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Brunello di Montalcino

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Nel 1975 nasceva un sogno. Oggi, dopo mezzo secolo, quel sogno continua a vivere e a raccontare una storia fatta di passione, tradizione e impegno per l’eccellenza. L’azienda Il Marroneto, fondata dalla famiglia Mori (che aveva acquistato il podere nel 1974) ed oggi condotta da Alessandro e dal figlio Iacopo, celebra i suoi 50 anni dalla prima vinificazione dedicandoli a chi ha reso possibile questo straordinario viaggio: la famiglia, gli amici, i clienti e tutti coloro che condividono l’amore per il vino autentico. Era appunto il 1975 quando la famiglia Mori intraprese l’avventura vitivinicola, dando inizio alla produzione di Brunello di Montalcino. Un luogo che ha visto nascere e crescere non solo vigneti, ma una filosofia produttiva fondata sul rispetto della natura e sulla fedeltà alle tradizioni. Da quella prima vinificazione, ogni annata ha raccontato un pezzo di vita, un’emozione, un capitolo della storia di Il Marroneto. «Ogni bottiglia che…

La Milano che non si ferma mai, la Milano sempre giovane e dinamica è stato il luogo ideale per la presentazione della nuova grafica di Terre Nere. Francesca Vallone insieme al fratello Federico, titolari di Terre Nere Montalcino, continuano il percorso iniziato negli anni 90’ dal padre Pasquale. La Cantina a Castelnuovo dell’Abate è costituita da dieci ettari di vigneti a sud est di Montalcino sotto la Velona che guardano l’Amiata. Con il cambio generazionale è venuto da sé «un cambio di look nel segno della continuità rispetto ai valori che hanno sempre contraddistinto il modo d’interpretare il contesto aziendale, fedele alle radici di un territorio unico- racconta Francesca Vallone – Un logo semplice e pulito, un rombo che rappresentasse sia il legame con il territorio sia il disegno dei vigneti che hanno come “skyline” il Monte Amiata. Tutto questo può realizzarsi solo quando l’arte è natura e quando la natura diventa arte.» Ma la forma…

Moderno, aristocratico e contro tendenza ecco il Brunello di Montalcino. In una terra di blend, la Toscana, dove spesso venivano utilizzati vitigni a bacca bianca, basti pensare alla formula del Chianti del Barone Ricasoli, il Brunello per primo rompe gli schemi. A Montalcino alcuni agricoltori iniziarono a sperimentare la produzione di un vino rosso con le uve di una vite tradizionalmente coltivata nella zona. Per il colore più scuro venne chiamato “Brunello” solo successivamente si capì che si trattava di Sangiovese. Un vitigno capace di regalare vini austeri, longevi e di altissimo pregio non ancora chiamati Brunello ma identificati con il nome di “rosso scelto” che nulla aveva da invidiare ai vini d’oltralpe. Il padre del Brunello di Montalcino fu Clemente Santi che nel 1869 con un suo “Vino Scelto” 1865, fu premiato con la medaglia d’argento dal Comizio Agrario di Montepulciano. Negli anni successivi il Brunello ottiene altri importanti…

Silvio Nardi, di origini umbre, industriale del ferro e di macchine agricole, scelse Montalcino come “rifugio” per staccare dal lavoro e per poter cacciare. Nel 1950 acquista Casale del Bosco e nonostante fosse considerato forestiero fu tra i primi produttori di Brunello. La prima vendemmia fu nel 1954 con le prime 1000 bottiglie prodotte. Nel 1962 decise di acquistare la tenuta di Manachiara per impiantare nuovi vigneti nella zona est. Nel 1990 alla guida dell’azienda subentra la figlia Emilia Nardi che, spinta dalla curiosità e dalla voglia di fare, andò spesso a Bordeaux per “carpirne” i segreti e per poi adattarli alla propria cantina “Voglio che i miei vini esprimano l’essenza di ogni nostra vigna e di quella zona unica della Toscana che è Montalcino” questo era ed è ancora oggi il suo motto. L’Azienda si compone di due parti, circa 80 ettari vitati, 38 nella parte nord/ovest e 45 ad…

Nella bellissima location del Park Hyatt a Milano La Casaccia di Franceschi ha deciso di presentarsi alla stampa.  La Casaccia di Franceschi nasce nel 2015 a S. Angelo in Colle, nel cuore delle campagne di Montalcino, dal desiderio di Leopoldo Franceschi, produttore di vino di quinta generazione, di fondere la sua esperienza in un modello di azienda agricola più dinamico e che andasse incontro a un pubblico moderno. In questo progetto è affiancato dai figli Flavia e Federico, per una coesa collaborazione intergenerazionale. La Casaccia conta 15 ettari e si sviluppa su due territori: il Podere La Casaccia a Montalcino (SI), dove si coltivano l’autoctono Sangiovese e Merlot, e le Spinaie nel comune di Cinigiano (GR) dove troviamo i vigneti destinati ai vitigni internazionali: Carmenere, Cabernet Franc, Merlot e Cabernet Sauvignon. «Per noi l’obiettivo è produrre vini di alta qualità per arrivare ad un alto livello di eccellenza. Detto questo…

Franco Pacenti presenta “Rosildo” una “selezione” di Brunello proveniente dalla vocata zona del Canalicchio dedicata a nonno Rosildo che sancisce il passaggio di testimone avvenuto tra le tre generazioni della famiglia e che consacra la rinnovata identità della cantina di Montalcino  Vini sinceri, fedeli alle annate e al proprio territorio d’origine, risultato della perfetta combinazione tra le persone e la loro terra. Questa la firma stilistica che caratterizza i vini dell’Azienda Franco Pacenti, sita nell’areale del Canalicchio, in una delle zone tra le più vocate della denominazione Brunello di Montalcino. Testimone d’eccezione dei vini che da questa terra possono nascere è il nuovo Rosildo, ultimo arrivato in casa Pacenti ma destinato a divenire il vino di punta dell’azienda. “Il nostro nuovo vino – racconta Lorenzo Pacenti, classe 1990, oggi alla guida dell’azienda – sancisce e consolida il filo che unisce gli uomini e le donne che hanno fatto parte della…