Il richiamo della terra e delle proprie origini è qualcosa che non si può spiegare, è un richiamo a cui è difficile resistere. C’è sempre un filo invisibile che lega tutti alla propria terra e il desiderio di conoscerla è sempre presente.
Nati a New Orleans e cresciuti tra gli Stati Uniti e la Svizzera, Aldo e Paolo Rametta, per riconnettersi alle radici familiari ed uniti dalla passione per il vino decidono di tornare “a casa”; così, nel 2016 nasce Poggio della Dogana, una tenuta vitivinicola sulle colline di Castrocaro Terme-Terra del Sole e Brisighella.
Nel 2020, il progetto enologico si completa con l’acquisizione di Ronchi di Castelluccio, a Modigliana, fondata nel 1974 da Gian Vittorio Baldi, che insieme ai tecnici Vittorio Fiore e Remigio Bordini – e alla consulenza di Luigi Veronelli – diedero vita al primo progetto di zonazione regionale e tra i primi in Italia, privilegiando la qualità alla quantità produttiva.
Una filosofia basata sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni
Con l’azienda Ronchi di Castelluccio i fratelli Rametta riescono a restaurare completamente i Ronchi storici, antichi vigneti piantumati nel 1974 originariamente ricavati dai boschi limitrofi. Da questi terreni provengono i singoli vigneti: il Sangiovese Ronco Casone, il Ronco della Simia, il Ronco dei Ciliegi e il Sauvignon Blanc Ronco del Re. I vigneti sono stati rinnovati preservando ogni pianta, ripristinando le tradizionali tecniche di coltivazione e risolvendo le lacune utilizzando gli ecotipi storici documentati negli appunti di Remigio Bordini, padre di Francesco, attuale direttore agronomico ed enologico. I vitigni scelti sono il Sauvignon Blanc, Sangiovese e per il Poggiolo ecco il Cabernet Sauvignon.
Il valore aggiunto del territorio
Le colline di Modigliana, sono di origine marina, risalgono a circa sei milioni di anni fa. Tutta l’area era, infatti, occupata dall’Oceano, come dimostrato dalla presenza di moltissimi fossili. Successivamente, un processo fisico, chimico e biologico detto “pedogenesi” determinò l’alterazione del materiale litologico originale, portando alla conformazione presente tutt’oggi. In questa grande area geologica, composta da un compatto strato di marne (argille) e arenarie(sabbie), nonostante si incontrino suoli poveri e difficilmente lavorabili a causa delle forti pendenze, vengono individuate delle microzone particolarmente vocate per la produzione di vini di qualità.
La grafica delle etichette e i nomi dei vini sono legati a storie familiari e alla passione del nonno per i cavalli. I bozzetti sono di Silvio Gordini, il trisavolo dei fratelli Rametta.
Il Sauvignon Blanc a Modigliana più che espressione del varietale è espressione del territorio quindi la componente vegetale lascia il posto alla florealità, erbe aromatiche e una grandissima mineralità. Quest’ultima è data dalle sabbie che provengono dai resti del fondale marino di 25/30 miliardi di anni fa che porta con sé sapidità e una verticalità minerale molto definita. Al contempo il Sangiovese ha caratteristiche di altura, elegante e vibrante.
Sottovento Sauvignon Blanc Rubicone IGT Bianco 2021 Sauvignon Blanc in purezza, viene da una vigna di circa 50 anni, impiantata dalla seconda generazione lavorata esclusivamente a mano per le importanti pendenze. La fermentazione alcolica e l’affinamento si svolgono in barriques di cui una piccola parte delle quali sono nuove. Qui il vino vi rimane per circa nove mesi. Al naso si presenta con delicate note floreali, ailanto, fresco, con lievi accenni di frutta a polpa bianca e tropicale e tocchi di erbe aromatiche. Il sorso è fresco, diretto e sapido, con sentori di erbe aromatiche come timo, salvia e origano, accenni di agrume, pompelmo, mela verde, con una persistenza lunga.
Buco del Prete Romagna DOC Sangiovese Modigliana 2021 Fratello del sottovento è un cru da viti del 1989 nella parcella più impervia di Modigliana. Come dice il nome in “una buca” circondata da una fitta macchia boschiva, abbandonata per decenni proprio per la difficoltà di raggiungerla. L’etichetta riporta a quelle storiche dei Ronchi, con un disegno che riprende il bosco tutt’intorno al vigneto del Buco del Prete, raffigurato con la vista dal basso verso l’alto per stimolare la sensazione di trovarsi all’interno di un incavo. I colori sono volutamente astratti per riportare a un’atmosfera immaginifica. Fermentazione alcolica in acciaio, 25 giorni macerazione sulle bucce. Affinamento di 12 mesi in botte grande di rovere francese a bassissime tostature. Naso incentrato sui piccoli frutti rossi, mirtillo, mora, lampone, e poi viola, sottobosco e humus, con tocchi leggermente speziati, vaniglia e liquirizia. Il sorso è sottile e immediato, saporito e fresco, con una chiusura dai toni di fruttato fresco.
I Ronchi vigneti “sottratti” al bosco
I Ronchi sono vigneti “sottratti” al bosco dell’Appennino così chiamati per l’impiego di uno strumento arcaico detto roncola. Situati a un’altitudine tra i 253m e i 411metri s.l.m., ogniuno dei quali ha le sue peculiarità dovute all’esposizione, all’altitudine e alla tipologia di vegetazione boschiva che li circonda. Da qui l’idea di valorizzare le caratteristiche dei singoli terroir creando la linea “I Ronchi” vini da singola varietà e vigna.
Ronco del Re Sauvignon Blanc Colli di Faenza Bianco DOC 2020: Le uve sono coltivate in un vigneto cinquantenario situato a Modigliana su un terreno franco-sabbioso arricchito da marne calcaree. La fermentazione e l’affinamento avvengono in barriques di rovere nuove, dove il vino rimane per otto mesi. Al naso spicca la frutta matura, mela, pesca bianca, frutta disidratata, zeest di agrumi, susina gialla e accenni terziari. Buona struttura, sorso intenso e sapido, ritorna il fruttato che avvolge piacevolmente il palato ecco la pesca, la mela e l’albicocca.
Ronco Casone Romagna DOC Sangiovese Modigliana 2020 un cru di Sangiovese piantato nel 1975 e restaurato nel 2019. Il vigneto è situato lungo il viale di cipressi che conduce a Modigliana, prende il nome dal soprannome di una famiglia che per generazioni ha gestito la terra in mezzadria. Fermentazione spontanea in acciaio e piccoli tini di rovere, 25 giorni di macerazione sulle bucce. Affinamento di 10 mesi in tonneaux e barrique allier e troncais a bassa tostatura. Al naso si apre su note più fruttate e floreali di ribes, marasca, mora, viola, giaggiolo e rosa, seguono poi delicati accenni speziati. Il sorso è diretto, energico ed avvolgente. Tannini ben centrati, gusto carnoso, da Sangiovese romagnolo, accentuato da una bella freschezza.
Ronco della Simia Romagna DOC Sangiovese Modigliana 2020: L‘etichetta è un tributo alla bellezza della natura e alla storia della Romagna. Trae ispirazione dalle opere del XVI secolo di Ulisse Aldrovandi, naturalista di Bologna, e ritrae un’epoca remota caratterizzata da curiosità e scoperte, evocando la connessione profonda tra il vino e il suo territorio. Il nome “Ronco della Simia” si ispira ad una leggenda locale che racconta di una scimmia, fedele compagna di un soldato, sepolta in quelle terre durante un conflitto bellico, facendo di questo luogo non solo un testimone di vicende storiche, ma anche un custode di memorie e simboli di una lealtà eterna. La fermentazione avviene parzialmente in vasche di acciaio e parzialmente in piccoli tini di rovere, mentre l’affinamento si svolge in barriques e tonneaux di rovere, dove il vino matura per 10 mesi. Il bouquet è variegato si apre su frutta scura e polposa, ciliegia, susina rossa, gelso nero, corniola accompagnate da note balsamiche e speziate vaniglia, sandalo. Grande struttura con tannino ben presente che gli dona profondità ed austerità con un finale leggermente amaricante.
Ronco dei Ciliegi Romagna DOC Sangiovese Modigliana 2020 il vigneto da cui prende il nome si trova a 350 metri s.l.m, si caratterizza per la presenza di due grandi alberi di Ciliegio ben visibili anche dalla macchia. Il bouquet è intrigante, ricco tra il fruttato e lo speziato, ciliegie, prugnolo, cola, lentisco e ginepro. Il sorso è pieno, fruttato, estremamente vellutato ed avvolgente, fresco e saporito, tutto in perfetto equilibrio compresa la componente tannica.
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