Custodire il “Vigneto Sicilia”, produrre viti siciliane dotate di certificazione che ne attesti l’identità varietale e l’integrità sanitaria, dare valore e sostegno alla qualità dei vini siciliani: sono questi gli obiettivi del progetto “Valorizzazione del germoplasma viticolo” promosso e sostenuto dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia in partnership con il Dipartimento regionale dell’Agricoltura della Regione Siciliana, l’Università degli Studi di Palermo e il Centro regionale per la conservazione della biodiversità viticola ed agraria “F. Paulsen”. “Da sempre la missione del Consorzio è rafforzare l’identità dei vini siciliani, migliorandone la qualità, l’immagine e il posizionamento sul mercato – commenta il presidente Antonio Rallo –. Il progetto a sostegno del “Vigneto Sicilia” diventa quindi per noi centrale per lo sviluppo dell’enologia siciliana e siamo orgogliosi di poterlo sostenere a fianco delle altre istituzioni coinvolte, che ringrazio per la collaborazione e supporto. Ogni giorno lavoriamo per comunicare al meglio il sistema ‘Sicilia…
Il Moscato di Scanzo è la seconda DOCG più piccola d’Italia, infatti si estende su una superficie di soli 31 ettari. Ma chi conosce questo particolare vitigno? Un Moscato a bacca rossa aromatico e varietale, di cui se ne producono pochissime bottiglie. Proprio per far conoscere questa piccola perla enologica il Consorzio del Moscato di Scanzo ha deciso di rivelarsi al grande pubblico e quale migliore occasione della Milano Wine Week? Ci troviamo a Scanzorosciate, in provincia di Bergamo, alle pendici delle Prealpi Orobiche, qui i vigneti, tra i 300 e 500 metri s.l.m. e con esposizione a sud, godono di un microclima particolarmente mite. I terreni sono caratterizzati da una formazione calcareo marnosa molto particolare che affiora sulle colline scanzesi: il Sass de Luna. Una roccia di incredibile durezza e resistenza, che una volta esposta al tipico microclima e agli agenti atmosferici, si sgretola diventando polvere. Il terreno acquisisce…
Dolce&Gabbana e Donnafugata presentano due nuove produzioni di pregio coltivate alle pendici del vulcano Etna: il bianco Isolano 2019 e ilrosso Cuordilava 2017, vini di grande eleganza e mineralità, frutto della viticoltura di montagna di questo terroir. Le due nuove proposte vanno ad arricchire la famiglia di vini nata dalla collaborazione tra Dolce&Gabbana e Donnafugata, dopo il rosato Rosa eun’edizione limitata e numerata del rosso Tancredi 2016. L’amore per la tradizione, la devozione per il lavoro artigianale e la minuziosa cura deidettagli sono i valori che accomunano da sempre queste due eccellenze del Made in Italy. L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, offre un habitat unico che dà vita a vini di grande personalità. Qui la solarità siciliana si combina conl’elevata altitudine dei vigneti e quindi con temperature più fresche: grazie alle forti escursioni termiche e alla straordinaria ricchezza del suolooriginato da colate laviche, accumuli di rocce, ceneri e…
L’Oltrepò Pavese approda a Milano con i vini di Giorgi. L’azienda vitivinicola di Fabiano Giorgi ha presentato al ristorante CERA di Angelo Roccavilla nel capoluogo lombardo, due novità assolute: l’inedito e raffinato 1870 Antonio Giorgi Metodo Classico Extra Brut 2012, prodotto in una limited edition di sole 2800 bottiglie e già vincitore del Tre Bicchieri Gambero Rosso 2022, e Gerry Scotti Buttafuoco Storico DOC ’56 2017, iconico rosso della cantina per la linea firmata dal celebre conduttore. Due vini che sono piena espressione della storia e della tradizione vitivinicola dell’Oltrepò Pavese, che Giorgi valorizza con le sue etichette fin dal 1870. Una bollicina unica ed eccellente in sole 2800 bottiglie: 1870 Antonio Giorgi il nuovo vino di Giorgi Il nuovo Metodo Classico di Giorgi è una celebrazione di Antonio, capostipite della famiglia, che insieme al fratello Gianfranco ha dato vita all’azienda come la conosciamo: tecnologicamente avanzata e con un approccio ancora più lungimirante, ma…
Stai organizzando un viaggio in Champagne nelle prossime settimane? Sappi che quando ti troverai nella culla del re dei vini potresti imbatterti in alcune parole poco conosciute ma fondamentali. Ecco allora un piccolo dizionario di viaggio, utile per comprendere ogni sfumatura di un territorio leggendario. Assemblage – assemblaggio: è dietro questa parola che si nasconde da secoli uno dei grandi segreti dello Champagne. L’assemblage è un’autentica arte che consiste nel plasmare tra loro vini fermi di diversi villaggi, vitigni e annate con caratteristiche aromatiche e organolettiche differenti. Il risultato sarà un vino in grado di esaltare le caratteristiche del territorio e conservare perpetuamente lo stile del produttore. Blanc de blancs e Blanc de noirs: i vini di Champagne sono elaborati principalmente da 3 vitigni – Chardonnay (a bacca bianca), Pinot Noir e Meunier (a bacca nera) – ognuno con caratteristiche profondamente differenti. Gli Champagne elaborati esclusivamente con Chardonnay si chiamano…
BIN CAFFÈ APPRODA SUL WEB CON UNA BRAND IMAGE AD ALTO PROFILO EMOZIONALE È online l’inedito sito di Bin Caffè, apripista di un innovativo piano di comunicazione. L’azienda trevigiana consolida la sua brand image sul territorio veneto raccontando la filosofia produttiva, la storia e l’operosità con un approccio autentico e personale. Con un’identità digitale ben definita e distinguibile, Bin Caffè spiega le vele della navigazione sul web. Approda ora online il sito www.bincaffe.it che fa del racconto personale il suo filo conduttore, per accompagnare l’utente nel vivo dello storytelling dell’azienda: un mondo ricco di esperienze e professionalità da condividere. Apripista di un innovativo piano di comunicazione, il sito si appoggia ad un approccio visivo caratterizzato da un look and feel moderno e grandi immagini narrative: il video dell’home page accoglie l’utente in un viaggio che dai confini oltreoceano giunge fino ai nostri territori, portando in degustazione solo il meglio delle…
A 50 anni dal recupero dello storico relitto di età punica, la famiglia Pellegrino prende parte al Convegno Internazionale sulla Nave Punica che si terrà venerdì 15 ottobre al Parco archeologico Lilibeo di Marsala con l’ulteriore sostegno della Honor Frost Foundation, organizzazione fondata nel 2011 per promuovere l’archeologia marina nel Mediterraneo. L’incontro permetterà di valorizzare l’eredità scientifica dell’archeologa Honor Frost, il cui nome è strettamente legato a questo importante reperto. Grazie alle testimonianze di protagonisti dell’epoca e alla riscoperta di documenti d’archivio inediti, sarà possibile ripercorrere la storia della Nave Punica; fra le testimonianze ci sarà per l’appunto quella della Pellegrino, nella figura di Paola Alagna, che racconterà le tappe fondamentali della collaborazione tra la Cantina e Honor Frost in un intervento intitolato “Honor Frost e le Cantine Pellegrino: una collaborazione scientifica”. Parteciperanno al convegno anche alcuni specialisti italiani ed esteri, appartenenti a diversi orizzonti scientifici, che presenteranno le più recenti…
«Poco vino ma buono, in alcuni casi anche ottimo» così riassume la vendemmia 2021 l’enologo Attilio Pagli, uno dei professionisti italiani più affermati, che ha contribuito alla crescita dell’enologia moderna in Italia e all’estero. Dopo quasi quarant’anni di esperienza, segue più di 30 aziende tra l’Italia e il Sudamerica. «Da un punto di vista meteorologico – spiega – quest’anno non è stato sicuramente uno dei più facili per lo sviluppo della vite: l’inverno è stato caratterizzato da temperature nella norma, con buoni sbalzi termici notte-giorno. Ad un inverno poco piovoso e mite ha fatto seguito una primavera altrettanto asciutta, soprattutto in centro Italia. A causa delle condizioni meteo i viticoltori hanno dovuto affrontare grandi sfide ed un duro colpo, lo ricordiamo, c’è stato per le gelate di inizio aprile, che hanno frenato parecchio la maturazione e la crescita dei vigneti, contribuendo a far calare notevolmente il raccolto». Pagli riporta anche…
In questi ultimi giorni sì è conclusa la vendemmia anche per il Montecucco, con la raccolta del Sangiovese allevato nelle aree più alte della Denominazione. Poca uva, è certo – con una diminuzione media pari al 20/25% sul 2020 causata dall’andamento altalenante di questa stagione produttiva – ma il Sangiovese arrivato in cantina è a dir poco eccellente. “Come si usa dire, l’uva è poca ma ottima” dice Giuliano Guerrini, storico agronomo dell’azienda Collemassari e continua “da confronti con i colleghi della DO Montecucco, posso confermare che siamo tutti contenti dei parametri chimici di maturità dell’uva osservati anche dopo le prime svinature, per quanto riguarda sia il Sangiovese sia il Vermentino, e possiamo azzardare un profilo qualitativo molto simile alle fortunate 2015 e 2019”. Un’annata senz’altro di difficile gestione, a partire dalla gelata dell’8-9 aprile che ha rappresentato un duro colpo per la regione – in particolare per le aziende…
La Vendemmia sta per concludersi tra i filari dell’azienda Domenico Clerico, a Monforte d’Alba, nel cuore delle Langhe. A tracciare un primo bilancio di come è andata è Oscar Arrivabene, enologo e direttore generale della storica cantina famosa nel mondo per i suoi Barolo. “La stagione 2021 nella zona più a sud dell’appellazione Barolo – spiega Oscar Arrivabene – è iniziata con un inverno nevoso nella sua prima parte e nella sua conclusione mite, cosi come l’inizio della primavera. Ad aprile si è verificato un brusco ritorno del freddo, con temperature vicine allo zero in alcune notti, ma fortunatamente senza incorrere nelle tanto temute gelate tardive. L’estate, mediamente calda e poco piovosa, ha garantito un’ottima sanità delle uve e la forte escursione termica tra giorno e notte, già precocemente in atto dal 17 agosto, è riuscita a garantire ad oggi buone, se non addirittura ottime acidità nei mosti. La raccolta delle uve Nebbiolo da…