Nel panorama enologico italiano una nuova stella brilla più luminosa che mai: è il Bagnadore Rosé di Barone Pizzini che nella sua prima annata, la 2011, ha raggiunto un traguardo storico, avvicinandosi alla perfezione assoluta con 98 punti su 100 conferitegli da James Suckling, uno dei critici più noti a livello internazionale. Questo risultato segna un autentico primato assoluto per il vino italiano sia Metodo Classico che Franciacorta che mai prima d’ora avevano raggiunto tali vette di eccellenza su questa importante guida. “La 2011 è la migliore vendemmia da quando è iniziata la mia avventura nel mondo del vino ovvero dal 1994 – spiega Silvano Brescianini, CEO della Barone Pizzini – e quando abbiamo compreso la reale possibilità di fare una bottiglia straordinaria, qualsiasi preoccupazione sulla continuità delle annate successive è stata superata dalla ferma decisione di creare una Riserva speciale pur essendo “fuoriprogramma”. Nessuno a questo punto ce ne…
Quando si parla di Barone Pizzini il pensiero va subito al primo Franciacorta biologico, frutto della lungimiranza di Silvano Brescianini, direttore generale della Cantina e presidente del Consorzio Franciacorta, di un territorio famoso in tutto il mondo. Tutto inizia nel 1998 quando la Cantina avvia l’esperienza della viticoltura biologica, per ottenere un vino con un forte legame con la propria terra, unico e irriproducibile altrove e con la vendemmia 2002 nasce il primo Franciacorta Biologico. Sulla stessa strada ecco che nel 2007 viene inaugurata la nuova cantina costruita secondo importanti criteri di bioedilizia e progettata dall’architetto C. Gasparotti, socio fondatore della Barone Pizzini. Nel 2021 nasce il primo Franciacorta con Erbamat, un vitigno autoctono bresciano antico, riscoperto solo negli ultimi 20 anni. Quando degustiamo un calice di Franciacorta subito immaginiamo un calice seducente caratterizzato da un’elegante spuma, ma non pensiamo mai a tutto il lavoro che c’è dietro per raggiungere…
Dopo l’importante successo della prima edizione, torna, a grande richiesta, “ARTE E SAPORI IN FRANCIACORTA – tutto in un click”, l’iniziativa nata dall’intuizione della Barone Pizzini, con la collaborazione delle guide turistiche abilitate di ArteconNoi e di 20 tra i migliori ristoratori bresciani! L’iniziativa ha come obiettivo quello di sviluppare una squadra coesa per affrontare insieme il futuro, accendendo i riflettori sul comparto turistico di Brescia e provincia proprio facendo leva sul vincente connubio tra enogastronomia, storia e cultura. “Stiamo vivendo un periodo storico di rinascita e di grandi cambiamenti, iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel, ma per raggiungerla deve esserci unione di intenti da parte di tutti gli attori del comparto che gravita intorno al turismo e all’ospitalità . Vogliamo offrire experience che coinvolgano il pubblico a 360 ”, afferma Silvano Brescianini, General Manager della Barone Pizzini, che aggiunge: “Enogastronomia, storia e cultura sono senza dubbio i fori all’occhiello del nostro territorio, su cui dobbiamo far leva per…
Franciacorta Animante di Barone Pizzini è il primo Franciacorta con Erbamat; infatti, dalla vendemmia 2018 contiene, nella sua cuvée, un 3% di Erbamat, l’antico vitigno bresciano oggi recuperato. Un vitigno citato dal medico bresciano Agostino Gallo nel 1564 nell’opera “Le dieci giornate della vera agricoltura e piaceri della villa” e poi scomparso da tutte le mappe dei vigneti fino a pochi anni fa. L’attenzione del Consorzio Franciacorta nei confronti dei vitigni storici bresciani nasce già nel 2009 quando si sono susseguite varie indagini e sperimentazioni al fine di individuare e valutare quale tra questi avesse una buona attitudine alla spumantizzazione. Da subito l’Erbamat si era dimostrato il più interessante per il suo profilo aromatico sostanzialmente neutro, il ciclo vegetativo medio-lungo e la buona tenuta del tenore acidico. I produttori franciacortini e il Consorzio stesso ritenevano che l’introduzione di un vitigno autoctono fosse necessario per rafforzare il legame tra vino e territorio…
Quando c’è la qualità il tempo è solo un particolare. Dopo l’uscita del Bagnadore 2012 Barone Pizzini ha ritenuto che i tempi erano maturi per presentare al pubblico Bagnadore 2011. Sì, proprio così, non è un errore di battitura; la grande qualità dell’annata 2011 ha portato l’Azienda franciacortina a prendere questa insolita decisione. Ed ecco che, nell’incantevole cornice del “Ristorante Carlo Magno” dello Chef Beppe Maffioli Barone Pizzini presenta il Bagnadore 2011, circa 72 mesi di affinamento in bottiglia, frutto di impegno e grande rigore. Prima di degustate Bagnadore 2011 gli ospiti hanno potuto degustare l’annata 2012 aperta con l’antica tecnica del Sabrage, (dal francese: sabre, sciabola) che consente di aprire con una sciabola una bottiglia di Champagne, facendo scivolare quest’ultima lungo il collo e rompendolo di netto. Francesca Negri, giornalista e wine tutor, che ha dato vita alla prima e unica Sabrage Academy italiana, ha iniziato a sciabolare le…