Monteverro “la notte è dei sogni”

La tenuta Monteverro di trasforma in quinta scenica per l’appuntamento con gli artisti di “Fabbrica”, lo Young Artist Program dell’Opera di Roma, organizzato dalla Fondazione Capalbio, nell’anno dedicato a Niki de St. Phalle

Sono tre i concerti in programma nell’anno dedicato a Niki de St Phalle, artista franco-americana, esponente geniale e visionaria del Nouveau Réalisme che proprio a Capalbio – dove dolcemente si distendono le vigne e la Tenuta di Monteverro – ha realizzato il Giardino dei Tarocchi, un parco quasi onirico costellato di sculture ciclopiche ispirate agli arcani dei Tarocchi. Ad organizzarli Fondazione Capalbio che ha, tra i suoi obiettivi, la promozione del territorio e senza scopo di lucro la tutela del relativo patrimonio storico-artistico, favorendo ogni forma di espressione culturale attraverso l’organizzazione di eventi”. La parte creativa è affidata a Eleonora Pacetti, responsabile di Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera, e a Giulia Randazzo e Giulia Bellè, rispettivamente regista e scenografa del Team Creativo di questo innovativo progetto che è giunto quest’anno alla sua terza edizione.

Monteverro

Monteverro, cantina gioiello, da sempre aperta a contaminazioni trasversali, avrà l’onore di ospitare il concerto di apertura, il 27 Giugno. Non un concerto qualsiasi, ma una performance dinamica a cui Il pubblico assisterà dal piazzale della tenuta, sorprendendo gli artisti in vari scorci della villa dove risuoneranno pagine celebri del repertorio operistico di Mozart, Rossini, Bellini, Verdi, Gounod, Offenbach, Puccini.

Un ritorno alla bellezza dell’arte e della condivisione. “La fatica dell’isolamento durante il lockdown ha acceso con maggiore desiderio l’esigenza di vivere un tempo fatto di cinema, racconti, musica e teatro”, spiega il Team di Fabrica. Da qui la necessità espressiva di questi concerti, l’urgenza del tornare a una normalità che – abbiamo scoperto – non è così scontata.  “Ma cosa significa l’arte per le nostre vite? Una villa tra le montagne che pare abbandonata e un gruppo di artisti che decide di trovarvi riparo”.  Questa la cornice a cui Luigi Pirandello affida l’estrema riflessione sul rapporto tra l’esperienza artistica e la vita nella sua ultima opera (incompiuta). Il riconoscimento finale della capacità salvifica e creativa dell’arte rivelerà la soglia che separa e insieme unisce la vita e il palcoscenico. Due mondi il cui confine labile può essere superato in un momento speciale, la notte, quando si può sgusciare via dalla vita e dar forma ai propri sogni. “Nel concerto-evento “La notte è dei sogni…” la splendida tenuta di Monteverro diviene metafora della villa pirandelliana”, continua Giulia Randazzo, “il luogo dell’incontro, in cui situarsi per sperimentare il confine tra sogno e realtà, tra arte e vita. Non si tratta solo di un luogo fisico, ma di una disposizione spirituale e mentale all’ascolto, alle possibilità di vivere i sogni e sperimentare l’amore per la vita, a causa della vita. Nell’atmosfera incantata della villa si incontrano teatralità della vita e vitalità del teatro”. Una formula quasi magica: un gruppo di giovani artisti, il fascino della notte in Maremma, la poesia, una metafora della vita. E lo spettacolo è servito.

 

Monteverro accoglierà gli ospiti alle ore 19.30 con un aperitivo di benvenuto, piccoli fingerfood e – accompagnamento enoico- con Vermentino e Verruzzo.

 

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