Stella di Lemmen un sogno divenuto realtà

La Liguria è una piccola regione famosa per la sua forma a mezzaluna. Qui seguendo un sogno, nel piccolo borgo di Lemmen, Lucia Bruzzone e Diego Feola hanno trasformato un antico insediamento agricolo abbandonato in un progetto che celebra la sinergia tra uomo e natura. A fare da sfondo la bellezza delle Cinque Terre, un angolo di mondo protetto dall’UNESCO che incanta con i suoi paesaggi mozzafiato.

Stella di Lemmen

«Io e Diego volevamo una casa in campagna- racconta Lucia titolare dell’azienda– entrambi abbiamo la Liguria nel cuore. Abbiamo cercato per un po’ di anni una casa alle Cinque Terre, poi, mentre eravamo a Berlino per lavoro, abbiamo visto un annuncio di una casa che ci ha portato a vedere Lemmen. Ci abbiamo messo un quarto d’ora a capire che quello sarebbe stato il nostro futuro. Abbiamo cominciato, così, quest’avventura acquistando la casa con il suo piccolo terreno, 1000 m di terra, l’ultima casa ad essere abbandonata perché il proprietario, di 84 anni, non riusciva più a prendersene cura impossibilitato a salire a piedi dal paese. Ci hanno raccontato che qui, una volta, crescevano i vigneti da cui si raccoglieva l’uva più buona della zona. Questo non so come, in qualche modo, ha toccato la nostra follia e abbiamo deciso di “diventare” agricoltori. Un privilegio molto impegnativo, ma privilegio perché comunque è un angolo di mondo bellissimo e la bellezza va sempre preservata.»

Nel 2015 inizia così l’avventura di Lucia Bruzzone e Diego Feola tra terrazzamenti secolari sostenuti da muri in pietra e vigneti che si affacciano sul mar ligure orientale. Un’oasi raggiungibile solo a piedi, attraverso il sentiero 593 del Parco Nazionale che collega Riomaggiore a Portovenere, dove ogni passo è un incontro con la bellezza incontaminata di un territorio straordinario.

Il cuore pulsante di Stella di Lemmen è la sua visione: un’agricoltura biologica e biodinamica che rispetti la terra, promuova la biodiversità e crei un ecosistema il più possibile autosufficiente. Il lavoro della famiglia non si limita alla produzione di vini, ma è un impegno costante a vivere in sintonia con la natura. I vigneti, affiancati da piccoli uliveti, orti, frutteti e giardini di erbe aromatiche ed officinali, sono una testimonianza di come l’uomo possa far parte di un sistema naturale che si rigenera continuamente attraverso le stagioni.

Kostantino Spinetti, enologo dell’azienda, da sempre ha supportato questo sogno e anche grazie a lui ogni vino di Stella di Lemmen è un omaggio al delicato territorio delle Cinque Terre, un equilibrio di freschezza, mineralità e salinità, proprio come il paesaggio che li circonda.

Stella di Lemmen

Limen in verticale

 Limen 2020: Il primo vino prodotto da Stella di Lemmen. Il suo nome, che richiama il toponimo latino del luogo, simboleggia il confine tra terra, mare e cielo. Un blend delle varietà autoctone delle Cinque Terre: Bosco 40%, Albarola 20% e Vermentino 40%. Nasce da una co-fermentazione spontanea, senza l’uso di lieviti selezionati, per esaltare la freschezza e la purezza del frutto. Affina sulle fecce fini per 8 mesi, no chiarifiche, no filtrazioni e solo acciaio. Un naso che richiama la frutta matura, albicocca, nota salmastra e minerale, con un tocco iodato. Fresco, minerale, con note di agrumi, cedro, lime e un finale sapido.

Limen 2021 Bosco 40%, Albarola 20% e Vermentino 40%. Affinamento sulle fecce fini per 8/9 mesi. Un naso che ci riporta alle erbe aromatiche e di campo, frutta matura e note minerali. In bocca si nota subito il varietale del Vermentino, glicerico e materico.

Limen 2022: questa è la prima annata che si vinifica nella cantina dell’azienda. Cambiano leggermente le percentuali del blend Bosco 20%, Albarola 40% e Vermentino 40%. Da questa annata si effettuano due vinificazioni separate 36 ore di fermentazione e 5gg per le uve più mature, dopo di che le due masse si incontrano e affinano per 9 mesi in acciaio.

 

Limen 2023: (campione da vasca) Bosco 20%, Albarola 40% e Vermentino 40%. Stessa vinificazione del 2022 con 3gg di contatto mosto vinacce per le uve più mature. Un bouquet complesso improntato sulla frutta matura, erbe di campo, chinotto, sorso pieno e avvolgente, ancora in evoluzione.

 

 

Le altre etichette

 

112358: Il nome si ispira alla sequenza di Fibonacci, simbolo di ancestralità e armonia. Albarola e Vermentino al 50%, vinificazione spontanea in anfore di terracotta d’Impruneta, macerazione di 5 mesi sulle bucce e 8 mesi di sosta sulle fecce fini in anfore di terracotta

d’Impruneta per esprime al meglio il terroir. Note iodate, ailanto, erba sfalciata, fresco e con una buona sapidità.

Astro: fermentazione spontanea, il Bosco affina in anfore di terracotta d’Impruneta per 8 mesi sulle fecce fini, Vermentino e Albarola in parte in acciaio e in parte in barrique nuove di rovere francese. Bocca materica fresco e al naso si riconosce l’apporto dell’anfora.

Caligo: Il nome “Caligo”, che significa bruma marina, richiama l’escursione termica caratteristica della zona. Grenache e una piccola percentuale di Canaiolo, che matura in damigiane di vetro. Macerazione di 5 giorni sulle bucce, 25% della massa lasciata con raspo. Affina in damigiane in vetro da 54 litri per 12 mesi; fresco, fruttato, ancora giovanissimo.

 

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