A un anno dalla nascita di Madri Leone vengono presentati due nuovi vini: Sanna Sulis Puglia IGT, che porta il nome di una donna riformatrice del Settecento e DELIA a.C. Puglia IGT Bombino Bianco, dedicato alla prima madre della storia.
Ma facciamo un passo in dietro, Madri Leone è un’azienda vinicola pugliese nata dalla passione di due sorelle Marilia e Linda Leone a Trinitapoli, in provincia di Barletta-Andria-Trani. Un progetto vinicolo in rosa che ha deciso di raccontare le storie di donne Italiane attraverso le etichette dei loro vini. Donne forti che hanno saputo lasciare una traccia nella società dei loro tempi, donne spesso poco conosciute. I primi due vini ad uscire sono stati il Busa Puglia IGT 2019, Primitivo in purezza, che porta il nome dell’eroina della battaglia di Canne e il Valla 1936 Puglia IGT 2018, Nero di Troia 100%, dedicato a Ondina Valla, atleta olimpionica degli anni Trenta. Due rossi eleganti e sottili, molto diversi da una certa opulenza che richiama, nell’immaginario collettivo, la classica produzione della Puglia più nota. “Con Madri Leone stiamo puntando alla riconoscibilità e personalità di ogni singolo vitigno, – spiega l’enologo Leonardo Palumbo, – a cominciare dalla cura delle vigne e dal controllo diretto dei singoli conferitori”.
Seguendo la stessa filosofia produttiva ecco che sono nati due nuovi vini perfetti per l’estate che sta arrivando. DELIA a.C. Bombino Bianco IGP Puglia 2020: un calice giallo paglierino tenue, che si svela al naso con delicati profumi di fiori bianchi, sambuco, pesca bianca, mela golden, dolci sentori agrumati come lime, e qualche nota di erba aromatica. Il sorso è fresco, agile, delicato, grande freschezza e una garbata sapidità gli regalano una bella beva. Un vino perfetto per l’estate che si presta sia ad abbinamenti tradizionali, con gli spaghetti allo scoglio, la frittura di pesce e la burrata, sia a sfiziose preparazioni estive.
Delia, i cui resti sono antichi di 28mila anni, è considerata la prima madre della storia. Il nome le fu dato affettuosamente dal suo scopritore, Donato Coppola, che ne ritrovò lo scheletro nella grotta di Santa Maria d’Agnano, in prossimità di Ostuni nel 1991. La donna è stata rinvenuta col suo feto in grembo, all’ottavo mese di gestazione. Per l’etichetta è stata scelta un’immagine che rievoca le pelli che rivestivano il corpo di questa madre della preistoria e i caratteri scelti ricordano quelli tribali.
SANNA SULIS Nero di Troia Rosato IGP Puglia 2020: un rosato salmone pallido, dal profumo intenso e delicato, netta la fragolina di bosco matura, il ribes rosso, il melograno e la mora di gelso, ma anche sentori floreali di violetta con un tocco di pepe rosa. Il sorso è succoso con una piacevole freschezza e una delicata sapidità. Un rosato che si abbina magnificamente con i piatti tipici del territorio, come il ciambotto, il pesce sotto sale, le seppie ripiene e degli involtini di pollo.
Francesca Sanna Sulis, la donna a cui è dedicato questo rosato, visse all’inizio del Settecento in Sardegna, distinguendosi come una riformatrice e moderna imprenditrice. Le sue sete travalicarono l’isola per essere indossate, fra l’altro, dalle principesse di Casa Savoia e dalla zarina Caterina di Russia. Nei magazzini della casa di famiglia, a Quartuccio, questa donna intraprendente organizzava i suoi laboratori, che dettero la possibilità a numerose ragazze del suo tempo di apprendere il lavoro specializzato ed emanciparsi. L’etichetta rievoca i broccati di seta create da questa straordinaria donna.
SITO: www.madrileone.com
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