Grande successo per Maremmachevini II ed.

Si conclude con grande successo la seconda edizione di MAREMMACHEVINI, l’atteso appuntamento dedicato alle aziende e ai vini della DOC Maremma, voluto e organizzato dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana presso l’Hotel e Residence Roccamare.

Presenti all’appello 41 aziende della Denominazione, che si sono presentate a un pubblico di ristoratori, enotecari, stampa nazionale e internazionale, sommelier e privati.

La Maremma è un territorio che possiede un incredibile patrimonio storico, culturale ed eno-gastronomico, per molti ancora poco conosciuto. Attraverso la partecipazione a manifestazioni internazionali, la presenza presso sedi istituzionali sia in Italia che all’estero e l’organizzazione stessa di eventi rivolti a privati e professionisti, il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana – realtà molto giovane con un grande potenziale di crescita – si impegna dal 2014 nella valorizzazione della Denominazione e del suo territorio, con l’obiettivo di far conoscere la peculiare produzione della Maremma Toscana DOC e la storia di questa zona vitivinicola tutta da scoprire.

La grande diversità del terroir – che varia da suoli vulcanici a est del fiume Fiora, nel comprensorio di Pitigliano e Sorano, a formazioni prevalentemente marnose e marnoso-pelitiche sui rilievi collinari tra il Fiora e l’Ombrone, a suoli argillosi e argilloso-limosi nell’Alta Maremma, sui rilievi costieri di bassa collina e sulla piana alluvionale – permette di offrire un’ampia scelta di vini. Uve internazionali (Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah, Viognier, Sauvignon, Chardonnay, Petit Verdot) si affiancano alla storicità e alla tipicità di quelle autoctone, come Ciliegiolo, Alicante e Vermentino, varietà che – a differenza del Sangiovese stesso – contraddistinguono fortemente la Denominazione.

Non solo rossi di Maremma, ma anche bianchi come il Vermentino, la cui capacità produttiva oggi è molto importante, superando i 600 ettari nel territorio, è la varietà di bianco della DOC più imbottigliata e più richiesta sul mercato.

Con la vendemmia 2016, attestata come un’ottima annata che “sarà ricordata per la grande qualità delle uve riscontrata in buonissima parte del territorio” – come ha dichiarato Luca Pollini, Direttore del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana – si sono registrati dati molto interessanti, che mettono in luce trend decisamente positivi per la Maremma Toscana DOC rispetto alla quantità d’uva e alla produzione potenziale di vino delle diverse varietà (hl): ne sono esempio il già citato Vermentino con un +9,6% o il Ciliegiolo con un +10,5%. I dati degli imbottigliamenti sono ancora più incoraggianti, arrivando a toccare nel 2016 le 5,5 milioni di bottiglie totali, delle quali più del 36% sono della tipologia Rosso e oltre un quinto Vermentino. Al primo posto del podio, quindi, troviamo il Maremma Toscana Rosso con un incremento, rispetto al 2015, del 17,24%, seguito dal Vermentino (+8,85%) e Sangiovese (+25,25%), ma molto interessanti sono anche gli incrementi percentuali delle tipologie che seguono in questa speciale classifica, ovvero il Bianco (+25,45%), il Ciliegiolo (+40,7%) e il Rosato che, seppur riscontrando un incremento importante rispetto al 2015 (+61,85%), rappresenta al momento poco meno di 180.000 bottiglie sul mercato della Denominazione. “Siamo estremamente soddisfatti e fiduciosi”, ha dichiarato Pollini “questi dati si accompagnano a una crescente domanda di vini della Maremma. Feedback positivi arrivano dal nord Europa e dai mercati notoriamente maturi, come gli Stati Uniti, che possiedono un’ampia cultura del vino a livello internazionale, ma iniziamo a percepire, finalmente, anche un risveglio dell’interesse nazionale e si avverte una piccola – ma costante – ripresa del mercato interno”.

Parlare di Maremma solo in riferimento alla produzione di vino è però riduttivo: il Consorzio di Tutela è infatti impegnato nella promozione del territorio a 360 gradi, con l’obiettivo di valorizzarne non solo la diversità enologica, ma anche turistica, storica, agricola e culturale. Per questo MAREMMACHEVINI – II Edizione, oltre ai banchi d’assaggio riservati ad aziende maremmane sia storiche sia più giovani, ha rappresentato un’importante azione di incoming rivolta a stampa italiana e straniera, che è stata accompagnata, nella giornata di oggi lunedì 12 giugno, in diversi e dislocati tour del territorio, in visita a borghi storici, parchi e a una selezione di aziende vinicole: TOUR COLLI DI MAREMMA (escursione nel Parco della Maremma, Val delle Rose, Val di Toro, Fattoria di Magliano, Mantellassi, visita delle Mura di Magliano in Toscana), TOUR COLLINE AMIATINE (Rocca di Montemassi, Poggio L’Apparita, Prato al Pozzo, Basile, visita del borgo di Castel Porrona), TOUR COLLINE DEL TUFO (Montauto, Poggio Cagnano, Sassotondo, La Biagiola, visita turistica di Sovana), TOUR COLLINE METALLIFERE (Fattoria Le Mortelle, Rocca di Frassinello, Tenuta Casteani, Morisfarms, visita del borgo di Massa Marittima), TOUR DELLA COSTA D’ARGENTO (Tenuta La Badiola, Fattoria Il Casalone, Monteverro, La Selva, visita del borgo di Capalbio).

MAREMMACHEVINI

Per dare maggiore riconoscibilità ai vini e al territorio, “c’è bisogno di un lavoro strategico e sinergico che coinvolga i principali attori e tutti gli ambiti – vinicolo, turistico e amministrativo – interessati a un’attività di promozione”, ha dichiarato il Presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, Edoardo Donato, continuando “è nostro compito garantire non solo agli associati, ma anche ai consumatori stessi, un’offerta promozionale efficace. Manifestazioni di richiamo come la seconda edizione di MAREMMACHEVINI – dedicate al prodotto che è all’apice di questa piramide di rappresentanza, il vino – sono un ottimo punto di partenza per costruire un progetto più ampio e consolidato, che aiuti la Maremma a varcare i confini del suo territorio”. Il Consorzio, costantemente attivo per quanto riguarda la valorizzazione della Maremma, è anche in prima linea sulle iniziative che riguardano la sostenibilità, facendosi agente comunicatore di nuove linee d’azione atte ad esprimere al meglio le caratteristiche naturali della zona.

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