Bollicine vulcaniche per Gianni Tessari

La Durella è un vitigno antico autoctono dei Monti Lessini il cui nome deriva dalla durezza o compattezza della buccia e dalla elevata acidità totale che caratterizza il vino, che ne permette un’elevata longevità. Una vite antica e rustica che regala uve dorate dal caratteristico sapore acidulo ed ha una buccia spessa e ricca di tannine, sostanze polifenoliche che conferiscono al vino Durello la sua personalità unica.

La Durella da degli ottimi risultati con la spumantizzazione e lo sa bene Gianni Tessari, che nella sua azienda di Roncà, in provincia di Verona, ha scelto di interpretarla in purezza esclusivamente nella versione Metodo Classico. Le viti crescono sui terreni vulcanici ricchi di minerali dei Monti Lessini e beneficiano di un microclima favorevole per produrre vini freschi, vivaci, ricchi di profumi e persistenti. La scelta del Metodo Classico rispecchia la volontà del vignaiolo di interpretare il vitigno in chiave di complessità e raffinatezza, per un vino capace di competere con le produzioni più blasonate facendo leva su un’identità unica, data da una spiccata acidità e da una notevole mineralità. A tal proposito, l’azienda Giannitessari ha accolto la ristrutturazione del disciplinare di produzione che prevede la distinzione tra DOC Monti Lessini, dedicata ai Metodo Classico, e DOC Lessini Durello, per i Martinotti, prevedendo il passaggio di denominazione in etichetta a partire dalle prossime annate.

Gianni Tessari
Gianni Tessari

 

Ma cosa dice il disciplinare?

Il Durello spumante nasce da un uvaggio che prevede un minimo di 85% di uva Durella, con possibili aggiunte di Chardonnay, Garganega, Pinot Bianco e Pinot Nero. L’alta percentuale di acidità totale lo rende ideale per la spumantizzazione.

Con la nuova modifica dei disciplinari di produzione si hanno due DOC dedicate ai metodi di spumantizzazione. Il Metodo Charmat, ottenuto esclusivamente con la rifermentazione in autoclave e il Metodo Classico ottenuto con rifermentazione in bottiglia con una permanenza sui lieviti per almeno 24 mesi; dai 36 mesi potrà fregiarsi della menzione riserva.

Più fruttato e fragrante il primo, più strutturato, pastoso e complesso il secondo, che può arrivare anche oltre i dieci anni di affinamento. In entrambi freschezza e persistenza olfattiva sono caratteristiche imprescindibili. I profumi sono caratterizzati da sentori marini di gesso e iodio che fanno da volano per note più floreali di sambuco, ailanto e biancospino. Lo spumante è sempre godibile e pieno di carattere con aroma di mela verde e agrumi, una grande mineralità tipica dei vini di terroir vulcanico e una caratteristica consistenza tannica, veramente unica fra i vini bianchi, che rende il suo perlage particolarmente stuzzicante.

Gianni Tessari, vignaiolo e fondatore dell’azienda, insieme alla figlia Valeria, responsabile commerciale e marketing, hanno condotto una degustazione dove la protagonista è la Durella in purezza e prodotta esclusivamente con Metodo Classico.

Monti Lessini Brut: il vino giusto per fare la conoscenza con Gianni Tessari e la sua interpretazione della Durella Metodo Classico, di facile approccio per chi non conosce ancora questo vitigno. Minimo 3 anni di affinamento, regala un perlage morbido, un bouquet improntato sulla frutta fresca, agrumato, buccia di pompelmo, a cui seguono note più gentili di fiori bianchi, erba fresca e frutta a polpa bianca con note minerali che ricordano la pietra. Il sorso regala freschezza e mineralità.
Lessini Durello Riserva Extra Brut 2017: minimo 5 anni di affinamento sui lieviti. Color oro antico luminoso, si offre al naso con sentori di pasticceria salata, scorza d’agrumi, miele di erica e pesca bianca. Stupisce per la forza impetuosa, unita a grazia, sapidità e persistenza.

Lessini Durello Riserva Dosaggio Zero 2013 affinamento sui lieviti per minimo 10-11 anni che si riflettono in un calice dai colori dell’oro antico. Il naso sorprende per complessità, frutta a guscio, frutta matura con un tocco di tropicale, tiglio e note di miele di robinia e ailanto. Il sorso mostra tutta la sua struttura con ritorni di pasticceria salata, lungo e persistente.Evento Lessini Durello Riserva Dry 2013: il vino Evento è stato creato come “bomboniera” per il matrimonio della figlia Valeria. Il nome “Evento” esprime l’unicità del vino caratterizzato da un dosaggio zuccherino unico per la DOC ed in edizione limitata. Il bouquet è complesso e regala note di frutta secca, albicocca, pesca, acacia, ailanto e miele. Il sorso stupisce per il mix di sentori di boulangerie mischiati a note minerali di pietra focaia amplificate dal residuo zuccherino. Questo calice è stato concepito per essere abbinato ad ostriche e altre crudité di mare, in un gioco di equilibri e contrasti, ma accompagna perfettamente dolci, pasticceria secca e formaggi. L’etichetta, diversa da quella della linea classica, gioca sulle cromie di bianco, nero e oro, a sottolineare l’importanza dell’occasione per la quale è stato creato.

Potremmo dire che più aumenta l’affinamento più diminuisce il residuo zuccherino in un gioco di armonie ed equilibri in cui Gianni Tessari è maestro.

Ultima curiosità è AD 13.21, un vino da collezione. Un Durello Monti Lessini DOC Metodo Classico, dosaggio zero in edizione limitata dove la AD sta per Annata Doppia, mentre 13.21 si riferisce ai due millesimi selezionati per dare vita a un’etichetta dove troviamo un gioco di emozioni uniche.

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