Il Lagrein storicamente era considerato il vitigno meno importante dell’Alto Adige. La Schiava dominava la scena e il Lagrein veniva impiegato soprattutto per conferire maggiore colore e struttura a quest’ultima o per la produzione di vini rosati. Negli ultimi decenni, però, è stato oggetto di una crescente interesse e di conseguenza un aumento di produzione.

Culla di questo vitigno è Bolzano, la città più “italiana” dell’Alto Adige, caratterizzata dalle temperature più estreme, che, dal punto di vista enologico, si differenzia dal resto della regione per una prevalenza di coltivazione di vitigni a bacca rossa. L’area più vocata per la produzione di questo vitigno è quella di Gries, circoscrizione nord-occidentale della città, citata già dal 1300 come zona del Lagrein e sede storica della cantina Rottensteiner. Oggi a condurre l’azienda troviamo Hannes, entrato nel 2001, che, insieme alla moglie Judith, porta avanti con passione l’eredità di tre generazioni.

Il Lagrein non veniva considerato un vitigno interessante per la sua tannicità e per il colore eccessivamente scuro degli acini, inoltre andava trattato con estrema attenzione poichè un’estrazione eccessiva avrebbe potuto portare a tannino verde ed amaro. La famiglia Rottensteiner, documentata storicamente come dedita alla viticoltura fin dal 1500, ha sempre creduto nella valorizzazione di questo vitigno e, finalmente, a metà anni ’90, questo impegno è stato premiato. Lo dimostra il fatto che negli ultimi 20 anni c’è stata un’inversione di tendenza che ha portato a una maggiore considerazione del Lagrein rispetto alla Schiava. Porfido e granito nel sottosuolo, disponibilità di acqua e calore rendono Gries il terroir ideale per questo vitigno. La minaccia attuale è la pressione immobiliare, che rischia di sottrarre terreno prezioso alle vigne.

Trigon la nuova etichetta Alto Adige DOC Lagrein Riserva

«Il Lagrein è radicato a Gries e Gries è la nostra patria, alla quale siamo profondamente legati come famiglia” – commenta Hannes –  “Mio padre è stato uno dei primi enologi in Alto Adige a credere in questa varietà e a lavorarla con un approccio qualitativo, con l’obiettivo di portarla a un livello più alto. Non ha mai prodotto un Lagrein d’annata, ma sempre e solo Riserve: una scelta che racconta la nostra visione e che oggi trova nuova espressione in Trigon» Il nome si ispira alla forma triangolare della zona di Bolzano-Gries, culla storica di questo vitigno, da cui nasce anche l’etichetta – un segno grafico essenziale che richiama il profilo del celebre “cuneo verde”, simbolo di questo terroir unico.

Frutto di una selezione rigorosa da una singola particella di Lagrein (100%), coltivata su terreni alluvionali profondi e acidi e da viti di oltre 30 anni, Trigon è prodotto in sole 2.500 bottiglie.

La scelta è stata quella di presentare le ultime cinque annate pari, senza puntare sulle vendemmie migliori, proprio per offrire una visione autentica di come il vitigno si è espresso nelle diverse condizioni climatiche che le hanno caratterizzate.

Alto Adige DOC Lagrein Riserva Trigon 2022, prodotto dalle uve di un vigneto particolarmente favorevole situato più a nord, vicino al fiume Talvera: un maso di un conferitore selezionato già da anni, con vigne vecchie fra cui alcune ancora coltivate a pergola. I vini di questa vigna sono sempre stati caratterizzati da intensa tannicità accentuata maggiormente dalla riduzione della resa per ettaro. Per domare questo carattere è stato posto in barrique torbidissimo. La permanenza per 12 mesi sui lieviti fini ha conferito maggiore equilibrio ingentilendo i tannini. Terminata la maturazione in barrique è stato fatto un taglio selezionando tra le 25 botti. Ampio il bouquet, un caleidoscopico di frutta scura, pepe nero, note balsamiche, animali, iodate, in un’espressione di eleganza, freschezza, carattere, grande struttura che tuttavia non ne appesantisce la beva.

Alto Adige DOC Select Lagrein Gries Riserva in verticale

La presentazione del Trigon è stata preceduta da una verticale di cinque annate di Select Lagrein Gries Riserva. La scelta è stata quella di presentare le ultime cinque annate pari, senza puntare sulle vendemmie migliori, proprio per offrire una visione autentica di come il vitigno si è espresso nelle diverse condizioni climatiche che le hanno caratterizzate.

Alto Adige DOC Select Lagrein Gries Riserva nasce da un blend di uve prodotte in tre appezzamenti. La fermentazione avviene nelle vecchie vasche di cemento introdotte in cantina 70 anni fa dal fondatore Hans Rottensteiner, nonno di Hannes, l’attuale proprietario. L’affinamento prosegue per un anno in barrique (esattamente 110 di cui un 10% circa nuove, sostituite ogni anno) seguito da un ulteriore anno in cemento o botte grande. Filo conduttore è l’estrema eleganza e la coerenza di stile, sia pure con declinazioni diverse: vini autentici, prodotti per essere espressione, di un vitigno, un terroir, non standardizzati, che lasciano che ogni singola vendemmia crei un vino unico, esclusivo.

Alto Adige DOC Select Lagrein Gries Riserva 2022, annata calda e secca. Un vino di grande struttura che presenta un’esuberanza iniziale di frutta scura, anche in confettura, che si arricchisce man mano di note speziate di chiodi di garofano, ginepro e nuances mentolate. Il sorso, caratterizzato dal ricorrersi di frutta e mineralità, è pieno con tannino ben presente, che si fonde nella iniziale rotondità di un vino equilibrato, seppur molto giovane, ed estremamente promettente in evoluzione.

Alto Adige DOC Select Lagrein Gries Riserva 2020, annata molto piovosa. Ha conferito meno struttura risultando in un vino più austero, caratterizzato da frutta prevalentemente rossa, sfumature balsamiche di eucalipto con successiva evoluzione nel calice in cioccolato e liquirizia. La bocca, più snella rispetto all’annata precedente, ripresenta la sequenza degli aromi, tannicità più spiccata e finale leggermente amaricante.

Alto Adige DOC Select Lagrein Gries Riserva 2018, annata piuttosto calda e secca. Iniziata in ritardo si è poi conclusa in un autunno caratterizzato da buone escursioni termiche che hanno mantenuto l’acidità. La vendemmia è stata precoce. L’andamento stagionale ha conferito sentori vegetali e frutta acidula che ricorda gli agrumi rossi dolci e che ritornano a livello gustativo.

Alto Adige DOC Select Lagrein Gries Riserva 2016, annata capricciosa, caratterizzata da alternarsi di periodi secchi e piovosi terminata con un autunno ottimale. Bouquet ampio e sfaccettato in un susseguirsi di frutta scura, fiore macerato, balsamicità e note animali. Equilibrato al gusto, è quello in cui è maggiormente identificabile il territorio di Gries e promette una bella longevità.

Alto Adige DOC Select Lagrein Gries Riserva 2014, annata estrema, avara di sole. Fortunatamente le piogge hanno dato tregua nelle settimane della vendemmia. Contrapposizione fra evoluzione da invecchiamento e acidità marcata con riproposta delle note agrumate

Altri vini dell’azienda Rottensteiner

Alto Adige DOC Schiava Vigna Kristplonerhof. Prodotto secondo tradizione per esprimere la leggerezza dei pomeriggi trascorsi in famiglia. Versatile e piacevole bevuto sia fresco che a temperatura ambiente adattandosi a diversi abbinamenti.

Alto Adige DOC Pinot Bianco Carnol. Il terreno vulcanico, ricco di porfido, gli conferisce mineralità. Da una selezione di due vigneti ad altitudini di 650 e 870 metri, si esprime con freschezza, eleganza floreale, note vegetali delicate e spiccata sapidità.

Alto Adige DOC Santa Maddalena Classico Select Premstallerhof. Frutto di una vigna molto vecchia, di proprietà della famiglia Vogel, coltivata in regime biodinamico, viene prodotto solo nelle annate migliori.

Traminer Aromatico Passito Cresta. Completamento indispensabile della gamma, un vino dolce prodotto da uve sottoposte ad appassimento. Freschezza e mineralità equilibrano la dolcezza. L’etichetta riproduce la pergamena del contratto di vendita del maso, avvenuta nel 1769.

Una degustazione emozionante e particolare, l’abbinamento scelto è stato con i piatti di IYO Kaiseki, iconico ristorante giapponese 1 stella Michelin di Milano, per dimostrare la duttilità e la versatilità del Lagrein. Un affasciante vitigno che regala vini dal carattere unico ed identitario.

Author

Sommelier e degustatore ufficiale AIS, dal 2006 si dedica allo studio e all’approfondimento frequentando numerosi master fra cui la Barolo & Barbaresco Academy (in corso) per diventare Ambasciatore dei vini di Langa oltre a numerosi altri sui vini del Piemonte, L’ecole des Vins de Bourgogne a Beaune dove ha conseguito il titolo di Ambassadeur del Climats de Bourgogne, l’École de Champagne e numerosi altri. È giudice internazionale a concorsi vinicoli tra cui Tastevinage a Clos di Vougeot, Concours International de Lyon, Frankfurt International Trophy, Burgondia a Beaune. Collabora con esportatori nella selezione delle aziende più adatte ai diversi mercati internazionali ed organizza eventi enogastronomici in Italia e in Borgogna. Il suo intento nel narrare il vino è quello di trasmettere ai lettori la sua passione, dando particolare risalto a un territorio, una storia, uno stile, una filosofia, un progetto, una famiglia, che lo rendono unico e invogliarli a conoscere lo sfaccettato mondo del vino e dell’enoturismo in Italia e nel mondo.

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