Biondelli “Be ITALIAN si fa in 4” a Vinitaly

Tra le tante tantissime degustazioni di Vinitaly eccoci al Palaexpo con Joska Biondelli e i suoi Franciacorta frutto di amore e passione.

Una degustazione dal nome “Be ITALIAN si fa in 4” in onore del IV anno di partecipazione della cantina a Vinitaly.

In degustazione Franciacorta Biondelli Brut 2014, Biondelli Satèn 2013 e Biondelli Première Dame 2011.

Ed ecco che Joska Biondelli ci racconta come tutto è iniziato 7 anni fa quando decise di tornare a vivere in Italia per diventare produttore di vino. Fino a quel momento il giovane vigneron era stato un “head hunter” e lavorava a Londra nella City, ma il richiamo della sua terra nativa e delle verdi vigne fu più forte. Decide così di trasformare l’attività agricola di famiglia da conferitore di uve a produttore. Tutto questo porta alla nascita della Cantina Biondelli nel 2010. Joska ci tiene a porre l’accento soprattutto su un punto: l’essere prima produttori e solo successivamente viticoltori.

Claudia Bondi, Joska Biondelli e Cesare Ferrari

In quest’occasione non poteva non essere presente anche Cesare Ferrari che, con oltre 50 anni di attività enologica alle spalle, è riconosciuto come uno degli enologi più esperti d’Italia e uno dei “padri” di molti dei vini che hanno reso la Franciacorta conosciuta e apprezzata in Italia e all’estero. La degustazione è stata guidata da Claudia Bondi, PR dell’Azienda e owener di PERLE & PERLAGE che, nel 2013, si è aggiudicata la Selezione Ambasciatore dello Champagne in Italia.

Ed è proprio Claudia che ci introduce nella degustazione, raccontandoci l’andamento climatico delle varie annate.

Franciacorta D.O.C.G. Brut 2014: Uno Chardonnay in purezza sboccato a novembre 2016 e con un residuo zuccherino di 2 g/l. Nonostante la difficile annata lo Chardonnay in Franciacorta ha regalato comunque buoni risultati. Ricordiamo che l’annata è stata estremamente fresca e l’importanza della scelta dei migliori grappoli è stata fondamentale. Dalla raccolta alla pressatura, ci tiene a precisare Joska, non passano più di due ore.

Nel bicchiere si presenta di un bel giallo paglierino intenso. Il perlage è fine e persistente. Al naso troviamo note di scorze di limone, susina e pesca bianca, con una punta di cannella. Dopo qualche istante si percepiscono note di pepe bianco che si fondono in un finale iodato. In bocca è fresco e sapido con una bella bollicina briosa che solletica delicatamente il palato.

La magia del perlage di Biondelli

Franciacorta D.O.C.G. Satén 2013: Il Franciacorta Satén è la tipologia che contraddistingue la Franciacorta. Vale la pena ricordare che si può ottenere solo da uve a bacca bianca; Chardonnay, in prevalenza, e Pinot Bianco fino a un massimo del 50%. Le sue caratteristiche sono la morbidezza gustativa, data da un’accurata selezione dei vini base e dalla minore pressione in bottiglia, sotto le 5 atmosfere. Si può produrre esclusivamente nella tipologia Brut. Il Franciacorta Satén di Biondelli è ottenuto da sole uve di Chardonnay. Nel bicchiere si presenta di un bel giallo dorato intenso e brillante e anche qui il perlage è fine e delicato. Il bouquet è accattivante e va da note di camomilla essiccata a spezie orientaleggianti come il Pepe nero Sarawak raffinato con le sue note fresche. In bocca entra verticale per poi allargarsi dopo qualche secondo; il frutto è ben presente e va da una pesca noce alla frutta secca come la nocciola. Il residuo zuccherino è di 2 g/l, molto più basso rispetto alla media dei Satèn che si aggira sui 7 g/l; questo lo rende estremamente piacevole e con una bella freschezza

Franciacorta D.O.C.G. Millesimato “Premiére Dame” 2011: Il 2011 per la Franciacorta è stata un’annata eccezionale. Ci troviamo difronte ad uno Chardonnay in purezza, 60 mesi di affinamento sui lieviti, un millesimato che potrebbe anche fregiarsi del termine “riserva”. Un vino nature, a cui non vengono addizionati né zucchero, né liqueur, né solfiti .

Di un bellissimo giallo paglierino intenso con riflessi dorati che riesce a brillare di luce propria. Il bouquet è intenso e complesso: mela cotogna, miele, pasticceria, biscottato, liquirizia dolce, vaniglia, cedro candito e quasi vira sul fungino. In bocca è impetuoso e, al tempo stesso, meditativo. Il sapore è coerente e va dal balsamico al minerale, con tocchi di erbe medicinali e menta bianca per poi tornate alla pesca sciroppata e ai canditi.

Tra le caratteristiche di questa Cantina va ricordato che Joska Biondelli ha smesso di usare lo zucchero raffinato come il Saccarosio in favore dello zucchero d’uva più naturale.

La Cantina Biondelli si trova a Bornato, in un antico borgo nel cuore della Franciacorta, ed è costituita da uno splendido Castello circondato dai vigneti di proprietà…e con l’arrivo della bella stagione la visita è, a mio parere, d’obbligo!

No Comments Yet

Leave a Reply