Quando i ruoli si ribaltano: i giornalisti, abituati a giudicare, si mettono ai fornelli e sono posti sotto giudizio.
Tanti sono i programmi di cucina, tutti cucinano …sia i professionisti sia quelli che si dilettano ai fornelli… Masterchef, La prova del cuoco, 4 Ristoranti, Bake Off Italia… ma chi si ricorda Chef per un giorno? Un programma televisivo italiano di genere talent show culinario, dove personaggi famosi diventavano, per l’appunto, chef per un giorno.
Ecco che giornalisti, food blogger e creator digitali lasciano la penna, si mettono il grembiule e diventano i protagonisti di una sfida culinaria con qualcosa in più… l’abbinamento con il vino e più precisamente con un Villa Franciacorta.
Ecco gli elementi della seconda edizione di Press Chefs, che si è svolta all’interno della Cooking Academy di Gustincanto, ristorante di Fidenza. Qui tra luci, telecamere e fornelli, in un vero e proprio studio televisivo, dodici giornalisti enogastronomici hanno preso parte ad un’emozionante sfida ai fornelli per la realizzazione di un tortello di patate “creativo”, sotto la regia di Luca Bagnoli, resident chef di Gustincanto. Abituati a giudicare sono stati giudicati da una giuria di esperti, composta dagli chefs professionisti: Cristina Cerbi dell’Osteria di Fornio (PR), Carlo Bresciani di Antica Cascina San Zago (BS), presidente della Federazione Italiana Cuochi, e lo stesso Luca Bagnoli. Ma quando c’è anche un vino da abbinare serve una giuria apposita, ed ecco: Chiara Marando, giornalista gastronomica, Lorenzo Caraffini, manager di sala dell’Osteria di Fornio, Riccardo Penzo, giornalista e fondatore della guida Ristoranti che passione, e Stefano Incerti critico gastronomico.
Le squadre: Green&Black, Emozione e Forever Green
Le tre squadre: Green&Black, composta da Alex Li Calzi, Camilla Guiggi, Elena Formigoni e Nadia Toppino; Emozione con Elio Ghisalberti, Francesco D’Agostino, Sandro Piovani e Veronica Fumarola; Forever Green con Alberto Lupini, Alfonso Mollo, Marco Lupi e Paolo Valente, si sono sfidate tra pentole, mattarelli e calici per il miglior tortello di patate abbinato a un calice di Cuvette.
La ricetta vincente, un attimo di orgoglio personale, è stata “Passeggiata d’autunno in Villa” della squadra Green&Black, valutata perfetta in abbinamento a Cuvette 2018 Villa Franciacorta, un vino del cuore che sa accompagnare tutti i piatti, superando “Emozione Veronica” e “Non è autunno”.
Press Chefs non è stato solo una gara, ma anche l’occasione per sottolineare il legame tra i due mondi quello della cucina e quello della critica enogastronomica.
Ma che Franciacorta è Cuvette e perché è stato scelto proprio lui?
Cuvette è il “Franciacorta gastronomico” di Villa Franciacorta. «Cuvette è stato il regalo di mio padre, Alessandro Bianchi, per il mio matrimonio» ha affermato Roberta Bianchi, alla guida dell’azienda assieme al marito Paolo e ai figli Alessio e Matteo. «Con Press Chefs abbiamo voluto cambiare prospettiva, chiedendo ai giornalisti di pensare a un piatto in funzione del vino e non viceversa. Il risultato è un evento divertente ed emozionante. La sfida per la prossima edizione potrebbe includere anche un messaggio anti-spreco, chiedendo agli autori di ideare anche una ricetta con gli avanzi», ha concluso Roberta, che ha condotto la serata con Alberto Schieppati, giornalista e scrittore.
Cuvette, Brut Millesimato è un blend 85% Chardonnay, 15% Pinot Nero (provenienti da un singolo Cru), affinamento minimo 48 mesi nelle cantine interrate, dai riflessi dorati e perlage fine e persistente, con un bouquet che rimanda al pan brioche e alla frutta candita, di ottima complessità, una mirabile sapidità e una buona freschezza, con una morbidezza intrinseca.
«Ancora una volta, brindare con Villa Franciacorta, vuol dire sugellare momenti unici e renderli speciali, – ha affermato Roberta Bianchi. – Villa Franciacorta, un vino per ricordare!»