Il mio racconto parte da un semplice messaggio che diceva “Mi scuso anticipatamente se le scrivo così a freddo, senza che ci sia una conoscenza diretta. La mia storia da imprenditrice è molto particolare (almeno così mi piace pensare) ed è un esempio di resilienza, visti i tempi duri di crisi che stiamo attraversando”. Comincia così Luisa Livrieri giovane imprenditrice che in piena crisi nel 2018 ha deciso di abbandonare il posto fisso ed aprire a giugno il Bam Brewery Pub a Milano. Un locale che verte sulla somministrazione di birre sia di loro produzione, legate al territorio, sia di una selezione dei migliori prodotti presenti nel mondo brassicolo e culinario.
Da appassionati di birre artigianali Luisa Livrieri e il fratello nel 2011 sono partiti portando in giro per l’Italia, nelle manifestazioni, negli eventi e nelle fiere, quelle che, secondo loro, sono le migliori birre al mondo. Nel 2015 decisero di fare il grande passo ed iniziare a produrre una loro birra. Si sceglie il lievito per conferire una connotazione territoriale alle birre iniziando a investire nello sviluppo di un ceppo tutto loro che avesse un legame con il territorio, da lì iniziarono lunghe, costose ed interminabili sperimentazioni. Cotta dopo cotta, si è arrivati ad individuare un ceppo perfetto così da Beer Shop sono diventati Produttori. Il grande sogno di produrre delle loro birre era divenuto realtà.
Ed eccolo le loro Birre:
La Bernarda: stile American Amber Ale; La Templare: stile Triple Belga; La Cistercense: stile Belgian Blonde Ale; Morimond: stile Blanche; Ottone: stile Dubbel; Ghiacciaia: stile Session IPA; Ippocrate: stile IPA; Sforzesca: stile Strong Ale; La Speziale: stile Kolsch
Una storia di coraggio
Ritorniamo alla storia di Luisa, che nonostante i debiti riesce, per un anno mezzo a lavorare e farsi conoscere, nel periodo che si credeva di crisi dalla metà 2018 a fine 2019. Nel 2020 arriva il Covid e la conseguente chiusura totale per un anno e mezzo, nel 2021 si riapre ed ecco la crisi economica dovuta al rincaro dei prezzi causato dalla carenza di materie prime che si riflette sul locale con un minor afflusso di gente. In tempo di crisi la prima cosa che si taglia è ciò che è superfluo. Resistono per tutto il 2021 e si arriva con fiducia all’inizio del 2022. Sembrava che al Covid ed alla crisi ci si stesse abituando, come se fosse diventata la nuova realtà. Nel frattempo, intorno a loro, avevano e continuano a chiudere tante attività, compresi locali storici. “Mi chiedevo e continuo a farlo – racconta Luisa – come avessi potuto resistere a tanto senza nemmeno avere un’esperienza pluriennale nel settore. Ma forse è stato proprio questo il segreto, non attenermi ad uno schema preconfigurato, ma senza guardare agli altri, probabilmente ho creato qualcosa di diverso. Nel 2022 arriva l’inaspettata guerra (almeno per chi come me è ignorante in tema di politica internazionale) ed i conseguenti aumenti esponenziali dei costi energetici. Passiamo da bollette di 300 euro ad addebiti di 2000 euro al mese e passa… La paura di non resistere anche a questo nuovo scossone è alta, molti intorno a noi si arrendono. Ritrovarmi oggi ancora qui a progettare il futuro della mia attività è motivo di orgoglio per me e magari di speranza per qualcun altro”.
Queste le parole di Luisa Livrieri che con coraggio e orgoglio ci ha raccontato le sue difficoltà per poter tenere aperto il suo Bam Brewery Pub in Via delle Forze Armate, 99 a Milano. Il Pub dispone anche di uno shop online Bam Brewery Pub, inoltre è possibile personalizzare l’etichetta delle bottiglie per regali, ricorrenze o per essere usate come bomboniere.
BAM BREWERY PUB
Via Forze Armate 99 – Milano
Chiama 340 127 4503
