Paolo Cantele ventesima vendemmia di AMATIVO

Nel cuore dell’assolato Salento troviamo Cantele un’Azienda vinicola guidata da quattro cugini che rappresentano la terza generazione della famiglia.

A Milano, Paolo Cantele, ha presentato la ventesima vendemmia di AMATIVO il loro blend di Negroamaro e Primitivo oltre ad una selezione dei loro vini di maggior pregio. È stata questa l’occasione per raccontare la storia della sua Azienda.

Paolo Cantele

Tutto inizia quando, nel 1950 Giovanni Battista Cantele, commerciante di vini nel Nord Italia e la moglie Teresa Mana­ra, decidono di lasciare Imola per trasferirsi nel Salento, una meravigliosa terra che aveva incantato Teresa in occasione di un viaggio di lavoro in cui aveva accompagnato il marito.

Nel 1979, appena conseguito il diploma in Enologia a Conegliano Veneto, il figlio Augusto compra i primi vigneti a Guagnano dove, con il fratello Domenico, fonda l’azienda dando così vita a Cantele un’Azienda ancora oggi a carattere famigliare.

AMATIVO I.G.T. Salento

Nel 2001 la guida passa alla terza generazione: Gianni e Paolo, figli di Augu­sto, e Umberto e Lu­isa, figli di Domenico, portano avanti insieme il sogno dei loro pa­dri e dei loro nonni. A loro si deve la nuova cantina che viene costruita nel 2003 riprendendo i criteri architettonici tipici delle antiche masserie pugliesi.

L’azienda conta su 50 ettari di proprietà e circa 150 in conduzione, tutti coltivati secondo i principi dell’agricoltu­raintegrata volontaria. I terreni sono composti da calcareniti argillose del Salento risalenti al quaternario superiore, profondi e di medio-alta permeabilità. L’esposizione prevalente segue l’origine nord/sud di Tramontana e Scirocco, regalando alle viti la giusta radiazione solare su entrambe le pareti ed una maturazione ottimale delle uve.

I vitigni coltivati sono soprattutto quelli autoctoni: Negroamaro, Primitivo, Susumaniello, Verdeca e Malvasia Bianca, fa eccezione lo Chardonnay che in questa parte di Salento riesce a regalare una complessità aromatica unica. I vecchi impianti ad alberello sono allevati in forma libera senza l’ausilio di strutture di sostegno. Dal 2004 è stato avviato un programma di gestione agronomica dei vigneti sotto la direzione di Cataldo Ferraricon il preciso obiettivo di ottenere produzioni di quali­tà superiore, minimizzando l’impatto sull’ambien­te e la presenza di residui fitosanitari nel vino.

Cantele produce vini quasi esclusivamente monovarietali da vitigni autoctoni salentini e in degustazione a Milano ha portato una piccola rappresentanza:

Rohesia Rosé Pas Dosé I.G.T. Salento Negroamaro

Rohesia Rosé Pas Dosé I.G.T. Salento Negroamaro il nome affonda le radici nel Medioevo e significa rosa.  Rohesia è un calice che colpisce per il suo petalo di rosa intenso con riflessi corallo. Sosta sui lieviti per almeno 60 mesi. Al naso il calice regala un profilo minerale, da cui emergono note di frutta acidula, fragolina, melograno, cranberry, marasca, ribes, e tocchi leggermente floreali. Al palato è elegante, minerale e fresco, una bollicina fine e persistente. Un sorso che potremmo definire appagante, che invita la beva; chiude con un finale in cui ritroviamo i piccoli frutti rossi e un tocco di linfa che prolunga la sua persistenza.

Teresa Manara Chardonnay I.G.T. Salento: Teresa Manara è una linea che vuole essere un omaggio alla madre, moglie, nonna, musa ispiratrice da cui tutto ha avuto origine. Lo Chardonnay fermenta prima in acciaio a 16° C. poi in barrique, successivamente affina sur lies in barriques per circa 6 mesi. Il bouquet inizialmente boisé, si apre a ventaglio con note che vanno dal floreale, tiglio e acacia, al fruttato, mela golden, lime, sul finale sfumature di nocciola e vaniglia. In bocca è avvolgente, vellutato a cui si contrappone una bella freschezza e mineralità.  Uno Chardonnay non banale, ma che conquista per l’impronta particolare regalatagli dal terroir.

AMATIVO I.G.T. Salento Questo vino ha visto la luce nel 2001 per mano di Augusto Cantele, porta nel nome l’unione dei due vitigni che lo compongono: Primitivo e Negroamaro. È l’unico blend aziendale, affinato in barrique per 12 mesi, ed è quello con cui la famiglia ha il legame affettivo più forte, il vino del cuore di casa Cantele. Le viti sono allevate ad Alberello. Un calice rosso rubino luminoso che regala un bouquet articolato, dai delicati tocchi floreali, come rosa, violetta e iris, a quelli più marcatamente fruttati di bacche di rovo, ribes, more, prugna, con finale speziato, liquirizia, pepe nero e zenzero. L’eleganza percepita al naso la ritroviamo in bocca, con le note fruttate e speziate. Tannini dolci ed eleganti rivelano un equilibrio del gusto, la morbidezza gioca con la freschezza regalando una beva straordinaria.

FANÒI Primitivo I.G.T. Salento

FANÒI Primitivo I.G.T. Salento il nome richiama i fuochi sacri, preghiere notturne, stagione dopo stagione. Fanòi conserva quelle scintille e quelle braci nel suo nome nei suoi profumi selvatici, irruenti, amarena, prugnolo, cassis, macchia mediterranea, alloro, rosmarino, liquirizia e balsamico. In bocca è avvolgente, ricco e morbido, ma con acidità che si fonde con la tanninicità che sostiene e si alterna alle morbidezze. Un sorso appagante che rivela il suo carattere caldo e solare.

Non ci resta che andare in Puglia nel caldo e assolato Salento per scoprire Cantele ed essere rapiti dall’ospitalità e dall’allegria di questa magnifica regione.

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