Fattoria Fibbiano e l’amore per gli autoctoni

La Fattoria Fibbiano è un’azienda agricola ed agrituristica situata in un luogo magico che affonda le sue radici al tempo degli Etruschi, su un poggio soleggiato, delimitato da due ruscelli a fondo valle, nel cuore della campagna Toscana, a Terricciola, sulle colline tra Pisa e Volterra. Già nel lontano 1800 si parlava del vino di Fibbiano.

L’azienda si estende su una superficie di 90 ettari, coltivati a vigneto, oliveto e bosco. Una leggenda narra, che all’interno dei confini della tenuta, si trovi un’antica fonte, “detta delle donne”, dalla quale sgorga dell’acqua che possiede straordinari poteri taumaturgici. La gestione dell’azienda è quasi interamente a conduzione familiare: il padre Giuseppe si occupa della gestione generale, della cura dei vigneti e della campagna, Matteo responsabile marketing e il fratello Nicola è il cantiniere che segue tutta la produzione del vino.

Fattoria Fibbiano
Fattoria Fibbiano

Un’Azienda, riconvertita al Bio, dove tutti i terreni sono trattati solamente con sostanze organiche e non chimiche. Anche dal punto di vista energetico, il rispetto per l’ambiente è totale, l’agriturismo è totalmente autosufficiente. L’ottima esposizione dei vigneti e le  particolari caratteristiche del terreno, ricco di argille, coralli e conchiglie marine, consentono di produrre il vino senza troppi interventi che inevitabilmente finirebbero per modificarne l’indole.

«Ci piace definirci coltivatori custodi» – spiega Matteo Cantoni- «I viticoltori hanno delle responsabilità nei confronti di certi vitigni, intima e verace espressione di un territorio». Il segreto non è inseguire il mercato, ma seguire ed incoraggiare il territorio con le sue specifiche potenzialità e farlo conoscere al mondo intero, per quello che è, in tuttala sua forza. «Nella nostra azienda abbiamo trovato una vigna con più di cento anni di vita, sopravvissuta agli eventi e al tempo. Come potevamo non sentirci come suoi padri adottivi. Come avremmo potuto cedere alle effimere lusinghe del mercato non apprezzando e valorizzando questo patrimonio». Spiega Matteo Cantoni. «Così, ‐continua Matteo- abbiamo dedicato tutte le nostre energie per assecondare il territorio.» Tra gli ettari di vigneto la famiglia Cantoni ha trovato dell’uva bianca “Colombana”, identica a quella che viene coltivata in Lombardia con il nome San Colombano, portata in queste zone, pare, da un monaco cistercense scozzese dalla Certosa di Pavia. Matteo e Nicola Cantoni hanno inoltre collaborato con l’Università a degli studi sull’appassimento del Trebbiano e a delle ricerche sul Sangiovese Polveroso, il Brunellone e il San Forte. «Per noi, il “vino vero” è l’autoctono, quello che amiamo chiamare “The real tuscan wine”».

Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo, Colorino e Colombana regalano vini che non saranno mai omologati e ordinari, proprio perché vivendo naturalmente in simbiosi con un territorio non hanno bisogno di interventi umani, il tocco enologico è minimo, il resto è forza della natura.

In Cantina si usano tini di acciaio con pale interne per il batonage, cisterne di cemento per la fermentazione del vino e grandi botti di rovere di Slavonia, perché al vino non si deve aggiungere niente, ma solo mettere in risalto le caratteristiche del vitigno e del terreno.

Ma lasciamo la parola ai vini:

Fonte delle donne IGT Toscana: ottenuto da Vermentino e Colombana al 50%. Il bouquet è agrumato, pesca, tiglio e anice stellato. Al palato minerale, sapido e sorretto da una buona acidità.

Sofia IGT Toscana: rosato ottenuto da Sangiovese in purezza. Un bouquet delicato con note di lampone, arance sanguinella e sorretto da una buona acidità.Fattoria Fibbiano

Le Pianette IGT Toscana: 70%Sangiovese – 30%Colorino, il vino sosta per 4 mesi in cisterna di cemento dove svolge la fermentazione malolattica, successivamente in botti di rovere di Slavonia per circa 12 mesi. Al naso bacche di rovo e macchia mediterranea, come lentisco e rosmarino. In bocca buona struttura con tannino morbido seppur giovane.

Casalini Chianti Superiore DOCG: 90% Sangiovese – 10% Ciliegiolo, il vino sosta per 4 mesi in cisterna di cemento dove svolge la fermentazione malolattica, successivamente in botti di rovere di Slavonia per circa 12 mesi.Sentori fruttati di ciliegia, mora, pineta bagnata e una nota ferrosa. In bocca buona struttura, persistente e con tannini morbidi.

Ciliegiolo IGT Toscana: 100% Ciliegiolo, il vino sosta per 4 mesi in cisterna di cemento dove svolge la fermentazione malolattica, successivamente in botti di rovere di Slavonia per circa 12 mesi. Sentori fruttati di ciliegia e mora per poi sfumare nella pietra focaia. In bocca è avvolgente, di buona struttura e con un tannino morbido.

L’Aspetto IGT Toscana: Sangiovese e Canaiolo al 50%, il vino sosta per 12 mesi in tonneau dove avviene la fermentazione malolattica, a seguire altri 6 mesi in cisterne di cemento. Al naso presenta note di frutta matura, spezie e erbe aromatiche, come il rosmarino e il timo; il gusto è pieno, con una buona struttura.

Sanforte Costa Toscana Sanforte IGT: 100% Sangiovese Forte, il vino sosta per 4 mesi in cisterna di cemento dove svolge la fermentazione malolattica, successivamente in botti di rovere di Slavonia per circa 12 mesi. Il naso è complesso, fruttatato e speziato con note di pepe, tabacco e graffite; al gusto è caldo e avvolgente, con una bellissima trama tannica.

Ceppatella Terre di Pisa Sangiovese DOC: 100% Sangiovese, il vino sosta 6 mesi in tonneau dove avviene la fermentazione malolattica. Successivamente, permane altri 14 mesi in botti di rovere di Slavonia. Bouquet complesso di confettura matura, tamarindo, carruba, pepe, vaniglia, china, tabacco biondo e cacao; in bocca è avvolgente e fresco con tannini eleganti e morbidi.I vini di Fattoria Fibbiano

Dei bellissimi vini che hanno come filo conduttore la sapidità e la freschezza che gli regala il terreno, il tutto esaltato se li si degusta in loco, con il bellissimo panorama come sottofondo. Vini  che parlano toscano, frutto di passione, studio e sacrificio  di Nicola e Matteo Cantoni.

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