L’Alto Adige è uno dei territori vinicoli più piccoli d’Italia, ma grazie alla sua posizione geografica è anche uno dei più variegati. La viticoltura, infatti, si estende dai piedi dei massicci alpini più elevati a Nord, fino ai vigneti di un paesaggio decisamente mediterraneo a Sud. Nel vigneto e in cantina, i vignaioli altoatesini possono contare su un’esperienza maturata e tramandata di generazione in generazione, combinandola all’attenzione crescente per una viticoltura naturale e sostenibile, e alla voglia costante di rinnovarsi.
Una comunità coesa, vignaioli indipendenti, cooperative e tenute, che da decenni raggiungono grandi risultati anche grazie al contributo che proviene da piccole strutture a conduzione familiare. Ne risultano vini le cui note incarnano questi valori che da sempre rappresentano la firma stilistica del marchio “Vini Alto Adige”.
Al Gong di Milano il Consorzio Vini Alto Adige ha presentato “Tutte le sfumature di BIANCO dell’Alto Adige in abbinamento con la cucina orientale.”
Infatti, questi vini risultano perfetti non solo in abbinamento con la cucina italiana o occidentale, ma anche con quella orientale.
Voce narrante della serata è stato l’altoatesino Eros Teboni, Miglior sommelier del mondo
2018, coadiuvato da Andrea Moser, enologo di Kellerei Cantina Kaltern, e Alex Ferrigato, direttore vendite di Colterenzio.
Eros Teboni ha raccontato come il terroir dell’Alto Adige sia unico e variegato: i pendii della Val Venosta, le colline soleggiate della Bassa Atesina o i vigneti di stampo “alpino” della Val d’Isarco, si va dal porfido vulcanico alla roccia metamorfica di quarzo e mica, dal terreno calcareo o dolomitico alle marne. I vignaioli di questa terra hanno imparato da secoli a far tesoro di questa varietà, facendo emergere l’unicità di ogni appezzamento in sapori inconfondibili nei vini prodotti.
Il Consorzio Vini Alto Adige ha scelto di abbinare alla raffinata cucina asiatica del Gong Oriental Attitude alcuni tra i vini più rappresentativi di questo splendido territorio: Metodo Classico, Sauvignon Blanc, Pinot Bianco e Gewürztraminer.
Negli ultimi decenni il Metodo Classico è una tradizione tornata in auge ed è soggetta a una regolamentazione severa stabilita dall’Associazione produttori spumanti Metodo Classico dell’Alto Adige. Le uve ammesse per produrre spumanti sono soltanto i vitigni Chardonnay, Pinot bianco e Pinot nero. La particolarità dello spumante altoatesino risiede nella composizione minerale dei terreni, importante affinché la vite produca negli acini una base di acidi ottimale e finemente strutturata. Sostano sui lieviti per almeno 15 mesi, ma il più delle volte anche per due, tre o più anni e sono caratterizzati da aromi freschi, fruttati e note minerali, con un perlage fine e persistente.
Benvenuto abbinamento Metodo Classico: Pas Dosé Riserva Comitissa 2017 Lorenz Martin, Extra Brut Cuvée Marianna Arunda, Brut Riserva 36 Meran Kellerei Merano Cantina.
Il Sauvignon Blanc è un vitigno antico, originario della Francia, introdotto in Alto Adige alla fine dell’Ottocento, da allora è diventato uno dei bianchi di punta di questo territorio e ottiene un successo sempre crescente. Fresco, croccante, minerale, in Alto Adige il Sauvignon Blanc ha avuto una evoluzione interessante: mantiene la parte vegetale tipica del vitigno e si caratterizza per una parte minerale tendente alla pietra focaia. La frutta di sambuco e ortica si mescola con il frutto della passione e della papaya. È un vitigno che in bocca è intenso, fine e di grande corpo, elegante, con una ottima acidità, mai stucchevole.
Tartare Exotic abbinamento Sauvignon: Terlano Sauvignon Lieben Aich Manincor 2020; Terlano Sauvignon Quarz Cantina Terlan 2019; Sauvignon Franz Haas 2019;
Il Pinot Bianco è uno dei vitigni simbolo dell’Alto Adige. Fu introdotto intorno al 1850, e visto gli ottimi risultati, divenne presto una varietà di punta fra i bianchi del territorio, accanto al Gewürztraminer e al Sauvignon. Col suo profumo elegante e fine di albicocca, pesca, fiori bianchi e grazie alla sua freschezza, il Pinot Bianco è perfetto come vino per tutti i giorni. Per non falsare la raffinatezza del suo gusto fruttato, gli enologi preferiscono non esagerare con l’affinamento nei fusti di rovere mentre per garantirgli longevità nel tempo prediligono la sosta sui lieviti. Questo vitigno ha una preferenza per le altitudini che vanno dai 400 ai 600 metri sul livello del mare.
Dim Sum abbinamento Pinot Bianco: Pinot Bianco Quintessenz Cantina Kellerei Kaltern 2019; Pinot Bianco Limes Ignaz Niedrist 2018; Terlano Pinot Bianco Pratum Castel Sallegg 2017;
Il Gewürztraminer deve il nome al villaggio vinicolo altoatesino di Termeno e proprio in Alto Adige ha una sua precisa stilistica: elegante, pulito, fresco, esprime il meglio di sé su terreni argillosi e molto calcarei. Petali di rosa, frutto della passione, litchi, fiori di acacia sono i profumi e le note che caratterizzano questo vitigno aromatico. Rispetto a qualche anno fa i vini ottenuti da questo vitigno sono più verticali ed eleganti con un evidente cambio stilistico deciso dai produttori. Il Gewürztraminer, inoltre, è alla base della maggior parte dei vini dolci più importanti della zona. Il suo colore intenso, la sua gradazione alcolica relativamente elevata e la sua struttura molto ricca, ne fanno anche un vino da meditazione.
Black Cod e Gamberi Spicy abbinamento Gewürztraminer: Valle Isarco Gewürztraminer Tenuta Taschlerhof 2020; Gewürztraminer Lafóa Cantina Colterenzio 2019; Gewürztraminer Cantina Tramin 2019
Che dire sfida vinta … Sean Connery disse: “Non c’è nulla come una sfida che faccia uscire ciò che di meglio c’è in un uomo.” e in questo caso in un vino.
I vini altoatesini hanno dimostrato eleganza e duttilità negli abbinamenti… un grazie al Consorzio Vini Alto Adige che ha presentato “Tutte le sfumature di BIANCO dell’Alto Adige in abbinamento con la cucina orientale.”
