Silvia Fuselli dai campi di calcio alle vigne di Bolgheri

Silvia Fuselli, ex attaccante della Nazionale, tolti gli scarpini, ritorna alla sua terra d’origine ed al suo primo amore. Infatti, quando, ancora piccola, le chiedevano “Cosa vuoi fare da grande?” lei rispondeva: «Da grande farò la contadina e la calciatrice!» Infatti, aveva due grandi sogni, quello di fare la calciatrice e quello di dare un seguito alla azienda agricola di famiglia ed è riuscita a realizzare entrambi. “Da piccola giocavo a pallone con i compagni- racconta Silvia- ero l’unica bambina.” Poi, come succede in tutte le storie, un allenatore la notò ed iniziò la sua carriera sportiva. Cinque scudetti vinti, 53 presenze con la maglia della Nazionale e tante soddisfazioni in un momento in cui il calcio femminile non era ancora uno sport professionistico.

Nel 2019 decide di ritirarsi dall’attività agonistica e di prendere le redini, insieme alla sorella Stefania, dell’Azienda “Le Vigne di Silvia“.

Tutto nasce dal nonno Silvio Fuselli, di origini marchigiane, che da Recanati arriva a Bolgheri negli anni ‘50 e da vita ad un’azienda agricola, dove aveva acquistato alcuni terreni dal marchese Incisa della Rocchetta. Le viti e il vino erano solo per un consumo familiare. “Nel 2014, in ricordo della passione di nonno Silvio per il vino, mio padre decide di procedere all’impianto di un nuovo vigneto di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon seguito, pochi anni dopo, anche da quello di Vermentino. – racconta Silvia – Adesso, come in un perfetto passaggio di testimone, saremo io e mia sorella Stefania a rinnovare la tradizione di una famiglia che affonda le proprie radici nell’amore per la terra. Sono cresciuta con l’esempio di mio nonno e di mio padre, dai quali ho appreso semplicemente che l’agricoltura è vita e che la ricchezza più grande è nella cultura dell’essenziale. Con grande determinazione sono riuscita a realizzarli entrambi e dopo più di 25 anni sui campi da calcio nazionali ed internazionali mi inserisco in questo nuovo mondo con la passione e la motivazione che mi appartengono, perché far uscire i sogni dai cassetti rappresenta il miglior modo per essere liberi.”

In questa avventura è affiancata dalla sorella Stefania, il tecnico della famiglia, dottore in agraria e sommelier, che l’accompagna in tutte le scelte che riguardano i vini con le sue competenze. La loro forte unione nasce dall’essere profondamente diverse nei lati caratteriali e in quei punti di vista che si sono però incontrati e conciliati nella stessa forte volontà di dare un seguito all’azienda agricola di famiglia, concentrandosi sull’attività vitivinicola che le appassiona da tempo.

Sei gli ettari di vigneto curati e coccolati, in ogni momento dell’anno, seguendo le fasi della vite e della terra.Da qui i vini di Silvia prendono forma attraverso quell’attenzione ai dettagli che permette di ottenere un’uva di qualità nel rispetto dell’equilibrio tra vigna e ambiente che la circonda, per questo è stata scelta la viticoltura biologica.

Tre vini ognuno con una propria identità e storia

Giochessa DOC Bolgheri Vermentino 2022: un nome che richiama la carriera calcistica di Silvia. Giochessa, infatti, è un termine utilizzato per descrivere uno scherzo ma in Toscana viene usato anche per identificare un dribbling o una finta particolarmente estrosa sui campi da calcio. Un blend di Vermentino e Verdicchio 5%. Una parte affina in carati di rovere francese e una parte in acciaio. Il bouquet è intrigante, giocato su note fruttate, erbe aromatiche, salvia e timo, ginestra, dente di leone, con leggere note vanigliate e dolci. Il sorso è sapido, avvolgente e materico, con una bella freschezza e mineralità; un vino di grande personalità, piacevole e con una bellissima beva.

Artemio DOC Bolgheri Rosso 2021: Artemio è il secondo nome di Carlo Fuselli, il papà di Silvia, motore dell’azienda e profondo conoscitore del territorio bolgherese che ama e coltiva senza mai dimenticare il rispetto per la natura e per le tradizioni. Un blend di Cabernet Sauvignon 85% e Cabernet Franc 15%. Fermentazioni spontanee e vinificazioni separate. L’affinamento avviene in barriques di rovere francese in parte nuove e in parte usate. Nel calice si presenta di un rosso rubino profondo, il naso è fruttato, intenso, dolce con le tipiche note del Cabernet Sauvignon. Un vino di grande complessità e intensità. Non manca di freschezza e di un ottimo slancio finale.

Itinerante IGT Toscana Cabernet Franc 2020: Itinerante rappresenta l’essenza della famiglia Fuselli, le origini e la crescita. Un costante movimento nell’espressione di libertà e passioni senza perdere mai il contatto con il loro centro e sostegno rappresentato dalla famiglia proprio come gli acini in un grappolo. Raccolta manuale, diraspatura soffice, fermentazione con lieviti spontanei e contatto con le bucce di circa 20 giorni. L’affinamento avviene parte in barriques di rovere francese e parte in anfora di coccio pesto. Il calice rosso rubino intenso regala note fruttate di bacche di rovo, con sentori speziati di sottofondo, lievi tocchi vegetali, balsamici e mentolati. Un vino di grande eleganza che richiama i sentori del terroir bolgherese. Il sorso è avvolgente, ma verticale con tannini dolci e ritorni speziati.

Ogni bottiglia è la conclusione di un pensiero, di un sogno, l’essenza di un percorso faticoso ma ricco di emozioni, ogni etichetta è un capitolo della storia di Silvia e della sua famiglia come l’etichetta di Itinerante, un grappolo dove ogni acino racconta una storia e nel suo insieme la storia della famiglia Fuselli che da Recanati è giunta a Bolgheri.

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