L’ Alsace è Rocks!

Alsace Rocks, un evento ideato e promosso dal CIVA (Comitato Interprofessionale dei vini d’Alsazia) che sta facendo il giro del mondo e si è fermato per una giornata a Milano presso la fondazione Villa Mirabello.

Dodici produttori di vino alsaziani hanno incontrato gli operatori del settore e la stampa italiana in un evento volto a far conoscere ed apprezzare la qualità, la modernità e la versatilità dei loro vini.

Il titolo scelto “Alsace Rocks” ci porta subito, soprattutto a chi appartiene al millennio precedente, al “molleggiato nazionale” e ai suoi monologhi di identificazione di oggetti e concetti definiti rock.

Rock sicuramente la scelta della location, Villa Mirabello, una villa-cascina quattrocentesca, passata attraverso vari proprietari illustri e relegata sempre più alle sole funzioni agricole. Ha ritrovato una sua nobiltà grazie all’Opera Pia Casa di Lavoro e Patronato per i ciechi di guerra che l’ha acquisita nel 1019, allo scopo di ampliarla e adattarla per ospitare giovani ipovedenti e ciechi, reduci dal fronte della Prima guerra mondiale e recentemente, dopo l’ultimo restauro, ha aperto il suo chiostro e le eleganti sale per ospitare eventi.

I vini alsaziani sono rock per la loro mineralità, conferita dai vari terroir che si sono generati sul sottosuolo di roccia calcarea di colore rosa risalente all’era primaria (300 milioni di anni fa). Su questa roccia madre si sono poi sovrapposti strati di roccia sedimentaria di varia natura che successivamente, in seguito a un crollo avvenuto nella seconda fase dell’era terziaria (circa 50 milioni di anni fa), sono affiorati dando origine all’attuale complessità geomorfologica.

Nei 120 km di lunghezza della regione alsaziana sono presenti tutti i terroir che si trovano nel mondo intero, tutti orientati ad est, e ogni produttore ha la sua piccola Alsazia con caratteristiche univoche proprie.

I produttori alsaziani tendono ad adottare tecniche di vinificazione omogenee e questo consente di percepire meglio le note caratteristiche conferite da ogni terroir.

La storia del vigneto alsaziano è molto antica, già nel 900 erano rivaleggiavano con Bordeaux per la qualità dei vini, nel 1400 erano noti ben 430 villaggi produttori di vino e in epoche recenti sono stati pionieri nella viticoltura biologica e biodinamica.

Un fattore da non trascurare è il clima, i Vosgi bloccano tutte le perturbazioni e danno un clima particolarmente asciutto, la latitudine, il 50° parallelo, regala notti fredde e una notevole escursione termica; questi due fattori insieme garantiscono uve sane e ricche in aromaticità.

Infine, i vini alsaziani sono rock per la loro versatilità e proprio la versatilità è stato il tema della prima masterclass, condotta dal sommelier e giornalista Filippo Bartolotta, che ha proposto la degustazione di dodici vini, uno per ogni produttore, suddivisi in quattro categorie ed abbinati ai finger food creati dallo chef Danilo Angè.

Primo gruppo: tre Pinot Noir, due vinificati in rosso e un crémant, VINI FRUTTATI, EQUILIBRATI E FINI.

Domaine Maurice Schueller – AOC Alsace Pinot Noir 2022

Vigneron Independant, certificati bio da 10 anni. Un Pinot Noir prodotto su suoli sabbiosi di arenaria dal colore molto scarico e trasparente, da gustare fresco, delicato nei suoi profumi di rosa e frutti rossi, caramella di lampone, confettura di frutti di bosco, in bocca fresco e minerale, leggermente tannico, semplice, ma non banale.

Alsace Willm – AOC Alsace Pinot Noir 2022 “Cuvée Lina”

La maison ha più di 100 anni, è molto conosciuta nel mondo e ha annoverato fra i suoi clienti più fedeli lo zar Nicola II e Al Capone. Un Pinot Noir da uve coltivate su suoli calcarei, di maggiore struttura, grazie anche all’affinamento per 12 mesi in botte grande dal colore più intenso. Il bouquet aromatico è più maturo, rosa rossa, ciliegia e susina, con una lieve sfumatura di cuoio che si ripropone nel sorso ben equilibrato con tannini rotondi anche se ben presenti e freschezza nonostante l’annata molto calda e secca.

Gustave Lorentz – AOC Crémant d’Alsace Rosé Brut

Viticultori dal 1836 in un piccolo paese medievale, giunti alla settima generazione, certificati biologici dal 2012, valorizzano la relazione molto diretta fra azienda e famiglia e si propongono di produrre vini gastronomici, valorizzati nell’abbinamento. Metodo Classico buccia di cipolla chiaro dal perlage fine e delicatissimo, fresco e minerale con aromi di rosa, fragolina di bosco e prugna selvatica.

Secondo gruppo: tre crémant, VINI VERSATILI

Domaine Gresser – AOC Crémant d’Alsace

Domain familiare dal 1399 con selezione di più parcelle su terroir diversi che tradizionalmente vinificano separatamente, in regime biodinamico. Un Metodo Classico da Pinot Noir coltivato su suoli scistosi, dal colore paglierino chiarissimo con perlage fine e delicato. Floreale e minerale all’olfatto rivela un sorso agrumato, fresco e morbido con finale sapido.

Cave di Beblenheim – AOC Crémant d’Alsace “Blanc Bio”

Dal 1952 si pongono l’obiettivo di proporre vini che diano piacere, attualmente il 25% della produzione è in regime biologico. Blanc de Blancs da Auxerrois, Pinot Blanc e Chardonnay, chiarissimo e dal perlage vivace, si presenta con nuances di fiori bianchi, uva spina bergamotto e prugna bianca. Ha un residuo zuccherino importante, ben equilibrato dalla freschezza, che a tratti si ripropone.

Les Frères Engel – AOC Crémant d’Alsace 2019 “Zero”

Biologici e biodinamici da circa 6 anni, certificati Demeter, producono vini di terroir, possiedono 10 ettari classificati Grand Cru su 20 in totale. Vinificato con succo d’uva in sostituzione dello zucchero, a fermentazione spontanea, questo Metodo Classico dai riflessi dorati ha perlage cremoso, con sentori di biscotto al burro e marmellata di arance. In bocca è secco, ma la maturità lo rende piacevolmente avvolgente.

Terzo gruppo: tre VINI FINI E DI FACILE BEVA

Ginglinger-Fix – AOC Alsace Sylvaner 2022 “Vieilles Vignes”

Domaine con terroir particolarmente vocati per i vitigni aromatici, certificati Bio da un anno. Il Sylvaner in Alsazia è considerato la leggerezza dell’essere. Da vecchie vigne si presenta paglierino molto chiaro con “frizzanti” profumi di tiglio, erbe aromatiche, lime, pesca bianca e magnesia, in bocca rivela struttura, profonda aromaticità e lungo finale minerale.

Paul Gaschy – AOC Alsace Riesling 2020

Domaine a conduzione familiare in regime biologico, proprietari in tre Grand Cru. Riesling prodotto con fermentazione spontanea, dal bouquet aromatico di menta, salvia, cedro lime, bergamotto con i primi precursori di idrocarburi e grafite. In bocca ripropone le fresche note agrumate equilibrate da una presenza glicerica importante e finale salino.

Domaine Ginglinger – AOC Alsace 2022 “Ambre”

Arrivati alla dodicesima generazione, nel 1610 hanno prodotto il loro primo vino di Domain e dal 2001 sono completamente in regime biologico. Un blend di Auxerrois e Pinot Gris che si esprime con profumi di frutti tropicali, ananas, papaia, miele di acacia ed evolve in note di timo. Al gusto ripropone la frutta esotica, molto persistente, fresco e sapido, ma anche avvolgente.

Quarto gruppo: tre VINI ELEGANTI ED AROMATICI

Domaine Frédéric Mochel – AOC Alsace Muscat 2023

Domaine situato nel nord della regione, certificato Demeter, con metà delle vigne classificate Grand Cru, propone un Muscat di varietà Ottonelle, più delicata ed elegante, prodotto su terreno argilloso, che si declina in note di rosa bianca e zagara, albicocca fresca ed essiccata e tè al bergamotto. L’ingresso in bocca è ricco di erbe aromatiche e solo in seguito si apre agli aromi fruttati con finale ammandorlato caratterizzato da mineralità piccante e salina.

Domaine Georges Klein – AOC Alsace Pinot Gris 2023

Da più di 400 anni producono vini su terroir granitico, in agricoltura biologica, aderendo a progetti per l’inserimento in vigna di insetti antagonisti. Prodotto su terreno sabbioso, questo Pinot Gris dal tipico color oro rosa chiaro è floreale, acacia e fior di limone, e fruttato, pesca e melone; il sorso è lungo e corrispondente con una nota sapida salina e iodata.

Domaine Sick-Dreyer – AOC Alsace Gewurztraminer 2022

Produttori dal 1500 propongono il loro Gewurztraminer, da suoli marroni saturi di calcio e magnesio, vendemmiato il primo settembre, dal colore oro verde, ancora molto giovane, caratterizzato da profumi tipici di rosa bianca, litchi, passion fruit, lavanda e pepe rosa, morbido e sapido al sorso con finale amaricante che equilibra piacevolmente le morbidezze.

Dopo un risotto gourmet con zafferano e gamberi e una spruzzata di liquirizia e un piacevole intervallo nel chiostro facendo conoscenza con i produttori, le attività riprendono con la seconda masterclass L’Alsazia e i suoi terroir, dedicata alla scoperta della profondità dei vini alsaziani.

Dodici vini degli stessi produttori, nove dei quali Grand Cru, per comprendere meglio l’espressività dei diversi suoli. In Alsazia è consentita la denominazione Grand Cru che non impone il monovitigno, ma che si estende ai vini in uvaggio da uve provenienti anche da terroir diversi classificati Grand Cru, con l’unico limite di non produrre più di quattro vitigni nello stesso Grand Cru.

I primi sei vini propongono un focus sul Riesling, tre da suoli granitici e tre da suoli marnosi con annate più vecchie, seguiti da un Pinot Gris in purezza, un uvaggio, per finire con quattro Gewurztraminer, ancora una volta accompagnati dai finger food dello chef Danilo Angè.

Domaine George Klein – AOC Alsace Riesling 2023

Fresco e croccante, con note erbacee di frutta bianca, pesca e mela e gelsomino, in bocca ripropone la mela in un sorso austero, fresco e minerale, leggermente tannico con finale ammandorlato.

Domaine Gresser – AOC Alsave Riesling 2023 lieu-dit “Duttenberg”

Con naso di frutta esotica matura, ananas e mango, agrumato, lime, fiori dolci, acacia, miele, grafite e polvere da sparo, in bocca è energico e fruttato, con ingresso morbido che evolve in freschezza e mineralità.

Les Frères Engel – AOC Alsace Riesling 2022 lieu-dit “Schlossreben”

Note olfattive evolute di frutta matura, burro, crostata di albicocche; in bocca rivela sorprendente freschezza, mineralità misurata e avvolgenza conferita dall’annata molto calda.

Domaine Maurice Schueller AOC Alsace Grand Cru Golden Riesling 2022

Il naso iniziale è agrumato, bergamotto, con mineralità appena accennata, evolve in albicocca, erbe aromatiche, salvia, che si ritrovano in bocca in un ingresso morbido che lascia spazio a un finale fresco e sapido.

Gustave Lorentz – AOC Alsace Grand Cru Attenberg de Bergheim Riesling 2019

Giovane ed evoluto insieme, come ci si aspetta da un Grand Cru di annata, ha profumi evoluti di cedro e lime canditi, yogurt, polvere da sparo, precursori degli idrocarburi ha pienezza di bocca, ripresenta le note olfattive; strutturato, glicerico e acidità ben presente, ottimo equilibrio.

Paul Gaschy – AOC Alsace Grand Cru Eichberg Riesling 2015

Un vino dalla forte personalità, prodotto con uve sane e ben mature, che si esprime principalmente su note floreali di acacia, tiglio, agrumate, pompelmo e limone candito, idrocarburi, e una mineralità spiccata, ma garbata.

Domaine Ginglinger – AOC Alsace Grand Cru Ollwiller Pinot Gris 2021

Prodotto su terroir caratterizzato da marne e calcare. Le uve sono vendemmiate a mano, dopo una fermentazione lunga e lenta, elevato un anno in acciaio e uno in barrique. Il naso regala note di agrume, lemongrass, pesca e prugna, al sorso è sapido ed equilibrato, piacevolmente avvolgente.

Domaine Sick-Dreyer – AOC Alsace Grand Cru Kaefferkopf 2021 “4 sur 4”

Un uvaggio di Gewurztraminer, Riesling, Pinot Gris, Muscat che presenta particolare complessità olfattiva caratterizzata da erbe aromatiche, tisana di tiglio, melone bianco, susina gialla e arancia bionda. In bocca prevale l’aromaticità con note di litchi e acidità spiccata.

Ginglinger-Fix – AOC Alsace Gewurztraminer 2022 Lieu-dit “Bildstoeckle”

Da un terroir marnoso e molto calcareo particolarmente vocato per i vitigni aromatici ha un naso intrigante di rosa, violetta, litchi e frutta esotica, fra cui spicca l’ananas fresco. In bocca si avverte tutta la dolcezza dei suoi 45 g/l di zucchero equilibrata da freschezza e salinità.

Cave De Beblenheim – AOC Alsace Grand Cru Sonnenglanz Gewurztraminer 2020

Dalla prima collina esposta ad est dopo la pianura, si presenta tipico nei suoi profumi di frutta gialla matura, mela cotogna, ananas, litchi, albicocca, cedro e zagara, leggera speziatura e delicatissima nota fumé, al sorso è particolarmente fresco.

Domaine Frédéric Mochel – AOC Alsace Grand Cru Attenberg de Bergheim Gewurztraminer 2020

Da terroir marnoso calcareo con significativa presenza di gesso ha spiccate note speziate di cannella e noce moscata che emergono su una base di frutta matura, agrume e china. Aromaticità e avvolgenza gustativa sono equilibrate dal finale ammandorlato.

Alsace Willm – AOC Grand Cru Kirchberg de Barr Gewurztraminer 2019 “Clos Gaensbronnel”

Da uno dei pochissimi Clos presenti in Alsazia caratterizzato da terreno granitico e calcareo, è un vino elegante, con spiccata mineralità, dai profumi di rosa essiccata e piccoli frutti disidratati, ben equilibrato e non pesante in bocca.

Il successivo banco d’assaggio – aperitivo nel chiostro è stata un’ulteriore occasione per apprezzare la nuova modernità dei vini alsaziani e la loro versatilità nel soddisfare tutti i gusti e nell’abbinamento con le proposte di finger food.

Carlotta Biraghi

Sommelier, degustatore e giudice internazionale a concorsi vinicoli tra cui Tastevinage a Clos di Vougeot, Concours International de Lyon, Frankfurt International Trophy, Burgondia a Beaune ed organizzatrice di eventi enogastronomici in Italia e in Borgogna

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