La Gallura, nella Costa Dorata della Sardegna, incanta per le dolci colline dove ampie distese verdi regalano un territorio di rara bellezza. Qui la famiglia Gregu coltiva la terra da generazioni, di padre in figlio, e si tramandano le conoscenze di allevamento del bestiame e la produzione dei tipici pecorini sardi.
Negli anni 2000 qualcosa cambia, Raffaele e Federico Gregu, l’ultima generazione, vogliono far conoscere a tutto il mondo la loro splendida Isola e quale veicolo migliore se non il loro vino? Siamo in Gallura, un terroir unico, una sinergia tra influenze marine che si insinuano in una fitta e caratteristica macchia mediterranea capace di caratterizzare i vini e in particolar modo il Vermentino di Gallura.
Nel 2011 Antioco Gregu decide di intraprendere con i figli Raffaele e Federico, una nuova avventura, acquistando 50 ettari nelle campagne di Calangianus, su un terreno da disfacimento granitico a 500 metri sul livello del mare e dare vita a Tenute Gregu. Un contesto unico ed incontaminato ai piedi del Monte Limbara, sede del Parco Regionale che porta il nome del monte, tra olivastri e sugherete secolari immerso in profumi di una vegetazione potente e selvaggia. «Il nostro terroir ha caratteristiche uniche, il vento costante, le forti escursioni termiche determinate dalla nostra altitudine e la conseguente formazione di rugiada che rallenta la maturazione delle nostre uve. Noi valorizziamo tutto questo, attraverso “l’ascolto” delle piante», spiega Antioco Gregu, «raccogliamo le uve solo quando la pianta ci comunica determinate condizioni».
Nel 2014 si imbottiglia la prima annata, Antioco e i due figli si dividono nella gestione dei trenta ettari di vigneto; il padre si occupa della parte vitivinicola, aiutato dal figlio minore Federico, mentre il maggiore, Raffaele, segue la gestione della cantina e del commerciale.
Questo e altro è stato raccontato con passione giovanile e amore per la propria terra da Raffaele Gregu. A giugno, sapori e gusti della Sardegna hanno trovato un loro spazio da Frades – Milano, un bellissimo ristorante nel centro della capitale meneghina.
Raffaele racconta che il miglior portavoce del territorio è proprio la sua unicità e la sua tipicità ed è per questo che si è scelto di coltivare soprattutto vitigni autoctoni: Vermentino, Cannonau e Muristellu (Bovale Sardo), ma non mancano alcuni vitigni internazionali come Syrah e Merlot.
Durante la degustazione Raffaele afferma che per loro è importante il rispetto e la valorizzazione di ogni elemento che caratterizza l’annata. “Noi siamo identitari, i nostri vini devono rispecchiare noi e il nostro territorio”.
Tenute Gregu vini degustati:
Rías Vermentino di Gallura DOCG 2021: vinificato in contenitori d’acciaio a temperatura controllata per mantenere i profumi primari del vitigno. Il calice regala profumi intensi, note di frutta a polpa gialla e note floreali, ginestra, tarassaco, zagara, pietra bagnata e accenni minerali. In bocca si presenta verticale senza asperità sapido e fresco perfetto come aperitivo, abbinato a frutti di mare o a piatti di pesce.
Selenu Vermentino di Gallura Superiore DOCG 2020: Vermentino in purezza, i grappoli vengono raccolti alle prime luci del mattino, ancora bagnati dalla rugiada della notte, da cui prende il nome. Le uve vengono diraspate e successivamente pressate, il mosto ottenuto viene chiarificato per decantazione statica a temperatura controllata e fermenta con lieviti selezionati. Dopo la vinificazione il vino viene mantenuto a contatto con i lieviti per quattro mesi. Un’annata particolare perché gli acini sono stati coperti dalla Botrytis Cinerea, che attacca e metabolizza la buccia formando una muffa “nobile” che conferisce al vino sentori del tutto particolari. Al naso profumi fruttati, albicocca, pesca, ma non mancano i floreali come il dente di leone e la ginestra, finendo nei minerali e negli speziati con accenni di zafferano. Morbido e lungo in bocca con una bellissima PAI. Un vino estremamente piacevole e veramente sorprendente, un calice che non ti aspetti reso ricco e accattivante da quel tocco di Botrytis Cinerea. Ottimo l’abbinamento con piatti a base di pesce, carni bianche e formaggi di media stagionatura o aromatizzati allo zafferano.
Sirè Cannonau di Sardegna Rosato DOC 2021: ottenuto da una selezione in vigna delle migliori uve Cannonau. Breve contatto mosto vinacce per un color rosa intrigante e accattivante. Il naso gioca tra il floreale e il fruttato rosso, mela rossa dolce, ribes e qualche sfumatura agrumata come il mandarino. In bocca è ricco di personalità con una bella freschezza e sapidità con un ritorno fruttato al retrogusto. Un vino perfetto in qualsiasi momento dall’aperitivo, alla “merenda” a base di salumi, o a tutto pasto.
Raighinas Cannonau di Sardegna DOC 2018: ottenuto da uve Cannonau coltivate in vigneti a 500 metri sul livello del mare, ai piedi del monte Limbara. Le uve sono messe a macerare nel mosto in fermentazione per circa due settimane a temperatura naturale. Dopo la fermentazione su lieviti selezionati, il vino viene travasato in botti di media capienza per la fermentazione malolattica e dopo alcuni travasi riposa prima in acciaio e poi viene messo in bottiglia. Profumi che ricordano i frutti di sottobosco, la confettura di ciliegie e di more, rabarbaro, erbe officinali e accenni di china e mentolati. Il sorso è caldo, morbido, pieno e suadente, con una bella freschezza. Tenacia e “robustezza” del vitigno si incontrano in questo vino ottenuto secondo le tradizionali metodologie di vinificazione della Sardegna centrale. Ben si accompagna alle carni rosse, agli arrosti, alla cacciagione e ai formaggi stagionati.
Vini che fondono insieme tipicità e tradizione espressione di un’Azienda giovane, ma con le idee ben chiare supportata da un territorio unico… che dire non vedo l’ora di sorseggiare un calice di Selenu Vermentino di Gallura Superiore DOCG 2020 ammirando i vigneti di questa Costa Dorata della Sardegna.
