E’ tutto pronto per la 24ma edizione di Anteprima Barbera, l’evento enoico clou di Coldiretti Asti volto alla valorizzazione e promozione dello storico vitigno bandiera dell’astigiano.
L’appuntamento è per mercoledì 10 dicembre alle ore 18,00 al PalaTartufo di piazza Alfieri ad Asti per scoprire, in anteprima, il vino che verrà, partendo dalle analisi di laboratorio condotte dal Centro Studi Vini del Piemonte di San Damiano d’Asti, sulle uve vendemmia 2025.
Con la guida di Vincenzo Gerbi, già professore ordinario di Scienza e Tecnologia degli Alimenti presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, e di Daniele Rabbione, direttore del Centro Studi Vini del Piemonte, verranno evidenziate le note organolettiche, i tratti comuni e le peculiarità di 21 Barbera d’Asti, future Docg, che per metà verranno rivendicate a Nizza docg.
Attraverso una degustazione alla cieca, corredata da valori puntuali di laboratorio, si potranno quindi apprezzare le prime caratteristiche, identità e differenze di Barbera, di cui agli areali di produzione di: Castelnuovo Don Bosco, Asti, San Damiano, del moncalvese, del nicese, del canellese e della Valle Bormida.
“Ora possiamo confermare che quella appena trascorsa è stata un’ottima annata” anticipa Secondo Rabbione, vice direttore Coldiretti Asti egià direttore del Centro Studi Vini del Piemonte. “Dalle analisi sono emerse Barbera in perfetto equilibrio organolettico, con un’importante concentrazione di colore e di polifenoli e una grande struttura. Già si intravedono le punte di eccellenza, in particolar modo, derivanti dagli areali maggiormente vocati. Alcune partite di vino stanno ancora svolgendo la fermentazione malolattica ma, tutte, l’avranno completata per il 10 dicembre”.
“L’appuntamento enoico dedicato alla Barbera è sempre particolarmente atteso dai vigneron astigiani, poiché rappresenta una speciale occasione di assaggio e confronto qualificato, per comprenderne le caratteristiche e l’andamento, posti a confronto con le 23 annate precedenti” prosegue la Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone.
“Grazie alle analisi puntuali messe a disposizione dal Centro Studi Vini del Piemonte, avremo a disposizione informazioni fondamentali, per meglio affrontare l’affinamento, nonché per valutare i diversi potenziali di serbevolezza, andando a prevederne l’apoteosi di maturità e di espressione organolettica” aggiunge il Direttore Giovanni Rosso. Ingresso ad invito.


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