Pomario vini di territorio

Pomario è un piccolo poggio umbro, luminoso ed isolato circondato da un fitto bosco al confine con la Toscana. Un’Azienda che nasce nel 2004, quasi per caso, quando Giangiacomo Spalletti Trivelli e la moglie Susanna cercavano un luogo tranquillo in Umbria. Una proprietà tutta da ristrutturare che custodisce una vecchia vigna di 1 ettaro e mezzo, quasi dimenticata. Scatta, così, la voglia di produrre o “riprodurre” vino, perché la famiglia ha una lunga tradizione in campo enologico.

Pomario

«I vini buoni sono tantissimi. Noi cerchiamo di dare ai nostri vini personalità, legando la produzione ad un filo conduttore che parla di questo territorio. Amiamo questo posto e vogliamo che i nostri prodotti trasmettano l’amore per questa terra». Giangiacomo Spalletti Trivelli. A Pomario niente è stato cancellato, tutto è stato rinnovato. La cantina è nata dalla ristrutturazione della vecchia rimessa degli attrezzi, concepita con modernità, conservando però lo stile del casale e riutilizzando, dove possibile, i materiali originali. L’oliveto ed il vigneto, se pur abbandonati da qualche anno, sono stati recuperati e restaurati insieme al rudere dell’antico casale. Il rispetto del territorio e l’attenzione agli equilibri ambientali sono state le linee guida della rinascita di Pomario.

I conti Spalletti Trivelli, avendo intuito le potenzialità di questo “agro ecosistema” incontaminato e di eccezionale rarità, hanno deciso di adottare un sistema di agricoltura biologico-biodinamica, al fine di mantenere inalterati gli equilibri naturali. Una scelta dettata dalla naturale conformazione del territorio, ove i vigneti sono posizionati in radure circondate da boschi, ad altitudini vantaggiose.

Pomario

Oggi Pomario conta 9 ettari vitati, 5 a bacca nera e 4 a bacca bianca. Sei le etichette in produzione e una settima, un Sangiovese Riserva, in fase di affinamento.

Etichette legate al territorio

A Milano, presso il ristorante Il Liberty, Federica De Santis l’agronoma e Andrea Spalletti Trivelli hanno guidato una degustazione che ha visto protagoniste le 6 etichette di Pomario; ogni vino ha un nome legato o un richiamo al territorio.

Federica De Santis e Andrea Spalletti Trivelli

Rondirose Umbria Rosato IGT 2022: ottenuto da Merlot 70%, Sangiovese 20% e Ciliegiolo 10%. Le uve vengono raccolte quando ancora l’acidità è sostenuta, in parte messe in pressa (Merlot e Ciliegiolo) e lasciate macerare per poche ore ed in parte salassate. Si ispira alle rondini che volano sui roseti della tenuta. Al naso profumi freschi, floreali e fruttati, rosa canina, fiori di ciliegio, mela rossa, ribes e leggere speziature. In bocca è fresco, morbido e il finale regala una piacevole sensazione sapida.

Batticoda Umbria Bianco IGT 2021: Grechetto 80% e una piccola percentuale di vitigni a bacca bianca. Batticoda nome comune della Ballerina Bianca, che con le sue movenze sinuose si fa strada tra i campi di vite. Al naso note floreali, biancospino, fiori bianchi di campo, erba appena tagliata e macchia mediterranea. In bocca è giovane, fresco e gradevole, con una discreta mineralità e di pronta beva.

Arale Umbria Bianco IGT 2020: Trebbiano 80% e Malvasia 20%, primo vino bianco dell’azienda con l’annata 2009. Il nome deriva dal monte che sovrasta la vigna storica, di almeno 50 anni di età, piantata a Trebbiano e Malvasia, reimpiantata nelle parti mancanti con i cloni della vigna madre. Il bouquet regala sentori variegati di cedro candito, papaia, spezie dolci, camomilla, nocciola tostata, accenni minerali e di zafferano. In bocca è fresco, avvolgente e con un finale lungo e minerale. Sicuramente un vino di grande carattere.

Rubicola Umbria Rosso IGT 2020: il nome deriva dal latino Rubecula, pettirosso. Color rosso vivo, frutto di una vendemmia precoce, di Sangiovese 80% e Merlot. Al naso presenta un aroma fresco dai sentori di ciliegia nera, mora, viola, rosa canina e tocchi vegetali, al gusto, fresco, morbido, tannino ben presente con ritorno di frutti rossi.

Sariano Umbria Rosso IGT 2018: Sangiovese in purezza di vecchie vigne di oltre 40 anni di età. Prende il nome dal Castello di Sariano risalente al 300-400, di proprietà della famiglia. Un bouquet deciso, regala note agrumate, arancia amara, ferroso e frutta nera, carruba e liquirizia, il sorso è diretto, importante, strutturato e avvolgente. I tannini sono dolci ed eleganti, al retrogusto tornano i richiami fruttati.

Pomario vini

Il Muffato delle Streghe Umbria Bianco Passito IGT 2019: fortemente voluto dalla mamma di Andrea Spalletti Trivelli , ottenuto da grappoli attaccati dalla muffa nobile del vigneto delle streghe impiantato nel 2010, nelle cui vicinanze scorre un ruscello che crea le condizioni ideali per lo sviluppo della Botrytis Cinerea. I vitigni utilizzati sono Riesling Renano e Sauvignon Blanc. Un vino piacevole dai sentori di frutta tropicale e accenni di zafferano, frutta secca e pesca melba, il sorso armonico, speziato, con una bella freschezza e con persistente finale agrumato.

I vini di Pomario sono vini con una decisa personalità, il cui filo conduttore è il legame con il territorio, che ritroviamo in ogni calice che sia rosso o bianco. Non ci resta che attendere la settima etichetta: il Sangiovese Riserva.

Cantina Pomario
Località Pomario – 06066 Piegaro (Pg)
Tel 075 8358579

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