Riconosciuta con decreto ministeriale del 06 agosto 2021 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 200 del 21 agosto 2021), la sottozona CASTELLINALDO dell’areale Barbera d’Alba DOC celebra la propria unicità durante “LA PRIMAVERA DEL CASTELLINALDO”, manifestazione giunta il 30 e 31 marzo 2025 alla seconda edizione, organizzata a PALAZZO RE REBAUDENGO, nella meravigliosa Guarene, dall’associazione I VINAIOLI DEL CASTELLINALDO (istituita il 09 febbraio 1992 con il nome di “I Vinaioli DI Castellinaldo”, quando Castellinaldo era ancora solo un comune, evidenzia Luca Morra, attuale Presidente dell’associazione, con l’obiettivo di valorizzare l’eccezionalità del Barbera di zona in termini di eleganza e armonia), e articolata in due giornate destinate ad accogliere il pubblico degli appassionati del mondo del vino e dei professionisti del settore – ristoratori, enotecari, distributori, giornalisti – con un banco d’assaggio in grado di offrire più di 40 etichette, prodotte da 21 cantine.

 I VINAIOLI DEL CASTELLINALDO presenti a “LA PRIMAVERA DEL CASTELLINALDO 2025”.

Estremamente interessanti e istruttive le masterclass, condotte da Giancarlo Montaldo, giornalista specializzato in critica enologica e direttore tecnico-scientifico de “LA PRIMAVERA del CASTELLINALDO”, alla scoperta dei caratteri distintivi della sottozona dal punto di vista geologico (“siamo in Roero Orientale, a sinistra del Tanaro, terra emersa dall’antico mare padano dotata di terreni più strutturati e compatti, rispetto a quelli del resto del Roero”, racconta il dr. Montaldo, “morfologicamente simile alla Langa, con le sue colline dalla forma allungata”) e climatico (“il clima del Piemonte, clima continentale o freddo temperato, adeguato alla produzione di vini fruttati”). E alla scoperta di quel “fattore umano”, sempre in grado di fare la differenza, che nella sottozona CASTELLINALDO è costituito da una “molteplicità di produttori, di piccole e medie aziende, connotate da un legame forte tra uomo, vigna, cantina”, e per la sottozona – estesa nella totalità del territorio del comune di Castellinaldo d’Alba e solo in parte nel territorio dei comuni di Castagnito, Guarene, Vezza d’Alba, Canale, Priocca, Magliano Alfieri, per un totale ad oggi di 18 ettari, destinati nel 2024 alla produzione di 133 mila bottiglie – avere “tanti produttori significa avere dinamismo, vivacità, attrattività”.

Da sinistra, Giancarlo Montaldo, direttore tecnico-scientifico de “LA PRIMAVERA DEL CASTELLINALDO”, e Luca Morra, Presidente dell’associazione “I VINAIOLI DEL CASTELLINALDO”.

Un viaggio alla scoperta anche del vitigno che da disciplinare deve costituire minimo l’85% della base ampelografica del CASTELLINALDO – la Barbera – di origine monferrina, docile di carattere, in grado di ben adattarsi a ogni ambiente e vigorosa, generosa e costante nella produzione, ricca nella buccia dell’acino di un inconfondibile colore blu scuro (“diverso dal colore blu-nero del Nebbiolo”, specifica il dr. Montaldo) e di tanta acidità, ovvero freschezza, a garanzia di una significativa longevità (“anche 20-25 anni”), inebriante al naso di sentori floreali e fruttati, con note eteree e speziate ad accompagnarne l’evoluzione.

Il disciplinare ammette l’uso di Nebbiolo fino a un massimo del 15% della massa (anche se, di fatto, il CASTELLINALDO oggi è tendenzialmente prodotto al 100% con uve Barbera) e questo è un “retaggio del disciplinare del Barbera d’Alba DOC, approvato nel 1970”, specifica il dr. Montaldo, nel quale l’aggiunta di Nebbiolo era finalizzata a sopperire alla mancanza di tannino nell’acino della Barbera. Mancanza oggi ovviata dal disciplinare del CASTELLINALDO Barbera d’Alba DOC, che prevede una permanenza del vino in cantina per almeno 14 mesi (con decorrenza dal 1° novembre dell’anno in cui le uve sono state vendemmiate), dei quali almeno 6 di maturazione in legno (che naturalmente cede parte dei propri tannini al vino, favorendo la definizione del suo equilibrio tramite il processo di micro-ossigenazione) e almeno 3 di affinamento in bottiglia (dove il vino ha il tempo di stabilizzare in modo il più possibile armonico il proprio profilo organolettico e la propria struttura d’assieme).

L’immissione al consumo è “consentita soltanto a partire dal 1° gennaio del secondo anno successivo alla vendemmia”, stabilisce il disciplinare, e oggi l’annata più recente disponibile per il CASTELLINALDO, e proposta all’assaggio con etichetta coperta durante una masterclass dedicata, è la 2023.

CASTELLINALDO Barbera D’Alba DOC 2023 proposti in degustazione durante una masterclass dedicata.

Il CASTELLINALDO Barbera d’Alba DOC 2023 di STEFANINO MORRA, prodotto con uve allevate in Castellinaldo e Castagnito, macerazione di 12 giorni sulle bucce, maturazione in barriques usate per il 50% della massa e in botti da 25 ettolitri per il restante 50%, in questo momento a riposo in vasche di cemento vetrificato, in attesa di essere imbottigliato durante l’estate 2025, colpisce per la densità della materia colorante, animata da vivaci guizzi bluastri e tale e tanta da macchiare il bicchiere, e per il gradevolissimo bouquet di rose e viole percepibile al naso, assieme a prugna e ciliegia, che accompagnano a un sorso pieno, connotato da un tannino delicato, da una freschezza scalciante, da una sapidità soddisfacente e da un pizzico di pepe nero corroborante, verso un finale lievemente affumicato, al legno di liquirizia.

    Colore dalle tonalità rubino-cardinalizie tipico del CASTELLINALDO.

Connotato alla vista dalle “tonalità rubino-cardinalizie tipiche del CASTELLINALDO” rilevate dal dr. Montaldo nella parte introduttiva della masterclass tra gli elementi distintivi della sottozona, il CASTELLINALDO Barbera d’Alba DOC 2023 di CANTINA del NEBBIOLO, prodotto con uve allevate a Vezza d’Alba e Castellinaldo, macerazione di 5-6 giorni sulle bucce, maturazione per 12 mesi in barriques, nuove per il 25% della massa, ora in fase di imbottigliamento e con una previsione di almeno 6 mesi di permanenza in bottiglia prima dell’immissione al mercato, è fragrante al naso di sentori di fragola e ciliegia, ribes e lampone, e inebriante per via di una lieve ed elegante nota eterea, che invita a un sorso consistente e fresco e sapido, reso stimolante a livello tattile da una generosa presa di pepe nero e da una piacevole nota tannica, che accompagnano ad una chiusura lunga e soddisfacente, rivelatrice di inaspettate sfumature evolute alla ciliegia sotto spirito e goudron.

Il CASTELLINALDO Barbera d’Alba DOC 2023 di AZIENDA AGRICOLA MARGHERITA, prodotto con uve allevate nel territorio di Castellinaldo, macerazione di 5-6 giorni sulle bucce in cemento vetrificato, maturazione per 12 mesi in barriques di terzo passaggio, ora a riposo in acciaio, con imbottigliamento programmato per aprile 2025 e con una previsione di 3-4 mesi di affinamento in bottiglia prima della commercializzazione, si distingue alla vista per l’elegante nota purpurea e la trasparenza del colore, al naso per dolci note di ciliegia in confettura, che trovano un contrappunto nella sfumatura amarognola allo zucchero caramellato, che chiude un sorso lineare, essenziale.

Il CASTELLINALDO Barbera d’Alba DOC 2023 di CASCINA CHICCO, prodotto con uve allevate a Castellinaldo, macerazione di 10-12 giorni, 12-14 mesi di maturazione in barriques e tonneaux, in parte di primo passaggio e in parte usate, imbottigliamento programmato per l’estate 2025 e affinamento in bottiglia previsto per 4-5 mesi, si presenta con un colore rubino-granato, austero e intenso, coerente col sentore al legno di liquirizia rilevato al naso a bicchiere fermo e anticipatore di un’intensa e ampia apertura verso un potpourri ricco di petali di garofano e rosa e di fresche bacche di lampone, e reso vivido da stuzzicanti sfumature eteree alla ciliegia sotto spirito, che invitano a un sorso equilibrato e di corpo, reso stimolante a livello tattile da un pizzico di pepe nero e da una adeguata tannicità, rivelatore in retro-olfatto di un inaspettato e godibile aroma di cioccolato fondente alla violetta.

Prodotto con uve allevate nel comune di Magliano Alfieri, nei vigneti che stanno “sotto la chiesetta di Santa Maria”, specifica il produttore, il CASTELLINALDO Barbera d’Alba DOC 2023 di BRIC CENCIURIO, 14-15 giorni di macerazione sulle bucce, permanenza in cemento per il tempo necessario allo svolgimento della fermentazione malolattica, maturazione in barriques per 12 mesi, imbottigliato a marzo 2025, praticamente pochi giorni fa, reso suadente al naso da nuances di spezia dolce, di noce moscata e cannella, è connotato da un sorso dotato di tanta freschezza e di una buona sapidità ed estremamente singolare, per il fatto di dare l’impressione di avere molto altro da dare e da dire. I 4-5 mesi di affinamento in bottiglia, appena iniziati, lo porteranno a esprimersi al massimo delle proprie potenzialità, ed è auspicabile fin da ora una nuova prova d’assaggio, quando questo tempo sarà passato. Nell’attesa, l’impressione d’assieme su questo vino sarà piacevolmente animata da una stuzzicante curiosità.

 CASTELLINALDO Barbera d’Alba DOC 2022-2021-2019 e BARBERA D’ALBA DOC SUPERIORE 2016 (CASTELLINALDO ante-litteram) proposti in degustazione durante una masterclass dedicata.

Per l’annata 2022, il CASTELLINALDO Barbera d’Alba DOC di TONINO MARCHISIO, prodotto con uve provenienti da vigneti in Castellinaldo, 20 giorni di macerazione sulle bucce in acciaio, 12-14 mesi di maturazione in tonneaux di primo utilizzo, e in bottiglia da all’incirca un anno, è inebriante al naso per via di una spiccata nota eterea ad accompagnare una sostanziosa vinosità, ricca al naso di dolci note speziate, di vaniglia e noce moscata, che anticipano un sorso pieno e rotondo, al ricordo di prugna essiccata e ammollata, ravvivata da un pizzico di pepe nero e chiodo di garofano e da lievi note fumé, che fanno pensare a un vino con una lunga prospettiva di vita davanti a sé ancora.

Un carattere austero ed evoluto per il CASTELLINALDO Barbera d’Alba DOC 2021 di LA GRANERA®, prodotto con uve da vigneti in Castellinaldo, 8- 10 giorni di macerazione sulle bucce, 8 mesi di maturazione in tonneaux, affinamento in bottiglia prima della commercializzazione di 4 mesi (per le annate più recenti, l’affinamento in bottiglia è arrivato a coprire un periodo lungo almeno 2 anni), caratterizzato al naso da sfumature d’inchiostro, che si aprono a un potpourri di fiori rossi essiccati, ad aromi che riportano alla piena maturità del durone, e poi alla corteccia, al muschio, al sottobosco, al legno della pianta di rosmarino e alla bacca di ginepro, verso impalpabili sfumature che richiamano l’affumicatura e la selvaggina da pelo, in un effetto d’assieme equilibrato, elegante, pulito, essenziale.

Figlio della prima annata in assoluto dal riconoscimento della sottozona, avvenuto nel 2021, con validità retroattiva sulle due annate precedenti, la 2019 e la 2020, il CASTELLINALDO Barbera d’Alba DOC 2019 di TEO COSTA®, prodotto con uve da vigneti in Castellinaldo, zona San Michele, macerazione di 14-15 giorni, maturazione di 18 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia, affinamento di minimo un anno in bottiglia, manifesta i segni di una buona evoluzione sin dal colore, granato, luminoso, meravigliosamente trasparente, accompagnato da un naso ricco di sentori che trovano la loro cifra comune nella dolcezza. Pesca e albicocca essiccate, ravvivate da un pizzico di vaniglia e chiodo di garofano e noce moscata, e da calde sfumature di tabacco biondo da pipa, anticipano un sorso morbido e rotondo, rivelatore di note inebrianti di confettura di fragole e Mon Chéri, verso un lungo finale suadente e accattivante, al ricordo di mandorla, di amaretto.

Sala conferenze gremita di operatori del settore durante una delle masterclass di approfondimento tenutesi durante “LA PRIMAVERA DEL CASTELLINALDO 2025”

Prodotto quando ancora il riconoscimento della sottozona non era stato formalizzato, il BARBERA d’ALBA DOC SUPERIORE 2016 di MARSAGLIA, vinificato con uve allevate in Castellinaldo, 20-25 giorni di macerazione, 18 mesi di maturazione in barriques, in bottiglia da almeno 4 anni, rivela un carattere vigoroso sin dal colore, granato intenso e fittissimo, coerente con il potpourri di fiori rossi percepibile al naso, arricchito da sfumature di olio di noce e di nocciola, che invitano a un sorso sapido e sostanzioso, materico, reso corroborante da una buona presa di pepe nero e stuzzicante da aromi che ricordano lo zucchero caramellato e la liquirizia aromatizzata alla violetta, con una chiusura che lascia la bocca gradevolmente affumicata, pronta ad accogliere un po’ di buon cibo.

Il CASTELLINALDO è un vino “gastronomico”, sì, e “conviviale”, perché buon cibo e buon vino diventano eccellenti quando condivisi, in compagnia. E possono diventare un’esperienza coinvolgente ed emozionante, se assaporati nei luoghi nei quali affondano le proprie radici. Luoghi suggestivi, meravigliosi, stupendi e pure ricchi di storia per la sottozona CASTELLINALDO dell’areale Barbera d’Alba DOC.

Mappa de “LA STRADA DEL CASTELLINALDO BARBERA D’ALBA”.

I VINAIOLI DEL CASTELLINALDO non vedono l’ora di poter accogliere nuovi ospiti nelle loro cantine e nei magnifici borghi della denominazione, tutti raggiungibili percorrendo la STRADA DEL CASTELLINALDO BARBERA D’ALBA, e raggiungibili con un click dall’elenco riportato in calce. Quando volete, vi aspettano!

Allerino Giovanni, Azienda Agricola Baudevin di Volantino Marco, Azienda Agricola Cerrato Fabio, Azienda Agricola Cravanzola S.S.A, Azienda Agricola Ferrero Michele, Azienda Agricola Fratelli Masucco, Azienda Agricola Margherita S.S, Azienda Agricola Selezione Teo Costa, Azienda Agricola Vecchio, Azienda Agricola Vielmin, Bric Cenciurio, Cantina del Nebbiolo SCA, Cascina Chicco SSA, Cascina del Pozzo, Cascina Goregn, Cascina Torniero, La Granera, Marchisio Family Organic Estate, Marchisio Tonino, Marsaglia, Morra Stefanino.

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Sommelier AIS dal 2018, Assaggiatore Esperto ONAV dal 2021, nel 2024 ho conseguito il Diploma di Maestro Assaggiatore ONAV presso la SUMAV Scrivere del vino e del suo mondo caleidoscopico è per me un modo formidabile per coniugare mente e cuore, competenze tecniche e passione. E' emozionante e coinvolgente, un’impagabile occasione per continuare ad imparare, esplorando territori, conoscendo persone, con le quali condividere esperienze d’assaggio, di studio, di vita, sentendomi spesso come stessi giocando con le scatole cinesi: ne apri una, e dentro ne trovi un'altra, e poi un'altra ancora e poi ancora, all’infinito ... e forse il bello sta proprio qui.

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