LE MONDE: UN PROGETTO IN EVOLUZIONE CONTINUA
Il vigneto Le Monde, affonda le sue radici nell’incantevole territorio del Friuli- Venezia Giulia, una terra di confine che unisce la fervente visione imprenditoriale veneta con l’identità intrinseca del Friuli-Venezia Giulia. Situato tra i fiumi Livenza e Meduna, questo prezioso appezzamento di terra si poggia su un suolo dalla storia millenaria, plasmato nel corso di millenni da erosioni e depositi di materiali calcarei-dolomitici. La storia di Le Monde ha inizio con il sogno di Alex Maccan, imprenditore nel settore dell’arredamento, il quale, fin dall’infanzia, rimane affascinato da un antico casolare che osserva quotidianamente sulla strada di casa, circondato da siepi e vigneti. Lì sorgeva l’antica dimora della nobile famiglia veneziana Giustinian, risalente al 1700. Nel 2008, Maccan decide di acquistare il casolare, e dar vita a Le Monde e produrre un suo vino che lo rappresentasse al meglio.
“Il mio ritorno è stato declinato nella materia che più mi rappresentava e appassionava: il vino.” Questa affermazione incarna l’essenza di Le Monde e i principi che sottendono l’azienda di Prata di Pordenone.
Fin dal 2001, ancor prima dell’arrivo della famiglia Maccan, l’azienda aveva puntato sul Pinot Bianco vitigno che qui ha trovato il suo habitat perfetto. Ma la visione di Maccan prevedeva anche la valorizzazione dei vini monovarietali, per permettere ai diversi vitigni di esprimere la loro personalità legata al terroir. Ecco quindi gli autoctoni Ribolla Gialla, Friulano, Refosco, affiancati dagli internazionali come Merlot, Cabernet Franc e Pinot Bianco.
IL VIGNETO: UN PATRIMONIO MILLENARIO
In questa terra di confine Le Monde, si distingue per una situazione pedoclimatica unica: un suolo argilloso-calcareo superficiale, ricco di calcare attivo, si combina con uno strato più profondo ghiaioso. La sinfonia climatica è magistralmente orchestrata dalla protezione delle Alpi da un lato e dalla brezza marina dell’Adriatico dall’altro. «Questo mosaico di elementi – spiega l’agronomo Andrea Pittana – permette ai vigneti di affrontare periodi di moderato stress positivo, un’esperienza che la vite trasforma in un’espressione ottimale di sé».
L’intervento minimo per favorire l’equilibrio naturale è una filosofia alla base della viticoltura di Le Monde, dove la natura è l'”osservato speciale” dell’uomo, che interviene solo quando necessario, consapevole che la vite è capace di prendersi cura di sé stessa. La certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata) sottolinea l’impegno di Le Monde per una viticoltura ragionata, caratterizzata da scelte consapevoli quotidiane. Il controllo delle infestanti è esclusivamente meccanico, la concimazione utilizza solo letame distribuito sotto fila, e il manto erboso tra i filari è un contributo prezioso per prevenire il dilavamento del terreno. Le siepi circostanti i vigneti ospitano una ricca microfauna, contribuendo a contrastare gli attacchi di parassiti. Inoltre, l’azienda utilizza energia da fonti rinnovabili e pratica il riciclo degli scarti di potatura.
L’impegno per il rispetto della natura prosegue in cantina, dove la famiglia Maccan, custode di questa filosofia, crea vini eleganti e precisi, che incarnano l’essenza di un territorio unico.
Vini degustati
LE MONDE PINOT GRIGIO D.O.C. 2023: nel calice si presenta di un color giallo dorato con un accenno di riflessi ramati, al naso rivela un bouquet inizialmente timido che si fa più deciso con un leggero rialzo della temperatura, si apre con un delicato ventaglio di note floreali come acacia, zagara, lime, frutta bianca, mela e pesca, a cui seguono fresche note di erba e accenni minerali. Struttura snella incentrata su una grande freschezza e una bella sapidità regalatagli dal terroir. Perfetto per apertivi e ben si accompagna a piatti dai sapori leggeri: pesce, molluschi, crostacei, insalate di mare tiepide e primi piatti con condimenti delicati.
LE MONDE PINOT BIANCO D.O.C. 2023 – Un vino che negli anni si è affermato come il simbolo distintivo dell’azienda e ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti.
Dal colore giallo paglierino carico, con brillanti riflessi dorati, al naso si rivela un calice di carattere alterando note fruttate a note floreali. Troviamo intriganti note di frutta matura, susina gialla, ananas, pesca gialla, con un tocco di agrumato dolce, per poi passare a quelle floreali, gelsomino, glicine, acacia e biancospino. Sul finale fanno capolino accenni di spezie dolci. Il sorso è gustoso e accattivante, caldo, avvolgente ed equilibrato. Un vino che esprime sempre una bella eleganza che lo rende versatile negli abbinamenti. Perfetto compagno di antipasti magri e primi piatti delicati, di pesce, con una struttura che gli permette di accompagnare senza sfigurare piatti come un’orata al forno o un roast beef, ma anche torte salate e quiche.