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Carlotta Biraghi

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Non è mai troppo tardi per realizzare un sogno. Dopo una vita trascorsa tra insegnamento, traduzioni e famiglia, Orsetta Lenti, incoraggiata e sostenuta dal marito Ruggero e dai figli, decide di dare forma al suo amore per le colline del Monferrato, unendolo alla passione per la produzione vinicola ereditata dal nonno valdostano.

Dopo un’attenta ricerca, la famiglia scopre la Cascina del Culunel, con cinque ettari di vigneto sulla collina di Sant’Anna, a Castiglione d’Asti, al confine tra Monferrato, Langhe e Roero. È qui che scelgono di dar vita al loro progetto, battezzando la tenuta Sant’Anna dei Bricchetti, un toponimo che rende omaggio alla storia locale: l’azienda si trova infatti nella frazione di Sant’Anna, lungo la Strada dei Bricchetti.

Profondamente legati a queste terre, da sempre scenario delle vacanze familiari, mossi dal desiderio di rispettarne e valorizzarne l’identità, decidono di dedicarsi esclusivamente ai due vitigni simbolo del Monferrato: Barbera e Moscato, interpretandoli in vinificazioni e stili differenti.

La Barbera, vitigno autoctono a bacca nera del Piemonte, è caratterizzata da vivaci profumi di frutta rossa, acidità spiccata e tannini contenuti. L’intuizione vincente è stata quella di valorizzarne la freschezza anche nella produzione di spumanti, oltre che nella classica vinificazione in rosso.

“I nostri vini sono sorsi di emozione” – raccontano con passione Orsetta e Ruggero – “Stati d’animo che si rinnovano di vendemmia in vendemmia, assaggiando le uve in vigna e i vini in cantina per approdare poi, con la speranza e il timore di aver fatto tutto al meglio, all’ultimo assaggio, prima di presentare i vini ai nostri clienti”.

Friuli Venezia Giulia terra di eccellenze enogastronomiche In occasione di TUTTOFOOD, l’ente PromoTurismoFVG, in collaborazione con il Consorzio DOC delle Venezie, si è fatto promotore dei prodotti enogastronomici del Friuli Venezia Giulia, raccolti sotto il marchio “Io Sono Friuli Venezia Giulia” con una cena dedicata ad esponenti della stampa specializzata presso l’Osteria della Stazione – L’Originale, storico locale friulano a Milano. La regione Friuli Venezia Giulia offre specialità gastronomiche variegate e peculiari, grazie alla diversificazione territoriale dal mare all’alta montagna, alla sua posizione geografica e culturale di confine e alle diverse dominazioni che si sono succedute nella storia. Alcune delle prelibatezze più significative sono: il Prosciutto di San Daniele DOP eccellenza italiana nota in tutto il mondo, frutto di una tradizione secolare. Le caratteristiche climatiche del territorio e il savoir faire degli esperti, che si tramandano i segreti di un processo produttivo rimasto inalterato, rendono unico questo prodotto che annovera…

Vinaltum – L’eccellenza del vino italiano e straniero con una particolare attenzione ai consumatori del futuro. Schloss Freudenstein, un maniero del 500 sito ad Appiano, un tempo dimora di nobili famiglie oggi è un albergo esclusivo e ristorante guidato dallo chef Danilo D’Ambra, sarà la location che accoglierà uno degli eventi più esclusivi incentrati sul vino. 120 produttori, rigorosamente selezionati per la qualità dei loro vini si racconteranno al pubblico in questa location ricca di fascino e di storia. L’elenco dei produttori presenti, 30% circa dei quali stranieri con significativa partecipazione di 20 borgognoni, è consultabile alla pagina https://www.vinaltum.it/cosa#AncoraProgramma La seconda edizione vede la collaborazione con Luciano Rappo, nell’edizione precedente visitatore attento. Di fronte ai suggerimenti mossi da quest’ultimo su Vinaltum 2024, Danilo D’Ambra ha deciso di coinvolgerlo nell’organizzazione unendo le rispettive competenze ed esperienze. L’evento vuole rispondere alla preoccupazione dei produttori per il calo dei consumi di vino, dovuti…

Il 15 Aprile scorso si è tenuta la conferenza stampa annuale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) sullo stato del settore vitivinicolo mondiale “STATE OF THE WORLD WINE AND WINE SECTOR 2024/2025”. Il Presidente John Barker ha presentato, con l’aiuto di numerosi grafici, i dati più aggiornati sulla produzione, il consumo e il commercio di vino nel 2024. Interessante estrapolare alcuni dati riguardanti la produzione e il commercio di vino in Italia. In tutto il mondo, complessivamente, la superficie vitata si è ridotta dello 0,6% rispetto al 2023, attestandosi a 7,1 milioni di ettari. Questa cifra include le viti piantate per tutti gli usi: uva da tavola, uva da vino, produzione di distillati, succhi di frutta, aceti. Si tratta del quarto anno consecutivo di riduzione in risposta a diversi fattori quali l’aumento dei costi di produzione e il cambiamento dei modelli di consumo. L’Italia, attestandosi al quarto posto…

Serviva un’altra guida dei vini? Sì, se viene proposta con un format e un intento diverso.

Franco Santini, giornalista e sommelier, nell’ambito dell’evento enogastronomico Gironi Divini e in collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo, ha curato un’eclettica guida dei vini d’Abruzzo non basata su classifiche, ma che propone abbinamenti dei vini alle diverse occasioni di consumo.

L’idea di suggerire i vini abruzzesi adatti per diverse situazioni, reali come un invito a cena da amici o surreali come il vino da portarsi in un kit di sopravvivenza per un ipotetico viaggio sulla luna, ha portato a un compendio che recensisce 108 aziende abruzzesi descrivendo i loro vini con tono informale ponendo l’accento sulle sensazioni che trasmettono.

Punto fermo è un grande rispetto per tutti i produttori. «Tutti coloro che producono vino sono dei folli fondamentalmente – afferma Santini scherzando, ma non troppo – in questo momento il vino fa male, l’alcol fa male, il vino si beve sempre meno, c’è tutta una serie di battaglie contro il consumo del vino, il pettinato con i capelli biondi si inventa i dazi dalla mattina alla sera, quindi, che fa vino è un eroe, un eroe a prescindere».

L’intento è stato quello di cercare e di capire e di trasmettere per ogni singola cantina, che sia una piccolissima azienda familiare che produce 2000/3000 bottiglie o grande cooperativa che ne produce milioni, quale sia la loro idea di vino, il loro progetto.

Altra considerazione, alla base del progetto, è che non c’è un vino adatto per tutte le occasioni, ma c’è un vino che può andar bene per l’occasione giusta.

Le pagine introduttive, a cura del Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo, forniscono ai lettori un approfondimento sulla viticoltura in Abruzzo, il territorio, i vitigni, le denominazioni e qualche dato numerico sulla produzione.

Nove le categorie in cui sono stati suddivisi i vini anche se, per ammissione dell’autore, molti sarebbero stati collocabili trasversalmente in più di esse. Scorrendone i titoli e le relative descrizioni si intuisce tutta l’originalità della guida.

Era la fine degli anni ‘70 quando l’imprenditore Enrico Braggiotti, di origine francese, intuì le potenzialità di una zona dell’Oltrepò Pavese, oggi chiamata “la collina del Pinot Nero”.

L’ispirazione francese gli suggerì che nei terroir vocati per il Pinot Nero anche lo Chardonnay dava ottimi risultati, iniziò, così, la coltivazione e la vinificazione di questo nobile vitigno nella frazione Mazzolino, dal latino Mansiolinum, che significa punto d’incontro, una tappa sulla strada di ritorno della via del sale, dalla Liguria alla Pianura Padana.

Fra le varie masterclass proposte durante Vinitaly 2025, sicuramente una delle più emozionanti è stata: 10 years later: A Super Tuscan Retrospective of the 2015 Vintage, organizzata dal Comitato Historical Super Tuscan. Un’occasione più unica che rara poter degustare 16 Super Tuscan della storica annata 2015. La Masterclass è stata condotta dalla Master of Wine Michelle Cherutti-Kowal affiancata da Paolo Panerai, Presidente del Comitato HST e fondatore di Castellare di Castellina. Ma cosa vuol dire “Super Tuscan”?  Pochi sanno che questo termine è stato coniato, negli anni ’80, dal Master of Wine Nicolas Belfrage in un articolo su Decanter e subito accolto universalmente per identificare una categoria di vini toscani straordinari, prodotti a partire dai primi anni ’70, che uscivano dal disciplinare del Chianti Classico, avvertito come troppo restrittivo, per esprimere liberamente tutte le potenzialità del territorio. Un gruppo di produttori pionieri, a partire dagli anni ’60, ha intrapreso una…

Cantine di Verona presenta G.LOW per risplendere scegliendo vini green e low alcohol L’inasprimento delle pene per guida con tasso alcolico superiore ai limiti e una campagna mediatica fortemente “disinformativa” hanno portato a una drastica riduzione del consumo di vino. Le aziende vitivinicole italiane, portabandiera di una cultura millenaria profondamente radicata nel territorio, si sono trovate ad affrontare questa nuova sfida. Cantine di Verona, dopo un’approfondita indagine sui nuovi consumatori e sulle possibili alternative, ha lanciato, in collaborazione con le cartiere Fedrigoni, G.LOW, due vini a bassa gradazione alcolica, solo 8% di alcol, ottenuti con un procedimento assolutamente naturale. Secondo Cantine di Verona la dealcolizzazione, percorso seguito da alcuni produttori di bevande alcoliche, è poco sostenibile e a volte può incidere negativamente sulle caratteristiche sensoriali del prodotto, l’obiettivo era quello di trovare un’altra strada per soddisfare le nuove esigenze del mercato. Grazie alla vendemmia anticipata e a un’unica fermentazione in…

Italian Taste Summit, ideato dall’eclettica Joanna Miro, economista, marketer, broker e titolare dell’omonimo brand e AD del gruppo Wine Global Aspect è diventato il punto di riferimento per l’internazionalizzazione tailored made del vino italiano. Giunto alla sua nona edizione, l’evento improntato all’export riservato esclusivamente agli operatori del settore, propone un format esclusivo, con la formula dei one-to-one meeting, che mettono a contatto aziende vinicole italiane selezionate con buyers e operatori del settore provenienti da tutto il mondo realmente interessati all’importazione di vini made in Italy. Nella splendida cornice del Borgo Machetto Country Club & Golf a Desenzano sul Lago di Garda, 55 aziende vinicole hanno avuto l’opportunità di incontrare 65 operatori e giornalisti del settore per presentare i loro prodotti nell’intento di sviluppare partnership proficue. I meeting one-to-one offrono l’opportunità di incontri vis a vis mirati, in uno spazio dedicato, tenendo in particolare considerazione gli obiettivi commerciali da raggiungere e i cambiamenti recenti dei…

Langhe DOC Chardonnay “Lolly” di Podere Ruggeri Corsini Medaglia d’oro al Mondiale dei Vini Bianchi di Strasburgo Andare a Monforte d’Alba, terra di grandi Barolo, per scoprire e descrivere un vino bianco premiato in uno dei concorsi più prestigiosi dedicati a questa tipologia in Francia, potrebbe sembrare inconsueto. Lo Chardonnay, in realtà, è coltivato nelle Langhe da alcuni secoli “grazie” alla dominazione francese che influenzò sia le tecniche di vinificazione sia il gusto dei vini piemontesi, oltre a farli conoscere e portarli alle corti più importanti. “Lolly”, di Podere Ruggeri Corsini, è uno Chardonnay dedicato alla mamma, che ritrae in etichetta una foto in bianco e nero della famiglia. Un vino che affina in barrique di rovere francese per sei mesi, in perfetto stile borgognone di cui condivide eleganza e potenza ai massimi livelli espressivi. Il colore giallo dorato fa presagire un frutto maturo appagante e suadente con l’elegante bouquet…