Castello del Terriccio: cinque anni di evoluzione sotto la guida di Vittorio Piozzo di Rosignano
Sul finire del 2019 Vittorio Piozzo di Rosignano ha ereditato Castello del Terriccio dallo zio Gian Annibale Rossi di Medelana e ne ha assunto la direzione. La Tenuta, storica azienda agricola toscana con una tradizione vinicola millenaria, sotto la sua guida ha intrapreso un percorso di rinnovamento e apertura, consolidando la sua posizione nel panorama enologico internazionale.
Innovazioni enologiche e riconoscimenti
Sul fronte enologico, Vittorio Piozzo ha creato nel 2022 un nuovo grandissimo rosso dedicato allo zio Gian Annibale di cui porta il nome. Nello spirito della filosofia aziendale, anche Gian Annibale è un blend di vitigni internazionali, in cui prevale il Petit Verdot che in alcune particelle della Tenuta ha rivelato caratteristiche uniche e sorprendenti.
Vittorio Piozzo ha anche lavorato per rendere le nuove annate dei propri vini rossi – Lupicaia, Tassinaia, Castello del Terriccio, oltre a Gian Annibale – immediatamente godibili nel momento del rilascio sul mercato per ottenere da subito una maggiore espressività che poi si mantiene ed esalta nel tempo, sempre nel solco della ricerca della migliore eccellenza qualitativa. Tra i tanti riconoscimenti di questo impegno, significativo è il recente inserimento di Lupicaia 2019 al 9° posto nella classifica 2025 di Gentleman dei 100 migliori rossi italiani, risultante dall’incrocio delle principali guide enologiche nazionali. Lupicaia, prodotto di punta della Tenuta, è un rosso di grande carattere frutto di una selezione accurata di Cabernet Sauvignon e Petit Verdot, e di un affinamento meticoloso.

Apertura al pubblico e valorizzazione del territorio
Uno degli obiettivi perseguiti da Vittorio Piozzo è stato avvicinare il pubblico alla realtà della Tenuta. L’apertura nell’autunno 2021 del ristorante Terraforte all’interno del borgo della Tenuta, ha offerto agli ospiti un’esperienza culinaria autentica, con una proposta curata dallo chef Cristiano Tomei che fa largo uso di prodotti coltivati, o spontanei, raccolti all’interno di Castello del Terriccio, esaltando i sapori locali in un contesto suggestivo. Sempre nel borgo, la ristrutturazione nel 2024 del forno storico per la panificazione con annesso locale degustazione, ha permesso la produzione di speciali pani artigianali, arricchendo l’offerta gastronomica con ulteriori prodotti a chilometro zero.
Villa La Marrana storica e affascinante guest house con piscina, nata dalla riconversione dell’antica scuderia, è stata resa in questi anni disponibile per soggiorni vacanza, offrendo agli ospiti l’opportunità di immergersi nella bellezza del contesto naturale della Tenuta. Inoltre, è stato avviato un programma di enoturismo per permettere ai visitatori di scoprire l’antico borgo del Terriccio e apprezzare il privilegiato ambiente in cui nascono i vini della Tenuta, così da comprendere la filosofia che ne caratterizza la produzione, da oltre trent’anni sotto la consulenza esperta dell’enologo Carlo Ferrini.
Investimenti per il futuro
Guardando al futuro, Castello del Terriccio sta portando a termine la ristrutturazione dell’antico granaio, destinato a diventare un moderno spazio eventi con la sovrastante grande terrazza dal panorama mozzafiato. Parallelamente, è in corso la progressiva riconversione dei numerosi casali presenti nella proprietà per l’accoglienza degli ospiti, con l’obiettivo di offrire un’ospitalità esclusiva e sempre più immersiva.
Un patrimonio storico e culturale
Castello del Terriccio si estende su circa 1.500 ettari in corpo unico affacciati sul mar mediterraneo, di cui 60 dedicati ai vigneti e 40 agli uliveti, oltre a boschi e macchia mediterranea, situati lungo il confine settentrionale della Maremma toscana, vicino a Bolgheri. La Tenuta vanta una storia millenaria, con radici che risalgono all’epoca etrusca, e ha saputo conservare nel tempo la biodiversità del territorio, integrando armoniosamente natura e attività umane.
Sotto la guida di Vittorio Piozzo di Rosignano, Castello del Terriccio ha intrapreso un percorso di innovazione e apertura, mantenendo salde le proprie radici storiche e culturali, con l’obiettivo di offrire esperienze uniche agli appassionati di vino e agli amanti della Toscana.

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