Lo Scudiere di Fabio Motta

“Un piccolo vignaiolo nella grande Bolgheri” è cosi che a Fabio Motta piace definirsi. Di origini brianzole, arriva a Bolgheri nel 2009, dove ancora studente, inizia il suo percorso lavorativo nell’Azienda Agricola di Michele Satta, e qui, tra le colline di Bolgheri, ha trovato il territorio giusto per esprimere la sua passione e il suo modo di fare il vino.

L’approccio è diverso dal classico stile bolgherese. Se normalmente si riscontrano potenza ed estrazione nei vini di Bolgheri, in quelli di Fabio sono eleganti, precisi nel sorso, senza mai dimenticare le tipicità del territorio. Una direzione contemporanea, che sorprende ed invita a riflettere sull’unicità ed eccezionalità del territorio bolgherese.

Dopo 9 anni di vinificazione da Michele Satta, Fabio ha deciso di inserire il suo spazio personale nel mosaico della produzione bolgherese, fondando la sua azienda ai piedi delle colline di Castagneto Carducci. Lo stile produttivo è artigianale ed esclusivo per ogni singola annata, nel pieno rispetto la natura, che viene interpretata in base all’andamento climatico, alle caratteristiche del terreno e alle peculiarità dei singoli vitigni. I terreni hanno una natura argilloso-sabbiosa, con qualche innesto di scheletro ed altitudini che vanno dai 50 ai 150 m slm. L’esposizione è a Sud-Ovest, ad eccezione della vigna Le Gonnare, esposta a Nord, dove il Merlot trova il terroir perfetto per produrre il Bolgheri Superiore insieme al Cabernet Sauvignon. Fanno parte del suo vigneto anche Syrah, Vermentino e Sangiovese, che ha una sua espressione di grande qualità, anche a Bolgheri, grazie alle estati fresche e le forti escursioni termiche, che riescono a dare uve di notevole raffinatezza. Con questo vitigno singolare, Fabio ha deciso di esprimere tutta la sua creatività e gli insegnamenti acquisiti durante il suo percorso. Il primo approccio al Sangiovese inizia durante la sua esperienza da Michele Satta e subito si è creata la sinergia con questo vitigno, difficile da lavorare, ma capace di restituire grandi risultati. Cosi nel 2017 nasce lo Scudiere, il nome è un tributo al noto Sangiovese di Michele Satta “Cavaliere”, ma la personalità del vino è delle mani di chi con sapienza e passione lo ha prodotto. La fermentazione avviene in tini tronco conici di rovere da 30 hl. A seconda del grado di maturazione delle uve e dell’andamento dell’annata e della vendemmia, il 20-30% delle uve vengono lasciate a grappolo intero. Segue una macerazione a cappello sommerso, che può arrivare oltre i due mesi. La fermentazione con una parte di grappolo interno va ad esaltare gli aromi primari delle uve e addolcisce l’eccesso di potenza ed estrazione, che il Sangiovese trasmette nel microclima bolgherese. Segue un affinamento in barrique di terzo passaggio per 12 mesi. Una pratica di vinificazione che sapientemente fa coesistere i tradizionali metodi della viticoltura bolgherese e quelli più moderni provenienti da viaggi studi e sperimentazioni.

Lo Scudiere 2021 è rosso rubino di ottima vivacità. Profuma di rosa canina, lillà e violetta, lamponi, ribes rosso e marasche, con un raffinato tocco balsamico di melissa e radice di liquirizia. L’ingresso in bocca è setoso per poi svilupparsi con verticalità e precisione. I sentori floreali e fruttati riprendono il bouquet olfattivo, i tannini salmastri conferiscono carattere al sorso e il grande equilibrio tra alcolicità, aromi e freschezza definisce l’eleganza del sorso e preannuncia una prolungata evoluzione nel tempo.

Il vino è strettamente legato suo produttore, ma è solo quando l’opportunità incontra il talento, che è in grado di comunicare, attraverso tutti i nostri sensi, i suoi tratti più autentici ed emblematici. Un vino che con umiltà, ci insegna quanto sia importante saper ascoltare la natura che ci circonda e ad avere fiducia nelle proprie intuizioni, per poter trasmettere gli aspetti più sublimi del terroir. Lo Scudiere è un Sangiovese che si racconta a piccoli sorsi con genuinità ed eleganza. Un vino che esprime la bellezza di un territorio, di un’annata, di un percorso fatto di dedizione, studio e passione per il proprio mestiere.

 

Rachele Bellinazzi

Rachele Bellinazzi sommelier, classe 1994, ho origini Venete ma l’accento Romagnolo e sono cittadina del mondo. Sono laureata in ingegneria edile e Interior design, ma la passione per il vino ha in me radici profonde e mi ha fatto sconvolgere tutto. Oggi sono sommelier a Bolgheri, lavoro che amo e che mi appassiona tantissimo, mi piace scrivere di vino, degustare e raccontare le storie che nascono tra le vigne.

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