Aspettando la vendemmia 2022

La vite è da sempre uno specchio perfetto di clima e territorio: mai però, come in questo 2022, è stata richiesta all’uomo una strategia di azione mirata ed ragionata per sostenerla nel compimento del suo ciclo produttivo, resistendo a una siccità proibitiva. Le previsioni vendemmiali sono quindi quanto mai complesse da stilare, rese ancor più dubbie anche perché manca ancora da trascorrere gran parte di agosto.

Primo comun denominatore è stato un inverno regolare e con buone riserve idriche accumulate durante i mesi autunnali. Poi a una primavera mite e di buone prospettive è seguita una fase di siccità che non si registrava da almeno 20 anni.

A partire da questo quadro abbiamo chiesto da nord a sud qualche commento a enologi e produttori sul campo, e per tutti è stato il gioco di squadra tra vite e uomo a dare prospettiva a questa annata. Molte aziende hanno, infatti, messo in atto pratiche agronomiche studiate negli anni precedenti per arricchire i suoli o gestire al meglio le coperture fogliari contro le evapotraspirazioni.

ALTO ADIGE

Le condizioni climatiche estreme non hanno risparmiato l’Alto Adige dove si sono registrate temperature altissime e mancanza di pioggia. Fortunatamente sul Lago di Caldaro a Cantina Kaltern, la siccità non ha creato grandi danni grazie anche ad un’analisi mirata dello stato del suolo e delle viti con l’apporto della irrigazione di soccorso. Il Kellermeister Andrea Moser, infatti, prevedendo un decorso estivo arido e caldo, ha posto particolare attenzione alle pratiche di gestione della chioma mediante sfogliature mirate. “Per raggiungere la maturazione ottimale dei grappoli, sia fisiologica sia tecnologica, la copertura dei grappoli gioca un ruolo fondamentale soprattutto in fase di invaiatura evitando così scottature e perdite di antociani, tannini e acidità. Per i nostri vini bianchi ma anche per i rossi è fondamentale arrivare alla vendemmia con maturazioni omogenee e preservando tutti gli elementi di aromaticità, freschezza e corpo. In questo le piogge dell’ultima settimana di luglio hanno aiutato per una invaiatura omogenea. Incrociando le dita e se la natura sarà clemente, la previsione di inizio raccolta è per inizio settembre, circa una settimana in anticipo rispetto al 2021”.

Vigneto agosto 2022

Simile situazione per il fine stagione anche a Cantina Terlano e Cantina Andriano che si guardano da un lato all’altro della valle dell’Adige. Rudi Kofler, enologo di entrambe, sostiene che ad oggi la vite ha risposto bene alla siccità, ma le vendemmie saranno anticipate di 10 giorni. “Nel vigneto abbiamo defogliato meno del solito per offrire alle uve una maggiore protezione dal sole. Inoltre, in molte zone del territorio viene utilizzata l’irrigazione a goccia, nella quale i viticoltori altoatesini hanno investito negli ultimi anni. Nel complesso, le uve sono in condizioni da buone a molto buone, con uve tendenzialmente più spargole. Ci aspettiamo rese leggermente più basse. Grazie ad alcuni temporali, precipitazioni sufficienti e di conseguenza un calo di temperature a fine luglio, la situazione in Alto Adige si è mitigata. Al momento siamo positivi, ma tutto dipende dall’andamento dell’ultima fase di maturazione.”

TRENTINO

Discorso lievemente diverso nella zona di Trento dove Anselmo Guerrieri Gonzaga, proprietario di San Leonardo spiega che non ci sono segni di stress idrico sulle viti. “San Leonardo è incastonata tra il monte Baldo e i Lessini ed è protetta per quasi quattro ore al giorno dal sole diretto. Questo è un fattore determinante per mantenere l’eleganza e la freschezza nei nostri vini. Le quantità sembrano nettamente superiori alla media e per la vendemmia, prevista verso il 10 settembre, ci aspettiamo un’annata abbondante”.

Sempre nella provincia di Trento, a Cembra, Cantina di Montagna, i vigneti si alzano fino ai 900 metri slm e qui, spiega Ezio Dallagiacoma, Direttore Tecnico “le temperature alte hanno contribuito ad un anticipo della maturazione delle uve che oggi prevendiamo per la seconda metà di agosto. Si prospettano vini ricchi e strutturati nei quali la montagna e la sua freschezza troverà sempre il miglior modo di esprimersi.

VENETO

In Veneto, spiegano alla Sartori di Verona, osservando un parco vitato che ruota tutto intorno alla città, dalla Valpolicella al Soave: “l’assenza quasi totale di precipitazioni che ha caratterizzato il periodo invernale e primaverile e l’andamento termometrico anomalo, che ha visto un germogliamento ritardato evolversi in una fioritura con 10 giorni di anticipo, rappresentano solo alcune delle anomalie di questa annata”. La criticità è rappresentata oggi dalla necessità di supportare le viti con apporti idrici tali da compensare la forte evapotraspirazione causata dalle temperature superiori alla media. “I grappoli” continua il team tecnico “si presentano molto spargoli ed uniformi, caratteristica che permetterà di facilitare la cernita delle uve destinate alla messa a riposo. Se l’andamento meteorologico muterà nel breve periodo con le necessarie precipitazioni e un andamento climatico più temperato, il 2022 potrebbe evolversi in una annata di soddisfazione”.

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