Malvasia Day decima edizione

Tra le novità proposte dal Consorzio anche un nuovo sito web realizzato da Studio Forward, con un focus specifico sulla carta dei vini del territorio; si tratta di uno strumento utile a valorizzare e a comunicare non solo le aziende ma anche le diversità che ogni isola trasferisce ai suoi vini, con un racconto sulle peculiarità delle Malvasia delle Lipari e sull’impronta enologica che ciascun produttore ha voluto trasmettere.

“Un’edizione che afferma il valore di un’economia sana, che trova il supporto di viticoltori esperti e un rinnovato slancio nell’erga omnes – dichiara il vicepresidente del Consorzio Ivo Basile – e quindi nella possibilità per il Consorzio di svolgere funzioni di tutela e sviluppo per la nostra denominazione, per un “vigneto Eolie” piccolo, costoso, e che non può non crescere guardando al valore a alla rete tra i produttori”. Alle parole di Ivo Basile si aggiungono quelle di Carlo Hauner – ex Presidente del Consorzio – che sottolinea lo slancio che l’erga omnes ha dato al territorio e come quanto seminato negli anni stia portando i suoi frutti in comparti diversi.

Capofaro Locanda e malvasia. Salina. Isole Eolie.

Le isole Eolie già nel paesaggio, anticipano la chiave di interpretazione di una comunità agricola che ha nel tempo modellato il suo habitat economico e rurale, affermando un modello di viticoltura eroica, spesso caratterizzata da terrazzamenti e pendenze dove il segno della fatica, ma anche della passione, viene a costituire quella unicità di condizioni pedoclimatiche proprie dei terroir vulcanici. Qui i vigneti terrazzati con i tipici muretti a secco, raccontano storie di uomini, tradizioni e territorio che danno vita a produzioni d’eccellenza, grazie al lavoro quotidiano di vignaioli e agricoltori che si impegnano a rispettare l’ambiente e la biodiversità di queste terre marine. La Malvasia è la varietà principe che ha vissuto la leggenda dei grandi vini dolci naturali, scoperti dagli Inglesi e dai regnanti di mezza Europa. Un nettare reso unico dal calore siciliano, dal vento eoliano che soffia dal mare e dalla dedizione umana che si impegna ad allevare vigneti ricchi di storia, valori e cultura.

Una decima edizione che ritorna con un nuovo impulso dopo lo stop forzato dello scorso anno e che si terrà nuovamente nell’Isola Verde: Salina è infatti capofila di un progetto che collega differenti isole del Mediterraneo, riscoprendone l’identità agricola e tramandando il legame tra le comunità e l’ambiente che vive e tutela.

“Viviamo in una terra di mare e tramonti mozzafiato, di viticoltura estrema ed eccellenze culinarie come il cappero – presidio Slow Food da quasi vent’anni – che trova in quest’accogliente oasi una destinazione ideale per il turismo enogastronomico di qualità”. Queste le parole di Daniela Virgona – produttrice di vino e presidente del Consorzio di tutela del Cappero e Cucuncio di Salina – che esprime immensa soddisfazione e gioia per la ripresa delle attività sull’isola.

 

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