Le giovani produttrici e i loro vini rivoluzionari

A Vinitaly 2019 le Donne del Vino,  aprono le danze con una degustazione particolarissima presentando 8 vini rivoluzionari di 8 giovani produttrici under 40. Moderatore dell’evento Ian D’Agata, Senior Editor Vinous, autore di «Native Wine Grapes of Italy» unico libro scritto da un italiano ad avere vinto il premio Louis Roederer International Wine Awards Book of the Year, che già nei due anni passati ha seguito l’Associazione nelle degustazioni a Vinitaly.

 Le giovani Donne del Vino
Le giovani Donne del Vino

«Si tratta di una degustazione rivoluzionaria – dice Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale delle Donne del Vino – e capace di mostrare lo straordinario contributo di valori, creatività e talento apportato dalla nuova generazione dell’enologia italiana. Vini di professioniste sotto i 40 anni di età, nati in zone molto diverse d’Italia, mostrano le scelte coraggiose di giovani donne che, con la loro vicenda personale e le loro scelte enologiche, stanno puntando veramente in alto. Alcuni di questi vini hanno già raggiunto il successo, altri stanno creando delle autentiche tendenze e in certi casi sono delle sorprendenti rivelazioni».

Le giovani vignaiole sonoMaria Vittoria Maculan, 34 anni Maculan (Veneto), Valvolpara – Vespaiolo Breganze Doc 2018; Benigna Sorrentino, 34 anni, Sorrentino Vini (Campania), Benita ’31 – Vesuvio Bianco Doc 2018; Serena Darini, 34 anni, Cantina Colognola Tenuta Musone (Marche), Incauto – Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc 2018 Biologico; Silvia Mandini, 37 anni, Mossi 1558 (Emilia Romagna), Semi Croma – Rosato Vino Da Tavola 2018; Elisabetta Pala, 34 anni, Mora&Memo (Sardegna), Nau – Cannonau Di Sardegna Doc 2017; Giovanna Caruso, 31 anni, Caruso & Minini (Sicilia), Naturalmente Bio Perricone – Rosso Sicilia Igt 2017; Elena Fucci, 38 anni, Azienda Agricola Elena Fucci (Basilicata), Titolo – Aglianico Del Vulture Doc 2017; Elisabetta Donati, 29 anni, Azienda Agricola Donati Marco (Trentino Alto Adige), Moscato Rosa Vigneti Delle Dolomiti Igp 2018.

Silvia Mandini, Mossi 1558, Semi Croma ottenuto da Malvasia Rosa, mutazione genetica spontanea della Malvasia di Candia Aromatica, uno dei 3 produttori al mondo che la vinifica in purezza.Elegante e ammaliante con note di rosa, litchi e ribes rosso, al gusto fresco e delicato.

Maria Vittoria Maculan, Maculan, Vespaiolo 2018, un’anteprima Vinitaly, 100% Vespaiola, un vitigno autoctono usato per lo più per il famoso Torcolato di Breganze. Al naso buona intensità, con note di frutta matura e tropicale, in bocca è secco e pieno, buona la freschezza dovuta all’acidità, gradevole la persistenza aromatica.

Serena Darini,Cantina Colognola Tenuta Musone, Incauto, primo vino Bioligico della Cantina, ottenuto dalla vinificazione di uve Verdicchio, accuratamente selezionate. Regala profumi floreali e minerali con una bellissima freschezza a livello gustativo. L’etichetta di INCAUTO rappresenta la stilizzazione di una testa di cavallo per coniugare le due passioni della produttrice.

Le giovani Donne del Vino
Le giovani Donne del Vino

Benigna Sorrentino, Sorrentino ViniBenita ’31, Caprettone in purezza a piede franco, un vitigno a bacca bianca coltivato in Campania. Un vitigno che è stato a lungo identificato con la più nota Coda di Volpe Bianca, della quale si pensava fosse un semplice biotipo. Il Caprettone, chiamato il “vino del contadino” è coltivato esclusivamente nel territorio situato alle pendici del Vesuvio, e rientra, in piccole percentuali, nell’assemblaggio della Doc Vesuvio Lacryma Christi. Benita ’31, ricorda la nonna Benita, è graffiante, minerale e con una nota di muschio e una bella freschezza.

Giovanna Caruso, Caruso & Minini, Naturalmente Bio Perricone. Il Perricone è stato per decenni l’indiscusso dominatore tra le uve nere della Sicilia Occidentale, ora un po’oscurato dal Nero d’Avola. Il rigore di un’attenta vinificazione ne ha trasformato il carattere spigoloso e difficile in un’elegante, originale ed inimitabile personalità. Note di frutta rossa con una sfumatura di liquirizia tipica dell’espressione varietale del territorio. Morbido e armonico con una bella freschezza. L’etichetta rappresenta il fiore della borraggine un fiore naturalmente presente in quei vigneti.

Elena Fucci, Azienda Agricola Elena Fucci, Titolo 100% Aglianico del Vulture. Elena entra in azienda nel 2000 e con i 6 ettari fa la scelta coraggiosa di produrre una sola etichetta, una sola ma dedicandogli mille attenzioni. Bouquet complesso, fruttato, ciliegia, ribes e confettura di frutta, con sentori speziati, rosmarino, tabacco e cannella con leggeri accenni di vaniglia e una nota affumicata. Titolo, dal nome dell’omonima contrada dove sorge l’Azienda.

Elisabetta Pala, Mora&Memo, Nau, Cannonau in purezza solo acciaio. Il nome è la parte finale del nome del vitigno, come “Tino” per in vino a base Vermentino. Un naso che richiama i piccoli frutti rossi con note speziate e di caffè. Morbido ed elegante nei tannini ma di bella struttura e piacevolezza. Il nome della cantina è un omaggio alla sua terra e ai suoi avi, infatti “Mora” è la tipica donna sarda, “Memo” omaggio alla famiglia Pala e alla sua lunga storia. Anche la bottiglia ricorda le generose forme delle donne sarde.

Elisabetta DonatiAzienda Agricola Donati Marco, Moscato Rosa Vigneti Delle Dolomiti Igp 2018, presentato per la prima volta durante questa degustazione. Una perla enologica che rappresenta solo lo 0,07% della produzione del Trentino. Una varietà aromatica che in più presenta un aborto floreale, questo fa si che sia gli zuccheri sia gli aromi si concentrino. Sicuramente non un vino redditizio, ma che regala gioia e sa emozionare chi lo beve. Note di rosa e frutti rossi con una piacevolissima delicatezza, un vino unico.

I vini delle giovani Donne del Vino
I vini delle giovani Donne del Vino

Si può dire che in ognuno di questi vini sia presente lo spirito delle produttrici. Giovani donne energiche e che guardano al domani senza scordare le loro radici, capaci di lasciare il segno nei loro vini che sono l’espressione del loro essere.

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