Bivongi tra storia e giovinezza

Bivongi, un binomio di gioventù e antichissima storia

La tradizione vitivinicola calabrese è molto antica, risale addirittura ai tempi della Magna Grecia e tutt’ora si riscontrano influenze elleniche nei nomi dei vitigni e nelle tecniche di coltivazione delle vite.

La Bivongi DOC è custode di queste tradizioni che nascono lungo i filari del mito; situata in provincia di Reggio Calabria, sul versante orientale delle Serre, nel territorio tra la vallata dello Stilaro e la costa ionica attorno all’omonimo comune di Bivongi. Un terroir che dalla costa si innalza in pochi chilometri fino a circa 800 m di altitudine.

Il Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle Viti e del Vino Doc Bivongi, a cui aderiscono nove aziende produttrici, vanta due primati di gioventù: quello della recente costituzione, avvenuta nel 2018 e quello della più giovane presidente di consorzio in Italia: Adele Anna Lavorata, produttrice, sommelier, donna del vino, che ha assunto l’impegno di far conoscere e apprezzare i vini della sua denominazione.

“Quello che vogliamo fare è far conoscere, proprio partendo da Milano, questa porzione di Calabria che produce vini di altissima qualità con grande cura.” dichiara la presidente Adele Anna Lavorata alla stampa specializzata, invitata a una degustazione nella splendida cornice di A’Riccione Terrazza 12. “Un’opportunità preziosa per mettere in luce la qualità e la varietà dei vini prodotti nelle colline della Calabria, un territorio caratterizzato da un microclima unico e terreni particolarmente vocati alla viticoltura”.

L’aperitivo e la successiva cena hanno dato l’occasione di presentare più di venti vini di varie tipologie, rappresentativi di tutte le aziende consociate, descritti con cura e competenza dando risalto al territorio di origine, alle tecniche di vinificazione utilizzate, alle caratteristiche organolettiche.

Tutto parte dal vigneto è da qui che partono i viticoltori del Consorzio, selezionando con cura quale vitigno piantare in relazione a posizione e composizione del terreno, affinché ogni varietà esprima il suo massimo.

I vini bianchi fermi e vivaci, prodotti con vitigni autoctoni Ansonica, Guardavalle, Greco Bianco, Malvasia, Pecorello, Mansonico, in purezza o in uvaggio, esprimono il territorio di origine con la loro spiccata mineralità calcarea, data dal sottosuolo roccioso delle colline, e salinità grazie alla vicinanza del mare.

Freschezza e versatilità caratterizzano anche i vini rosati, sia in monovitigno sia in blend, di Gaglioppo, Greco Nero, Calabrese, Malvasia Nera.

I rossi della DOC Bivongi, ottenuti da Greco Nero, Gaglioppo, Nerello, Calabrese, Nocera, con qualche “contaminazione” internazionale di Cabernet Sauvignon, sono profondi, fruttati, versatili nell’abbinamento con i piatti tipici strutturati della cucina calabrese.

Bivongi DOC è una giovane denominazione da tenere d’occhio perché riserverà grandi sorprese nel prossimo futuro, soprattutto se degustati direttamente sul territorio dalle caratteristiche e dai paesaggi unici.

Carlotta Biraghi

Sommelier, degustatore e giudice internazionale a concorsi vinicoli tra cui Tastevinage a Clos di Vougeot, Concours International de Lyon, Frankfurt International Trophy, Burgondia a Beaune ed organizzatrice di eventi enogastronomici in Italia e in Borgogna

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