Sono trascorsi otto anni dalla prematura scomparsa di Lucio Mastroberardino, un enologo talentuoso che ha segnato non solo i primi 20 anni di vita di Terredora, ma l’alba del nuovo millennio in Irpinia. Il tempo passa ma la eredità di Lucio continua a vivere nella sua cantina e nel ricordo di chi l’ha conosciuto. I fratelli Paolo e Daniela e il papà Walter hanno deciso di ricordarlo con una cassetta di tre Taurasi Riserva 2007, grandissima annata, dedicata a lui e chiamando il vino con il suo nome, Lucio.
Uno scrigno di legno chiaro, con il logo di Terredora Di Paolo, custodisce tre bottiglie avvolte in una candida velina con il nome “Lucio”, in etichetta il suo volto sorridente, così come viene ricordato dai suoi cari.
Non un vino ma tre Riserve di Taurasi dedicate a Lucio, questa la scelta di Paolo Mastroberardino, enologo, che, quando ha raccolto il testimone della produzione in cantina, ha saputo guardare avanti così come anche Lucio avrebbe voluto. Una famiglia che continua a produrre vini che raccontano un territorio: l’Irpinia terra di cultura ed eccellenza del Taurasi. Riserva Lucio nasce per ricordare un grande enologo, un fratello, un amico e più ancora un grande uomo, e per ricordarlo nasce un progetto di vini da collezionare che esaltano il temperamento di un vitigno strepitoso qual è l’Aglianico reso unico dalle diverse espressività dei siti di provenienza delle vigne. La prima vendemmia selezionata, per questo speciale progetto destinato alle grandi annate, è la 2007 equilibrata, carnosa e dall’ottimo potenziale evolutivo che punta le soglie dei 15 anni di vita.
Tre Riserve per regalare emozioni liquide assaporando i terroir.
Le Tenute di Pietradefusi, Lapio e Montemiletto le possiamo immaginare come i vertici di un ideale triangolo sovrapposto al cuore dell’area di produzione del Taurasi un’area piuttosto ampia ed estesa che abbraccia ben 17 comuni risalendo il fiume Calore, si passa, infatti dai 300 metri s.l.m. di Pietradefusi agli oltre 600 m di altitudine a Lapio ciò implica che possano intercorrere fino a tre settimane di differenza nella maturazione delle uve fra la vigna di Pietradefusi, la più anticipata, e la più tardiva a Lapio anche le giaciture presentano differenze nonostante la comune base argillosa-calcarea combinata a elementi di origine vulcanica, e le distanze piuttosto ravvicinate.
Nella Riserva ottenuta a Pietradefusi troviamo una maggiore eleganza; una zona dove l’Aglianico regala vini morbidi, eleganti, complessi e dotati di buona armonia. Il bouquet è classico, complesso e variegato, si inizia con aromi fruttati di ciliegia, mirtillo, prugna, chinotto, carruba, sentori di spezie dolci, cacao e macis. Pieno, morbido e vellutato al palato, si caratterizza per tannini dolci ed eleganti.
Montemiletto regala una Riserva austera, complessa, con eleganti tannini setosi. Al naso i profumi del terroir a cui seguono prepotentemente quelli della frutta come amarena, mora selvatica e prugnolo, il secondo naso lascia spazio alla dolcezza, quasi rassicurante delle spezie, note calde ravvivate da tocchi di chiodi di garofano e pepe nero.
La Riserva di Lapio esprime una sontuosità quasi regale, un bouquet ampio e intenso, con tannini eleganti e morbidi, il sorso avvolge piacevolmente il palato rivelando una buona componente glicerica vellutata. Il primo naso regala sentori di frutti di rovo, prugna matura, viola, sentori speziati, di macchia mediterranea e minerali.
La linea con i tre Taurasi Riserva DOCG “Lucio” 2007 Lapio, Montemiletto e Pietradefusi è uno scrigno carico d’emozione, da regalare, da conservare e da assaporare… la messa in bottiglia è soltanto il principio!
