Sauvignon Blanc Bosco della Donna Stajnbech

Dove c’era un bosco ora cresce un vigneto: Origini antiche per il Sauvignon blanc Bosco della Donna di Stajnbech un vino carismatico, fresco, elegante  

Una costante ricerca dell’eccellenza perseguendo una filosofia che crede nel valore di un prodotto autentico, e nella passione per il proprio lavoro. Questi i punti cardine su cui poggia tutto il lavoro di Stajnbech, piccola ma promettente realtà a conduzione familiare situata nella parte più orientale del Veneto al confine con il Friuli Venezia Giulia. Uno stile perfettamente espresso dal motto della famiglia Valent: “Coltiviamo Armonie”, che nel linguaggio di Stajnbech sono quelle che si trovano in natura ma anche nelle persone che condividono gli stessi valori d’impresa; professionalità, dedizione, rispetto e impegno, uniti all’amicizia e al senso di condivisione, tutti elementi che risuonano come in una grande sinfonia corale tra vigneti, cantina e azienda.

Stajnbech offre una ricca gamma di produzione, e tra le etichette oggi scegliamo di presentarvi il loro best seller tra i bianchi, Bosco della Donna, un nome affascinante ed evocativo che si lega a una storia antica. Tutto infatti parte da un documento risalente al 1548 ritrovato da Adriana Marinatto – contitolare di Stajnbech – all’Archivio di Stato di Venezia, dove si sanciva il passaggio di proprietà di un terreno chiamato appunto Bosco della Donna, dai Nobili Frattina ai Conti Bellavitis. Ad oggi al posto di quel bosco crescono le viti di questo Sauvignon Blanc.

 

Stajnbech

Via Belfiore, 109

Belfiore di Pramaggiore (VE)

Tel +39 0421 799 929 Fax +39 0421 203 427

info@borgostajnbech.comwww.borgostajnbech.com

Ci è sembrato curioso associare un nome così ad un vino carismatico come il nostro Sauvignon – spiega la giovane Rebecca Valent – un termine tra l’altro che contiene un cenno storico riguardante la presenza di boschi nel territorio, ognuno “identificato” con un nome diverso, boschi che in seguito sono stati tagliati per costruire i pali su cui poggiano le fondamenta della città di Venezia.”

L’etichetta color salvia rimanda al sentore principale e varietale che individua il Sauvignon Blanc, raccontandone la freschezza ma anche la pulizia e l’eleganza. Ottenuto da uve 100% Sauvignon, presenta un colore guiallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso è aromatico, ricorda i fiori di sambuco, la salvia, il peperone verde e la foglia di pomodoro. Al palato risulta morbido, persistente, secco. Si abbina molto bene con prosciutto crudo, antipasti di pesce, risotti con erbe di primavera o zucchine, tagliolini al salmone o con le zuppe delicate di pesce e carni bianche.

Oggi Giuliano Valent e Adriana Marinatto sono affiancati dalla figlia Rebecca, classe 1995, enologa, nata e cresciuta in cantina ma con alle spalle un’esperienza in California, che le ha permesso di arricchire la sua personale conoscenza di questo mondo. Rebecca rappresenta la seconda generazione, il futuro nel quale Giuliano e Adriana credono e al quale affidano la naturale prosecuzione della tradizione di famiglia che da la mano all’intraprendenza, all’energia e alla visione innovativa dei giovani.

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