rimozione delle eventuali piante malate; Potatura delle piante sane con lo scopo di produrre legno utile per la moltiplicazione

Aprile-Ottobre 2018: Sviluppo vegetativo delle piante selezionate; Interventi agronomici di mantenimento della fase vegetativa

Novembre-Dicembre 2018: Prelievo delle gemme dal legno delle piante prescelte e mantenimento in frigorifero in vivo

Marzo 2019: Innesto delle gemme su portainnesto e messa in camere di forzatura del materiale innestato

Maggio 2019: Posa in pieno campo del materiale ottenuto per il consolidamento dell’innesto e formazione delle radici

Novembre 2019: Prelievo delle barbatelle dal pieno campo e preparazione delle barbatelle per l’impianto; Mantenimento in frigorifero.

Marzo 2020: Messa a dimora delle barbatelle nel “Vigneto ritrovato”

Settembre 2021: Maturazione dei primi grappoli

Settembre 2022: Prima produzione effettiva

Anno 2023: Arrivo sul mercato delle prime bottiglie del “Cru vigneto ritrovato”

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