Tenuta di Ghizzano e il progetto Mimesi

Tenuta di Ghizzano è un’azienda che affonda le radici in un lontano passato, precisamente nel 1370, tra il chiaroscuro delle Colline Pisane. Si estende su una superficie di 350 ettari, di cui solamente 20 a vigneto e ulteriori 20 a uliveto, il resto si divide fra seminativi, cereali, legumi e tanto bosco. Ginevra Venerosi Pesciolini è il volto di Tenuta di Ghizzano e nei suoi vini si può riconoscere quel tratto di eleganza ed espressività.

Tenuta di Ghizzano

Tenuta di Ghizzano ha ottenuto la certificazione biologica nel 2008, mentre quella biodinamica nel 2018. I vini di Ginevra non vogliono essere i più perfetti o i più brillanti, ma certamente tra i più espressivi che il nostro panorama viticolo possa offrire. Da qui da questo intento di “espressività e territorialità” nasce Mimesi l’ultimo progetto di Ginevra: l’esaltazione del terroir, usando cocciopesto e terracotta Tava per creare due vini unici.

Ginevra Venerosi Pesciolini

Mimesi è un “progetto di purezze”, un bianco e un rosso, rispettivamente un Vermentino e un Sangiovese, anfore di terracotta Tava per il primo e anfore di Cocciopesto Drunk Turtle per il secondo. Mimesi Vermentino trae il suo passo felpato dall’equilibrio delle stagioni 2020, mentre Mimesi Sangiovese ha ereditato la finezza di una maturazione lenta, nel 2018. Li distingue la loro identità, la loro annata, la loro fisionomia, mentre li accomuna una certa riservatezza espressiva nei convenevoli. Il nome significa “imitazione” nella filosofia di Platone, e indica il desiderio di imitare la natura, con la sua perfezione e il suo equilibrio. “Le due tipologie di anfora – spiega Ginevra Venerosi Pesciolini – sono state scelte per rispettare ed esaltare le caratteristiche intrinseche dei due vitigni, Vermentino e Sangiovese, esprimendo al meglio il territorio in cui nascono”. Il cocciopesto e la terracotta, grazie alla loro porosità regalano una lenta maturazione del vino e favoriscono la micro-ossigenazione.

Mimesi “progetto di purezze”

Mimesi Costa Toscana IGT Vermentino 2020: 4 mesi di affinamento in anfore di terracotta Tava. Il colore è un dorato intenso e luminoso con una romantica punta d’oro rosa. Il bouquet è varietale, intrigante, vaniglia, albicocca, pesca poi si succedono note salmastre, iodate, calde e suadenti, quasi rassicuranti e avvolgenti. La poesia del bouquet prosegue al sorso che si presenta fresco e sapido, si percepisce quasi la matericità dell’uva, con una leggera nota agrumata e di astringenza. Un vino in continua evoluzione nel calice, che non ha paura del leggero rialzo della temperatura grazie alla quale si possono apprezzare tutte le sue mille sfumature.

Mimesi Terre di Pisa DOC Sangiovese 201814 mesi in cocciopesto. Il naso esprime subito una nota fruttata, di piccoli frutti di rovo, prugna, agrume, mallo di noce, liquirizia, erbe officinali e tocchi balsamici che ci riportano all’impronta della terra. In bocca è deciso ed aristocratico, con un tannino elegante, ma ben delineato. Una freschezza che insieme al tannino dolce compongono una texutere aggraziata ed una piacevolissima beva. Un vino che non ti aspetti, ma che sicuramente è destinato a farsi notare nel panorama viticolo che coniuga in sé tradizione ed innovazione, eleganza e facilità di beva.

La collezione Mimesi è in tiratura limitata, solo 2200 bottiglie per il Vermentino e 1200 per il Sangiovese, ed uscirà a breve sul mercato.

Tenuta di Ghizzano vini

Gli altri vini dell’Azienda sono:

Veneroso DOC Terre di Pisa, nato nel 1985, ottenuto prevalentemente da uve Sangiovese con una piccola percentuale di Cabernet Sauvignon vino storico dell’azienda e il più rappresentativo, si esprime con un frutto elegante, maturo e la sua mineralità caratteristica del terroir da cui nasce.

Nambrot Costa Toscana IGT, nato nel 1996, un blend di uve Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, si è evoluto negli anni dimostrando la sua potenza e il suo carattere che gli vengono dal territorio. Prende il nome dal fondatore della famiglia Venerosi, che si chiamava Nambrot e che visse nell’830.

Il Ghizzano Costa Toscana IGT rosso, il vino che “introduce” l’azienda, ottenuto da uve Sangiovese con una piccola percentuale di Merlot, provenienti prevalentemente dai vigneti più giovani. il Ghizzano vuole essere un vino fresco, fruttato, di grande bevibilità dove si percepisse la dolcezza del Sangiovese del territorio.

Il Ghizzano Costa Toscana IGT bianco, nasce per essere un vino di grande bevibilità, semplice ma piacevole. Il Vermentino (50%) viene vinificato in maniera tradizionale pressando le uve e togliendo subito il vino dalle bucce e fermentandolo, sempre con lieviti indigeni, mentre il Trebbiano e la Malvasia (50%) li si fa macerare sulle bucce per 4 mesi in tini di cemento, assemblando i due vini a fine fermentazione.

Non resta che aspettare l’uscita sul mercato della collezione Mimesi, solo 1200 esemplari, vini da collezione, da bere ed assaporare con calma e tranquillità… vini che potremmo definire “filosofici”.

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