Castello di Luzzano e la Malvasia di Candia Aromatica

Malvasia di Candia Aromatica vitigno amato da Leonardo

Nel centro di Milano, a due passi dalla Basilica di Santa Maria delle Grazie, dove si può ammirare il Cenacolo, nel giardino della Casa degli Atellani, è celata la Vigna di Leonardo da Vinci. Ludovico Sforza, duca di Milano donò a Leonardo nel 1498 una vigna di circa 1 Ha.

Era posta a soli 200 metri dal convento di S. Maria delle Grazie e rappresentava un segno di riconoscenza e pagamento per la realizzazione dell’affresco raffigurante l’Ultima Cena. Leonardo era particolarmente affezionato a questo vigneto, che arrivò indenne fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando venne distrutto nel 1943 da un incendio scoppiato negli edifici adiacenti e poi sepolto sotto le macerie dei bombardamenti.

Restavano a testimonianza della vigna solo alcune foto che il proprietario di Casa degli Atellani, l’architetto Piero Portaluppi, aveva scattato negli anni precedenti la guerra.

In occasione di Expo 2015 a Milano, la vigna di Leonardo da Vinci, oggetto di profondi e dettagliati studi, è stata reimpiantata per tornare, a distanza di oltre 600 anni, al suo antico splendore, nella sua collocazione originaria, con l’aiuto dell’Università di Scienze Agrarie di Milano, della Confagricoltura e della Fondazione Portaluppi.

Ma quale vitigno Leonardo da Vinci aveva nella sua vigna? Certamente nessun vitigno internazionale, ma una profumatissima Malvasia di Candia Aromatica, che appartiene a una delle diciannove varietà italiane iscritte col nome di Malvasia nel Registro Nazionale della vite. Secondo alcuni non apparterrebbe alla grande famiglia delle Malvasie ma si avvicinerebbe di più al gruppo dei Moscati.

La Storia e il Viaggio del vitigno

Il nome “Malvasia” deriva da Monemvasia, roccaforte bizantina su di un promontorio posto a sud del Peloponneso. Qui, durante il viaggio di ritorno a Venezia, facevano scalo le navi veneziane, cariche di prodotti pregiati tra cui vini e vitigni raccolti nel Mediterraneo. La conformazione del luogo era una protezione perfetta dagli assalti dei pirati del mare. Arrivati a Venezia i vini venivano poi esportati in tutta Europa contribuendo alla grande ricchezza della Repubblica. Tutti questi vini venivano genericamente chiamati Malvasie, modifica in lingua veneziana del nome Monemvasia. I vini derivanti da queste varietà divennero molto ricercati, tanto che a Venezia molte erano le osterie, chiamate Malvasie, che mescevano i preziosi calici di “vini navigati”.  La Malvasia di Candia Aromatica arrivò nel XV secolo anche nella zona Piacentina e, oggi, questo vitigno è coltivato a Piacenza quasi in esclusiva e rappresenta il 92% della superficie nel mondo.

Al confine tra Oltrepò Pavese e Colli Piacentini troviamo Castello di Luzzano un’azienda, da sempre, tra i maggiori produttori di Malvasia di Candia Aromatica coltivata nei vigneti situati nel comune di Ziano, in Valtidone. Le argille ferrettizzate del suolo e i declivi tra i 270 mt e 220 mt slm, sono perfetti per esaltare il varietale aromatico e le caratteristiche più specifiche di tannini intensi e ottima acidità.

Qui Giovannella Fugazza, estrosa donna del vino, con passione e dedizione studia e coltiva la Malvasia di Candia Aromatica. Per la sua competenza ed esperienza, e per la qualità dei vini che produce, è stata scelta per seguire il vigneto di Leonardo da Vinci e le è stato affidata la vinificazione delle uve provenienti dalla vigna di Leonardo. L’incarico è iniziato dalla prima vendemmia del ricostituito vigneto di Leonardo.

Nella sua azienda quattro sono le vinificazioni in cui declina la sua Malvasia di Candia Aromatica:

CIEL D’ORO Malvasia Colli Piacentini DOC (Malvasia 90% Moscato 10%). Questo passito è stato prodotto per la prima volta con la vendemmia 1996. Il varietale della Malvasia di Candia è esaltato sia dal prolungato appassimento dei grappoli sia dalla sosta, di qualche mese, in barriques. «Le emozioni di raffinata eleganza bizantina, che si provano nell’ammirare il “cielo in oro” che orna il Monastero di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia – antico proprietario delle terre di Luzzano – si ripetono perfettamente nelle mille sfaccettature che offre la degustazione di questo vino. vino unico per freschezza e ricchezza di sensazioni.» così troviamo scritto sul sito dell’azienda.

 TASTO DI SETA Malvasia Colli Piacentini DOC fin dall’anno 2004 l’azienda ha voluto affiancare alle proprie tipologie frizzanti, una tipologia tranquilla, per esaltare le caratteristiche di finezza ed eleganza di questo vitigno. Il nome scelto “TASTO di SETA” si adatta perfettamente alla morbidezza di questo vino, ricco di intense sensazioni sia al naso che al palato. Le uve fanno un parziale appassimento in vigna (10%). Il mosto di primo sgrondo (circa 50% di resa) viene separato, parzialmente illimpidito e lasciato fermentare a bassa temperatura fino al totale esaurimento degli zuccheri. Colore giallo paglierino brillante. Profumo molto intenso ed aromatico, con note floreali di acacia, tiglio, cipresso e menta, accenni fruttai come pesca bianca. Sapore tipicamente aromatico, equilibrato e morbido, molto persistente.

FICCANASO Malvasia Colli Piacentini DOC la versione frizzante della Malvasia, infatti, dopo il riposo invernale il vino viene posto in autoclave ed imbottigliato a 2.5 atmosfere di pressione ottenute per rifermentazione naturale degli zuccheri. colore paglierino intenso e brillante. Aroma fruttato e caratteristico con note di fiori in particolare di acacia, tiglio, ailanto, cipresso e fruttati, mela verde e pesca tabacchiera. Sapore aromatico, equilibrato e morbido, con un leggero retrogusto amarognolo.

SFACCIATA Malvasia Colli Piacentini DOC qui la fermentazione viene interrotta a circa 5 gradi di alcool mediante refrigerazione quando il vino possiede ancora un elevato contenuto di zuccheri. Successivamente il vino viene posto in autoclave dove si sviluppa la CO₂ attraverso la rifermentazione naturale degli zuccheri. Colore giallo paglierino; profumo molto intenso, aromatico, persistente, fruttato, fragrante; sapore pieno, aromatico, delicatamente dolce, suadente, di ottima persistenza.

Ogni etichetta è stata pensata e creata da Giovanella Fugazza produttrice ed artista che realizza anche scatole in legno dipinte a mano per custodire le sue bottiglie.

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