Beconcini un Tempranillo a San Miniato

Ci troviamo a San Miniato, qui Giuseppe Beconcini, dopo una vita come mezzadro, nel 1954 decise di rilevare i terreni dai Marchesi Ridolfi. Nel 1960 Pietro Beconcini decise di puntare sulla produzione di vino, assecondando la naturale vocazione di questa zona. Agli inizi degli anni ‘90 Leonardo, nipote di Giuseppe, subentra definitivamente al padre nella conduzione aziendale, e nel 1995 esce il primo Sangiovese in purezza. Negli anni successivi Eva Bellagamba lo affianca nella vita e nella gestione dell’attività, vengono impiantati nuovi vigneti e si passa dai 3 ai 14 ettari. I vitigni scelti sono quelli della tradizione: Sangiovese, Malvasia Nera, Canaiolo, Colorino e Tempranillo.

Leonardo Beconcini

Durante gli studi agronomici sui cloni di Sangiovese per il “Reciso”, il vino più rappresentativo dell’azienda, tra le varie piante di Sangiovese, Canaiolo ed altre tipiche della zona, risultarono 213 ceppi di cui non si conosceva l’identità. Iniziarono gli studi, effettuati in collaborazione con l’Università Agraria di Milano e con l’Istituto Sperimentale di Selvicoltura di Arezzo. Si scoprì, così, che erano vigne di Tempranillo a piede franco. Un vitigno autoctono spagnolo che non risultava nell’elenco delle varietà coltivabili in Italia. Si pensa che il Tempranillo potrebbe essere stato portato a San Miniato dai pellegrini della via Francigena di Santiago de Compostela. Grazie ai loro sforzi e alla loro caparbietà sono riusciti ad iscrivere il Tempranillo nell’elenco dei vitigni autorizzati per la produzione di vino in una delle regioni più “chiuse” del panorama vitivinicolo italiano. Nel 2017 è stato impiantato il primo vigneto ottenuto da una selezione massale della vigna storica su piede franco.

verticale Vigna alle Nicchie

A Milano in una degustazione presso il BistRo Aimo e Nadia si è tenuta una interessantissima, quanto particolare, verticale di 10 annate di Vigna alle Nicchie, dal 2005 al 2015. “Nicchie” in toscano vuol dire conchiglia, dalla vigna infatti spuntano centinaia di conchiglie fossili e da qui il nome. Ogni vino rispecchia l’annata: 2005 cassis, frutta matura, il più introspettivo; 2006 cupo, ink, ciliegia sotto spirito; 2007 un naso variegato e fruttato, il più equilibrato tra freschezza e sapidità; 2008 evoluzione più evidente; 2009 caffè, frutta secca, rosmarino, minerale; 2010 il vino quasi di “svolta” dove il legno è meno evidente; 2011 note di frutta di rovo, succoso e fresco; 2012 sentori balsamici ed eterei; 2013 fruttato, minerale, bello l’equilibrio tra durezze e morbidezze, un sorso intrigante; 2015 tutto giocato su note terziare.

Un Tempranillo che qui ha trovato una nuova casa e che in Leonardo Beconcini il suo portavoce. Accanto a questo vino innovativo l’Azienda produce anche una classica produzione Toscana dal Sangiovese in purezza al classico Chianti in assemblaggio con i vitigni della tradizione. “Vini diretti che – come dice Leonardo- magari non piaceranno a tutti, ma che sicuramente hanno una profonda personalità.”

Beconcini vini

In questa stessa serata è stato possibile degustare anche gli altri vini dell’Azienda:

Maurleo 2016 Sangiovese 50% e Malvasia Nera 50%, tutto improntato su freschezza e croccantezza, visciola, ribes e lampone.

Fresco di Nero 2016 un rosato all’apparenza, ma che in realtà è il frutto della vendemmia anticipata del Tempranillo, finalizzata a estrarre profumi freschi di fiori rossi e di pompelmo rosa, con qualche sentore di grafite; un vino conviviale da bere senza troppi pensieri; leggero, ma allo stesso tempo complesso e fruttato.

Fresco di Nero 2016

Antiche Vie Chianti DOCG 2018: Sangiovese (70%) e Colorino, Canaiolo, Malvasia nera (30%). Vinoso con sentori di viola e ciliegia matura. Rotondo, buona sia la freschezza che la sapidità.

Pietro Beconcini Chianti Riserva DOCG 2016: vino dedicato al padre di Leonardo, un Chianti fatto come lo si faceva una volta usando i vitigni della tradizione Sangiovese 85% e Canaiolo 15%. Classici sentori del Sangiovese cha vanno dalla prugna alla viola, per poi sfumare su note animali e di sottobosco.

SANGIOVESE Rosso Toscana IGT 1997 Cru da uve SangioveseIl primo vino del progetto di Leonardo Beconcini, nato nel 1995 dopo lunghe selezioni massali sui vecchi vigneti di famiglia, utilizzando piante di Sangiovese da sempre presenti nel territorio. Un vino estremamente piacevole nonostante il millesimo. Il bouquet è tutto improntato su note terziarie come china, arance sanguinella, rabarbaro, genziana con un finale quasi ferroso. Colore ammaliante tendente al granato scarico, luminoso, il sorso è saporito e con una beva eccezionale.

Beconcini vini

SANGIOVESE Rosso Toscana IGT 2016 a quasi 20 anni di distanza ecco la versione giovane del Sangiovese, tutto improntato sul frutto e la mineralità; scalpitante, ancora indomato, che si sviluppa verticalmente, ma talmente armonioso che verrebbe voglia di comprarlo e tenerlo li per una decina d’anni.

Si conclude la serata con due vere perle ovvero le due versioni di Vin Santo dell’Azienda: Caratello Vin Santo 2008 La passione per questi particolarissimi vini è stata trasmessa a Leonardo dal padre, che ha iniziato a produrre Vin Santi a partire dai primi anni 60 e di cui si conservano ancor oggi alcune bottiglie. Il vino dell’accoglienza secondo la tradizione toscana, prodotto con Malvasia Bianca e Nera, Trebbiano e San Colombano. Un bouquet floreale di fiori bianchi, miele di acacia, tiglio e frutta secca come albicocche, pesche e scorza d’agrumi candita.Vellutato, glicerico sorretto da una bella freschezza, con finale asciutto, setoso ed elegante.

Aria Occhio di Pernice 2008 la prima vendemmia è stata il 2007 ottenuto con solo Uve Sangiovese. Un calice color ambra scura luminosa, note di albicocca disidratata, miele di castagno, frutti di bosco macerati e uvetta di Corinto. Il sorso è ammaliante, per dolcezza e densità, equilibrato, in bocca ritorna una bella freschezza e note di frutta secca. Un calice non è sufficiente, viene voglia di degustarlo per scoprire le sue mille sfaccettature. Talmente particolare che più che descriverlo è da provare.

Aria Occhio di Pernice 2008

LAzienda Pietro Beconcini punta tutto sulla qualità e sul rispetto del terroir e dei vigneti, prodotti in cui tradizione e innovazione si fondono in un tutt’uno, espressione della mano di Leonardo e del territorio di San Miniato.

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