La Maremma Toscana è custode di meravigliose realtà vitivinicole, ne è un esempio Monteverro.
Tutto nasce dalla lungimiranza dell’imprenditore tedesco Georg Weber, che agli inizi degli anni Duemila ha scelto un territorio ancora inesplorato ai piedi del borgo medievale di Capalbio, con la voglia di creare dei vini che lo rispecchiassero.
Sbalzi termici e la vicinanza del mare fanno si che si crei un microclima particolare per lo sviluppo del corredo aromatico mentre il terreno sassoso di argilla rossa regala forza e longevità ai vini.
Attualmente l’azienda può contare su trentacinque ettari vitati, i vitigni utilizzati sono principalmente quelli internazionali, d’origine francese, soprattutto del bordolese, ma anche provenienti dal Borgogna e dalla regione del Rodano. Ecco quindi il Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Petit Verdot, Grenache, Syrah, Merlot, Chardonnay e un po’ di Vermentino. La consulenza esterna è di Michel Rolland, che ha dato le impostazioni iniziali al progetto e che continua a visitare l’azienda un paio di volte l’anno, ma è il team di cantina a vegliare sui vini e sulle vigne giorno dopo giorno, ecco quindi Matthieu Taunay e Simone Salamone, rispettivamente enologo e agronomo della tenuta.