Mosnel Passione Parosé

Quando il Rosé non era di moda e quando il Pas Dosé non era cool Mosnel decise di produrre la prima bottiglia di Pas Dosé nel 1980 e nel 2001 vede la luce il Parosé, tra i primi Rosé Pas Dosé in Italia.

Parosé è ottenuto da70% Pinot Nero e 30% Chardonnay; da sempre il Pinot Nero, destinato a questo Franciacorta, proviene del vigneto “Giardino”, un piccolo appezzamento situato proprio accanto alla villa di famiglia. Viene utilizzato solo il mosto fiore, la fermentazione e una prima maturazione, di sei mesi, avvengono in barrique. Le bottiglie riposano, poi, sui lieviti per un minimo di 36 mesi. Oggi l’affinamento è portato avanti nella “pancia” della nuova cantina interrata, appena inaugurata, accanto alla tenuta storica. Il nuovo complesso è stato creato col preciso scopo di permettere ai Franciacorta Mosnel – anche grazie alla temperatura naturale del sottosuolo – tempi di riposo più lunghi in modo da divenire sempre più eleganti.

In una particolarissima degustazione a“N’Ombra de Vin” di Milano Giulio e Lucia Barzanò, figli di Emanuela Barzanò Barboglio fondatrice dell’Azienda, hanno presentato un’interessante verticale di Parosé: 2014, 2010, 2008 e 2004. Particolare non solo per i prodotti in degustazionema quanto per la loro data di sboccatura; il 2014 è stato degorgiato a settembre 2018, il 2010 a gennaio 2016, il 2008 a maggio 2014 e il 2004 a luglio 2008.

Lucia e Giulio Barzanò
Lucia e Giulio Barzanò

Il Rosé Pas Dosé Parosé 2014, orgoglio dell’Azienda, è risultato come migliore Pas Dosé del mondo agli Champagne & Sparkling Wine World Championships, e quest’anno medaglia d’oro al concorso.

Figlio di un’annata particolare che ha tenuto i produttori col fiato sospeso, temperature e clima capricciosi dalla primavera all’estate. Mosnel ha saputo sapientemente sfruttare il rallentamento nella maturazione delle uve per lavorare ad una vendemmia mirata, grappolo per grappolo, durata quasi tre settimane. Così da ottenere un prodotto perfettamente sano e alla giusta maturazione fenolica.

Parosé: 2014, 2010, 2008 e 2004
Parosé: 2014, 2010, 2008 e 2004

Oro pallido con sfumature ramate, delicati profumi di piccoli frutti rossi, erbe officinali e spezie dolci. Vibrante freschezza e sapidità con un finale complesso ed elegante. L’unione tra il fascino e il carattere del Pinot Nero e l’eleganza dello Chardonnay senza dosaggi.

Parosé 2010 un naso più evoluto con note floreali e di frutta matura come la pesca, bella l’acidità e la sapidità; figlio di una bella annata regolare.

Parosé 2008, servito in Magum, primavera fredda e poco soleggiata che ha determinato un ritardo del germogliamento. Acidità e sapidità da far invidia a dei Franciacorta ben più giovani. Una beva straordinaria unita a una complessità sia olfattiva che gustativa. Al naso bellissime note balsamiche di liquirizia, finocchietto selvatico e anice abbinate a una dolce sapidità in bocca che invogliava la degustazione.

Parosé 2004 un’annata regolare. Un vino spostato sui sentori terziari, note di distillato d’arancio, spezie calde, un Franciacorta da meditazione, straordinario anche solo per il fatto che sia stato sboccato ben 11 anni fa.

 

Una degustazione che ha sfatato il mito della sboccatura recente, il vero spartiacque è la qualità del prodotto e in questo caso del Franciacorta.

Presente in degustazione anche EBB 2014, che porta le iniziali del nome di Emanuela Barzanò Barboglio ed è il vino che Giulio e Lucia hanno dedicato alla memoria della madre. “Rappresenta il prodotto del cuore e della nostra maturità produttiva” dicono i produttori “è la sintesi di ciò che amiamo in un Franciacorta e di ciò che crediamo ci debba essere, cioè complessità e fascino, un fascino capace di crescere e cambiare nel tempo…” Nato con la vendemmia 2003, è la massima espressione dello Chardonnay del MOSNEL: solo il Fiore (la prima frazione del 50% di succo) è destinato a questo Franciacorta, la fermentazione avviene esclusivamente in piccole botti di rovere e affinato almeno 36 mesi sui lieviti.

 

Parosé Mosnel
Parosé Mosnel

Mosnel conta su un unico corpo di vigneti a conduzione biologica di 41 ettari tutti intorno all’azienda, caso molto raro in Franciacorta. Un giardino di filari a conduzione biologica dove sfilano Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Nero e Erbamat (1%). Ogni vitigno ha trovato la sua giusta collocazione in base alle singole caratteristiche pedoclimatiche delle varie parcelle ed i tempi di vendemmia sono calibrati sui 15 appezzamenti individuati all’interno dell’area vitata. Nella gamma Sans Année dell’azienda ci sono il Franciacorta Brut, il Pas Dosé, il Rosé e il Brut Nature. Tra i millesimati, oltre al Parosé, anche il Satèn, l’Extra Brut EBB e nelle annate migliori la Riserva Pas Dosé. Nel 2019 l’azienda è al 40° tiraggio.

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