I vini del sole in degustazione a Vinitaly

I vini del sole una degustazione esclusiva di Malvasia delle Lipari e Passito di Pantelleria in abbinamento a dolci al pistacchio di Raffadali

La Regione Sicilia, durante il Vinitaly, ha organizzato nel proprio padiglione e precisamente nella Sala Palcoscenico Sicilia, una degustazione esclusiva di Malvasia delle Lipari e Passito di Pantelleria in abbinamento a dolci al pistacchio di Raffadali della pasticceria Le Cuspidi di Agrigento.

Questa eccezionale degustazione è stata condotta da Gianni Giardina, vicepresidente nazionale Onav, alla presenza del Sindaco di Pantelleria Salvatore Gino Gabriele.

Una delle prime testimonianze della produzione vitivinicola delle Eolie è di A. Bacci che nel 1596 afferma che “ …l’isola di Lipari è sparsa di fecondi colli, che per l’interno calore del suolo danno un vino sincero…..”.

Il vitigno Malvasia di Lipari era quasi scomparso, ma grazie alla passione di alcuni produttori è tornato a nuova vita. Da questo vitigno si ricava un piacevole vino bianco secco, ma è la Malvasia delle Lipari Passito (DOC), ad avere maggiore fama.

La denominazione di origine controllata “Malvasia delle Lipari” è riservata ai vini bianco, passito e liquoroso che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel disciplinare di produzione. Il vino “Malvasia delle Lipari” è ottenuto da un uvaggio: Malvasia di Lipari massimo 95% e Corinto nero dal 5 all’8%. Le uve destinate alla produzione del vino “Malvasia delle Lipari” devono essere prodotte nell’arcipelago delle isole Eolie (o Lipari) in provincia di Messina.

Il vino, come abbiamo detto, stava quasi scomparendo, ma, circa cinquanta anni fa, grazie a Carlo Hauner ex architetto, pittore e designer, che si innamorò di questa terra, si è cominciato a reimpiantarlo.

I vini in degustazione: Malvasia delle Lipari Passito e Passiti di Pantelleria

Malvasia delle Lipari Passito 2013 Hauner: ambrato con sentori di uva passa, nespole, albicocche, tabacco, zucchero di canna e cera. In bocca troviamo una bella sapidità, freschezza e persistenza.

Malvasia delle Lipari Passito 2013 Punta Aria: non sapevo dell’esistenza di una cantina sull’Isola di Vulcano. Cinque gli ettari vitati, terreno poco fertile, con una produzione di circa 6000 bottiglie all’anno. Le uve subiscono un appassimento di due settimane all’inizio di settembre. Delicato l’uso del legno, interessanti acidità e freschezza.

Malvasia delle Lipari Passito Najm 2013 Colosi: al naso ricorda molto la sua terra vulcanica. In bocca si coglie la sua piacevole astringenza e alla fine ci lascia un gusto ammandorlato.

Malvasia delle Lipari Passito 2013 Barone di Villagrande: la cantina è conosciuta per i suoi vini Etna, ma ha anche due ettari di vigna sull’Isola di Salina. Le uve vengono fatte appassire al sole su graticci per 8-12 giorni. Colore dorato, si sente subito le note di zagara, poi uva passa, datteri e tabacco. In bocca meno dolce rispetto ai precedeti.

I Passiti in degustazione

In degustazione anche tre Passiti di Pantelleria, un’isola caratterizzata da un vento costante e proprio per questo è anche conosciuta come l’Isola del Vento.

L’isola si trova a 70 km dall’Africa ed a 85 km dalla Sicilia. Si produce questo passito con uva Zibibbo sinonimo di Moscato di Alessandria. Il suo allevamento è rigorosamente alberello con una conca per proteggerlo dal vento e non solo, ma anche per raccogliere la preziosa acqua.

Passito di Pantelleria Alcova 2013 Coste Ghirlanda: color ambrato intenso, al naso spezie, tabacco, uva passa e cioccolato e un profumo che ricorda il mare. L’abbinamento consigliato è con la frutta secca e formaggi stagionati.

Passito di Pantelleria NES 2015 Cantine Pellegrino: color topazio con sentori di zenzero, miele, menta e datteri. In bocca è molto sapido e persistente.

Passito di Pantelleria Ben Rye 2015 Donnafugata: il suo colore è meno intenso, con profumi di agrumi, albicocca e fichi secchi. In bocca c’è uno straordinario equilibrio fra dolcezza, sapidità e acidità. Molto persistente. Gran vino da meditazione.

La degustazione si è conclusa con il Ben Rye… un doveroso omaggio al padre di questo vino, Giacomo Rallo il Signor Donnafugata scomparso circa un anno fa.

Dolci al pistacchio di Raffadali
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