Rete d’impresa Pinot Nero Friuli Venezia Giulia

“Rete d’impresa Pinot Nero Friuli Venezia Giulia”, si presenta ufficialmente il 16 novembre a Milano e sceglie l’elegante scenario del ristorante Al Peck. Un progetto innovativo che a Vinitaly 2016 ha fatto il suo esordio.

La Rete d’impresa è un’associazione che riunisce cinque protagonisti del vino friulano: Castello di Spessa, Conte d’Attimis Maniago, Masut da Rive, Russolo e Zorzettig. L’unione fa la forza e queste cinque cantine hanno deciso di impegnarsi nella valorizzazione e promozione dell’aristocratico e introverso vitigno internazionale in terra friulana.

Geneticamente il Pinot Nero è il padre del Pinot Grigio e del Pinot Bianco, due uve che in Friuli Venezia Giulia hanno raggiunto punte di eccellenza“, racconta il presidente Fabrizio Gallo, titolare di Masut da RiveOra è arrivato il momento di mettere sotto i riflettori anche il loro grande genitore“.

Rete d'impresa Pinot Nero Friuli Venezia Giulia da sinistra: Fabrizio Gallo, Paolo Della Rovere, Annalisa Zorzettig, Rino Russolo, Alberto Carlo d’Attimis-Maniago Marchiò e Paolo Ianna
Rete d’impresa Pinot Nero Friuli Venezia Giulia da sinistra: Fabrizio Gallo, Paolo Della Rovere, Annalisa Zorzettig, Rino Russolo, Alberto Carlo d’Attimis-Maniago Marchiò e Paolo Ianna
Rete d’impresa Pinot Nero FVG

La Rete d’impresa Pinot Nero FVG è un progetto innovativo promosso da cantine che credono nel Pinot Nero come simbolo di una produzione d’eccellenza, in una regione nota nel mondo innanzitutto per i suoi bianchi. Obiettivo dell’associazione è esaltare le peculiarità del territorio, promuovendo le diverse sottozone del Friuli Venezia Giulia dove è coltivato questo vitigno e dove si trovano le cinque realtà. A oggi, sono circa 10 gli ettari che le aziende che compongono la Rete d’impresa Pinot Nero FVG destinano a questo vitigno, per una produzione complessiva di 50mila bottiglie annue. Numeri ancora esigui ma destinati a crescere. Un progetto che punta a rinnovare l’immagine dell’enologia friulana. “La nostra non è un’associazione chiusa ci attendiamo e siamo aperti a nuove adesioni”, sottolinea Fabrizio Gallo. “Così potremo creare un gruppo ancora più coeso e unito anche da un punto di vista commerciale”.

Degustazione Al Peck
Rete d’impresa Pinot Nero Friuli Venezia Giulia degustazione Al Peck
Il Pinot Nero

Il Pinot Nero è un vitigno complesso. Vuole specifiche condizioni pedologiche e microclimatiche. Ama i terreni calcarei, ma privilegia climi tendenzialmente freddi, con buone escursioni termiche, in grado di portare a compimento le maturazioni. Necessita di luce ma non di calore. Difficile da vinificare, richiede mille attenzioni, soprattutto in fase di estrazione cromatica e aromatica.

Per questo è il vitigno che meglio sa esprimere nel vino i segreti più intimi di un terroir e la sensibilità interpretativa del vinificatore. Il Pinot Nero, infatti, rispecchia come pochi altri l’ambiente in cui cresce ed è in grado di tradurlo in vini di straordinaria finezza, riconoscibilissimi e indimenticabili, fusione d’identità varietale ed eleganza espressiva.

Caratteristiche che identificano appieno il territorio friulano e l’enologia di questa regione, conosciuta da sempre per l’attenzione “maniacale” con cui vengono trattati i vigneti, le uve, i vini.

Ora, dopo l’atto ufficiale di costituzione, la Rete Pinot Nero FVG intraprenderà azioni concrete per la promozione di questo vitigno. Una grande sfida che la Rete Pinot Nero FVG affronta compatta e determinata.

Ma torniamo alla degustazione che si è svolta a Milano al ristorante Al Peck.

Dopo l’introduzione fatta dal presidente Fabrizio Gallo c’è stata la presentazione delle Cantine con la degustazione dei vini base Pinot Nero.

Pinot Nero DOC Fruili Colli Orientali 2015 Zorzettig: “un vino bambino che necessita di cure” lo definisce la stessa produttrice Annalisa Zorzettig. Giovane, fresco, fruttato e immediato.

Pinot Nero DOC Fruili Colli Orientali 2015 Conte d’Attimis Maniago: colore cupo, note di ciliegia, china, rabarbaro e carruba. Avvolgente e vellutato in bocca.

Grand Pinot Nero DOC Fruili Collio 2015 Castello di Spessa: già il nome “Grand” vuole essere una promessa. Piccoli frutti rossi, ciliegia e fragola; reso intrigante da note di rosmarino e mandorla amara. Centrato sul varietale. Ottimo equilibrio che racchiude in sé le caratteristiche di un Pinot Nero giovane.

Grifo Nero Venezia Giulia IGT Pinot Nero Russolo 2013: “ mio nonno diceva che veniva bene perché è un’uva che non sapeva di essere rossa e si comportava da bianca” racconta Rino Russolo, e forse non aveva tutti i torti. Grifo Nero si presenta austero e introverso, note di camino e pot-pourri di rose che ricordano i Pinot Neri d’oltralpe. Equilibrato con tannini setosi, ma ben presenti.

Maurus Pinot Nero DOC Isonzo del Fruili Masut de Rive 2011: l’annata 2011 è la prima della selezione Maurus. Il più “âgée” e per questo ha bisogno di tempo per aprirsi nel bicchiere. Un bouquet cupo e complesso che vira su note ammandorlate e di tabacco biondo. In bocca è elegante, avvolgente e persistente.

Differenze cromatiche
Differenze cromatiche Pinot Nero

Cantine, e vini, certamente molto diverse tra loro ma che credono nelle potenzialità del Pinot Nero e che puntano compatte su questo vitigno che ha la stoffa di un cavallo di razza ancora indomata e ribelle sul territorio del Friuli Venezia Giulia.

Vini in degustazione
Vini in degustazione
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