L’azienda Dal Maso vanta più di 115 anni di storia, da quando nel 1887 la famiglia Dal Maso ha iniziato a produrre vino dai propri vigneti a Montebello Vicentino, loro città di nascita, nella zona dell’attuale DOC Gambellara.
Nei decenni ha acquisito altri vigneti e attualmente ha proprietà in tre denominazioni vicine, Gambellara, Colli Berici e Monti Lessini, dove coltiva cinque vitigni: Garganega, Durella, Tai, Cabernet e Merlot. Tre terroir e i cinque cultivar per dar vita a un’ampia gamma di vini, perfetti in abbinamento a piatti del territorio e non solo.
Il vitigno principe è la Garganega con cui si producono sei vini nella denominazione.
Il Recioto di Gambellara DOCG Spumante Dolce rappresenta, probabilmente, la versione più vicina alla tradizione. Le uve sono appassite fino a dicembre; dopo la prima fermentazione, sosta in autoclave per 4-6 mesi per una presa di spuma. Mantiene una parte della naturale dolcezza ben equilibrata da una nota leggermente amaricante di buccia di pompelmo. Un calice versatile che si può non solo con i dolci, ma è perfetto adatto anche come aperitivo.
Gambellara Classico DOC Ca’ Fischele 2023, dalle uve di un cru di Garganega, probabilmente il vigneto più antico della denominazione con viti di circa 50 anni. Le note floreali di fresia e lavanda e quelle fruttate, di pesca e albicocca, si arricchiscono di una mineralità che regala ricordi freschi e frizzanti di cedrata.
Da un cru diverso e con affinamento in botte grande per 8-10 mesi ecco il Gambellara Classico DOCG Riva del Molino, proposto nei millesimi 2022 e 2017. Profumi evoluti di erbe aromatiche e frutta esotica, con note di caramello e pan di spezie nell’annata più vecchia, una delle più difficili del decennio dal punto di vista climatico, che grazie alla sapiente gestione ha dato un risultato eccellente.
Nei vini passiti l’azienda Dal Maso non ricerca la formazione di botrytis (o muffa nobile), ma privilegia eleganza e pulizia accentuate da lunghi affinamenti in legno.
Recioto di Gambellara Classico DOCG Riva dei Perari 2001. Il colore mogano fa subito pensare al caramello che avvolge mango, albicocca e fico disidratati e mandorle tostate. Il bouquet, molto ampio e in continua evoluzione, si esprime anche con scorza di arancia candita, uva sotto spirito, torrone e tamarindo.
Il Vin Santo di Gambellara DOCG è una produzione limitatissima che riposa almeno 15 anni in caratelli come da tradizione. Dal 2003 viene utilizzato un lievito indigeno che, come in Toscana, viene chiamato “Madre del Vin Santo”. L’annata 2007 ha una consistenza densa e luminoso. Il colore richiama il caramello, che si ritrova anche a livello olfattivo insieme a sciroppo d’acero, biscotto al burro, vaniglia, uva passa e marron glacè e cognac. Un vino da meditazione o per fine pasto, grazie alla sua sorprendente freschezza il sorso è invitante e non affatto stucchevole.
Con il vitigno Garganega, nella zona della denominazione Gambellara, viene prodotto anche un orange wine color topazio che si esprime con note di erbe aromatiche e frutta come menta ed eucalipto, albicocca disidratata, pera. Nel calice si evolve in note zenzero con finale di bocca di gelatina di frutta.
La denominazione Monti Lessini, come la precedente, è caratterizzata da un unico vitigno a bacca bianca: la Durella. Quattro i vini prodotti in questa denominazione, tutti spumanti Metodo Classico, fra cui:
Lessini Durello Cuvée Sarafino 2017, Pas Dosè Riserva caratterizzato da acidità importante nonostante la permanenza sui lieviti per almeno 70 mesi. Colore giallo dorato reso brillante dal perlage finissimo e setoso in bocca. Leggermente austero a livello olfattivo si esprime in profumi agrumati con una leggera nota terziaria ed evolve nel bicchiere in fiori bianchi e frutta esotica.
Il Durello Lessini Metodo Classico Rosé 2020 deve il suo colore a un 25% di TAI rosso vinificato in rosa. Dall’invitante color salmone è caratterizzato da piccoli frutti rossi, clementina, mandarino cinese e peonia, con sorso pieno cremoso e fresco.
Il terroir dei Colli Berici è vocato per i vitigni a bacca rossa; dall’autoctono TAI rosso e dagli internazionali Merlot e Cabernet vengono prodotti 10 vini dall’identità precisa.
Il Colli Berici Rosso DOC Terra dei Rovi 2021 è un taglio bordolese di Merlot 60%, Cabernet Sauvignon 25% e Cabernet Franc 15% che matura per circa 15 masi in barrique di rovere francese, seguiti da almeno 5 mesi di affinamento in bottiglia. Giovanissimo e con un potenziale di invecchiamento di 15-20 anni si presenta di colore rubino fitto e ha un elegante ampio bouquet di vaniglia, mora di gelso, lampone e uva passa sotto spirito che si esprime successivamente anche in confettura di more, arancia sanguinella, prugna essiccata e erbe officinali. In bocca è contemporaneamente fresco e avvolgente con tannino ben dosato.
Nel 2003 i Dal Maso hanno iniziato la realizzazione di un sogno carezzato da qualche anno: una cantina che armonizzi con i crinali delle colline circostanti e che, con le sue forme rotonde, sia un tributo ad Andrea Palladio, uno dei personaggi più importanti del territorio vicentino a cui Luigi Dal Maso, grande appassionato di letteratura e di storia, ha voluto rendere omaggio.
La maestosa scala interna, elicoidale e circondata da colonne, collega i tre piani dedicati alla produzione e all’accoglienza, meticolosamente curati nei dettagli dove, accanto alle bottiglie dell’archivio storico sono esposti numerosi quadri, ulteriore testimonianza della grande passione per l’arte.