20 anni di DOCG Gavi il futuro è color oro

Il Gavi DOCG si prepara a festeggiare i suoi primi 20 anni. Nel 1993 è stato fondato l’Ente che ha condotto la Denominazione del Gavi all’ottenimento della DOCG il 10 agosto 1998. Da allora molto è cambiato, il Gavi ha dimostrato il suo valore e il suo carattere nell’affrontare lo scorrere del tempo.

Il 26 Marzo il Consorzio con “Tutto il Gavi a Milano” ha dato il via ai festeggiamenti per i vent’anni della DOCG. In questa occasione è stata presentata in anteprima l’etichetta celebrativa della Bottiglia Istituzionale del 2018. Verde come le colline del Gavi, azzurro come il vento Marino, bianco e rosso come le terre che si alternano negli 11 comuni della Denominazione, oro come il Grande Bianco Piemontese: questi i colori che si sovrappongono sull’etichetta celebrativa dei VENTANNI.

Gruppo Tutto Gavi a Milano
Gruppo Tutto Gavi a Milano

A “Tutto il Gavi a Milano” sono stati presentati i vini della Vendemmia 2017, ma straordinaria è stata la degustazione retrospettiva di Gavi DOCG fino al 2007, per viaggiare attraverso il tempo mostrando il carattere e la long life di questo Grande Bianco Piemontese.

1998 -2018: Il Grande Bianco Piemontese in 5 Tappe

Il Cortese di Gavi con l’ottenimento della DOCG nel 1998 abbondona il termine Cortese a favore della sola parola Gavi. Si tratta di una decisione identitaria molto forte: il concetto di “territorio”, coniugato con quello di “vino” evidenzia infatti il potenziale culturale, valoriale e simbolico di straordinaria ricchezza custodito dalle terre del Grande Bianco.

Tra il 2002 e il 2004, il Consorzio è il primo in Italia a procedere alla verifica ampelografica e catastale dei vigneti della Denominazione, insieme alla Regione e all’allora Ente competente Camera di Commercio di Alessandria, che ha permesso di certificare la produzione di Gavi in purezza.

Nel 2012 il conseguimento dell’Erga Omnes in rappresentanza di tutti i produttori di Gavi DOCG consegna al Consorzio gli strumenti legislativi ed economici per svolgere attività di vigilanza della Denominazione, lavorando al contempo alla promozione e alla comunicazione di questo vino come espressione del territorio.

Nel 2013 prende avvio il progetto Gavi 972: attraverso una ricerca storica sulle origini della viticoltura nel territorio (è del 972 infatti il primo documento che attesta la presenza di vigneti a Gavi) si riscopre la genesi di un Grande Bianco in Piemonte. Nato per le Corti genovesi, le sue vicende storiche ed economiche sono indissolubilmente legate alla vocazione internazionale del porto di Genova, che ne ha diffuso il consumo in Italia e all’estero.

etichetta 2017 Gavi
etichetta 2017 Gavi

Nel 2015 nasce il Premio Gavi la Buona Italia che riporta il Gavi alla ribalta della cronaca nazionale: il Consorzio premia, ogni anno, le filiere agroalimentari italiane che sanno promuovere se stesse integrando enoturismo, Italian life style e arte. La visibilità del Premio, l’interesse nazionale intorno al tema della valorizzazione agroalimentare, l’accoglienza e l’ospitalità del sistema territoriale del Gavi attirano Wine lovers da tutti Italia.

Ma cosa è cambiato effettivamente negli ultimi 20 anni?: “C’è stato soprattutto un importante ricambio generazionale e culturale – commenta il Presidente uscente del Consorzio Tutela del Gavi Maurizio Montobbio. Dobbiamo ringraziare i giovani e gli imprenditori, provenienti da altri settori, che in questi anni hanno investito nella viticoltura di qualità del nostro territorio. Ci hanno insegnato a guardare alle colline del Gavi come un immenso patrimonio naturalistico, storico, artistico e quindi a proporlo agli altri, ai turisti e ai milioni di appassionati di vino, come una destinazione unica e straordinaria.Mi auguro che queste nuove generazioni custodiscano la storia millenaria della Denominazione e che nei prossimi vent’anni continuino a farla crescere in modo responsabile e sostenibile”.

La degustazione dei 10 anni

Sono stati serviti due vini per ogni annata, tra questi abbiamo trovato sia la menzione di Comune sia Riserva. Ricordiamo alcuni punti del disciplinare di produzione: norme per la viticoltura la resa massima di uva in coltura specializzata non deve essere superiore a 9,5 t/Ha (6,5 t/Ha per le tipologie riserva e riserva spumante metodo classico); per le tipologie che utilizzino la menzione “vigna” la resa massima di uva non deve essere superiore a 8,5 t/Ha; la tipologia dei vini a denominazione di origine controllata e garantita “Gavi” o “Cortese di Gavi” “Riserva“, prevede un periodo di invecchiamento minimo di 1 anno, di cui 6 mesi di affinamento in bottiglia; il periodo di invecchiamento decorre dal 15 ottobre successivo alla vendemmia al 14 ottobre dell’anno seguente; l’immissione al consumo è consentita dal 1° novembre dell’anno successivo alla vendemmia.

Tutto il Gavi a Milano
Tutto il Gavi a Milano

2016 annata asciutta, mai troppo calda se non alla fine dell’estate, pioggia provvidenziale a settembre.

2015 stagione mite, con poche precipitazioni, estate molto calda e senza piogge. Settembre fresco al mattino.

etichetta 2018 Gavi; etichetta celebrativa dei VENTANNI
etichetta 2018 Gavi

2014 Luglio e Agosto con pioggia. Ottimo Settembre.

2013 Primavera fresca, estate non eccessivamente calda.

2012 Febbraio congelato, primavera piovosa, estate asciutta.

2011 annata precoce e calda.

2010 stagione equilibrata un po’ meno per Agosto fresco. L’annata che ha segnato il vero e proprio cambiamento climatico.

2009 Inverno molto nevoso. Primavera normale e bell’Estate.

2008 Inverno normale, Primavera piovosa con Estate abbastanza buona.

2007 Inverno mite, Primavera calda ed Estate luminosa. Escursione termica estiva.

Potremmo così riassumere le caratteristiche del Gavi DOCG: colore paglierino più o meno tenue con riflessi verdognoli, profumo elegante e delicato, con sentori di frutta fresca e fiori bianchi, con note di agrume e mandorle amare, che si arricchisce con l’invecchiamento di profumi minerali e complessità; il sapore è asciutto, pieno, gradevolmente fresco e armonico, di grande eleganza e finezza.
Quanto alle tipologie del Riserva, non troviamo più soltanto i profumi del frutto, ma anche ampiezza di naso e bocca più piena e ricca, in evoluzione possiamo trovare anche note di gesso, zafferano e pietra focaia; un vino bianco longevo, che conserva la sua freschezza ma è nobilitato da aromi terziari che gli consentono di reggere il confronto con i grandi del mondo.

Sfumature di Gavi
Sfumature di Gavi

Che dire un Bianco che affronta con grazia ed eleganza lo scorrere del tempo regalando grandi emozioni, ma che si dimostra disinvolto e di facile approccio in gioventù!

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